Vai al contenuto

I problemi del settore videoludico


Messaggi raccomandati

  • Amministratore

Visto che assisteremo a tutta una serie di cambiamenti, licenziamenti e dichiarazioni da parte di diversissimi studi di sviluppo, ho pensato che sarebbe stato utile e necessario avere un topic apposito nel quale discuterne, evitando così di aprirne diversi per poi trattare lo stesso argomento in ognuno di essi.

In questo topic tenderei a riportare tutte le news del caso ed approfondire le dichiarazioni attinenti, come quella di Harada, il quale sostiene che sia diventato essenziale affidarsi alle microtransazioni per gli incredibili e crescenti costi di sviluppo, con Thomas Puha (Remedy) a far da eco al post, specificando che i giocatori console non solo non stanno crescendo, ma sono anche diminuiti e più selettivi.

In buona sostanza, tra licenziamenti e giochi venduti a prezzo pieno con microtransazioni, pare quasi non ci siano altre soluzioni da adottare...

Sarà davvero così o gli sviluppatori stanno trascurando qualcosa di più semplice e importante, come il fatto che il giocatore "informato" ci pensa due o tre volte prima di acquistare un gioco con le microtransazioni a prezzo pieno.

Forse un modello f2p o un lancio a prezzo budget avrebbero aiutato di più?

I prezzi dei giochi aumentano perché i costi aumentano, eppure I prezzi alti stanno allontanando i giocatori, mentre quelli che rimangono sono sempre più "spremuti" in termini monetari.

Nel frattempo, i giochi di maggior successo sono i F2P che escono pure sui frigoriferi.

Sarà mica che il problema è proprio il prezzo di ingresso?

 

P.S.

Ci sarebbe da farci una live. Nel caso, qualcuno se la sentirebbe di partecipare?

Link al commento
Condividi su altri siti

I costi sono decuplicati perché il numero di persone necessario a realizzare un gioco è aumentato con esso,il tempo di realizzo è più che raddoppiato,come ti avevo già scritto in altro topic pagare 300 persone per tot anni fa capire dove molto budget finisce,e assistiamo a licenziamenti e/o giochi cancellati.

ogni gen cala molto il numero di giochi realizzati,se non hai il graficone non vendi(primo biglietto da visita a livello marketing),se non hai l’dea geniale idem,quindi vanno di season pass/dlc/mtx sperando di sbarcare il lunario(alias pareggio a breve giro e guadagno da soddisfare i dirigenti).

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Tempi e relativi costi hanno avuti un boom gigantesco (come è giusto che sia per la semplice inflazione), ma allo stesso tempo ad oggi credo che il male più grosso sia dovuto alle spese di marketing - che ad oggi cubano minimo un 35/40% del costo totale del gioco - e la mancanza di idee innovative (AA spariti dal mercato, però mi apsetto che a fine gen / prossima gen ci sarà un ritorno della categoria).

Dall'altra parte nei prossimi anni mi aspetto che l'IA aiuterà a limare costi importanti quali il doppiaggio (avendo tutto in lingua originale anche nel parlato aiuterà tanto ad allargare il bacino di utenza) e la gestione degli NPC (basta script da impostare a mano) e mi immagino che tools come l'UE 5 aiuterà a ridurre i tempi di "canterizzazione"

Grosso punto interrogativo sono le subs all-you-can-eat simil Plus & GP, di fatto tantissimi giocatori hanno smesso di comprare titoli limitando il ritorno delle SH (non voglio entrare nelle logichè della sostenibilità).

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Amministratore

Da quando è necessaria tutta questa manodopera? Da quando è necessario assumere tutto questo personale se poi ti ritrovi a licenziare a destra e manca?

Quali sono i costi effettivi di sviluppo di un videogioco e quali di questi sono aumentati?
Perché giochi F2P, graficamente al passo e moderni (come Fortnite o Warzone) producono più di tanti altri che vengono venduti a 80€ ed hanno le microtransazioni?

Perché Nintendo non licenzia e sembra immune a tutto questo, quasi come non le riguardassero i problemi di questa industria?

Io credo che ci sia molto di cui discutere e soprattutto molto sul quale ragionare. Ci sono molte domande da porsi.

Penso anche che il vero problema di questa industria, ovvero coloro che la stanno portando al collasso, siano i publisher e i dirigenti che hanno aumentato i prezzi dei giochi.

Così facendo hanno allontanato i consumatori dagli acquisti al buio, portandoli a dover scegliere accuratamente cosa comprare e cosa lasciare sullo scaffale.

E' interessante notare inoltre come Harada, nel suo intervento, sottolinei che i costi di Tekken 8, rispetto a Tekken 7 (2015), sono addirittura triplicati...

Eppure Tekken è uno di quei giochi che, in termini di animazioni e personaggi, dovrebbe essere un riciclo continuo o quasi.

 

Ci sarebbe da chiedersi, inoltre, se non vogliano arrivare a venderci i giochi a 200€ l'uno con microtransazioni obbligatorie e pubblicità in game, perché di questo passo, continuando così, ci arriviamo per davvero... e la colpa non sembra affatto essere dei F2P e del mobile come qualcuno professava.

Meanwhile arrivano gli ennesimi licenziamenti...

questa volta ad essere colpito è lo studio di Life is Strange: True Colors, che perde il 20% del suo personale.

https://multiplayer.it/notizie/deck-nine-games-licenziato-20-percento-staff-studio-life-is-strange-true-colors.html

 

Comunque, indubbiamente, tutte le assunzioni fatte in tempi pandemici, dove tutti stavano a casa a giocare ed il settore videoludico sembrava stesse per scoppiare in positivo, sono divenute un problema serio.

  • Like 1
  • Grazie 2
Link al commento
Condividi su altri siti

La situazione odierna dell'industria è quantomeno "strana". Non ci sono mai stati così tanti videogiocatori al mondo, le console come PS5 e Nintendo stanno vendendo molto bene, i fatturati salgono eppure si parla di crisi (che c'è sia chiaro, non lo sto negando). Ma quindi? Imho i fattori sono molteplici e non riguardano esclusivamente il videogioco in senso stretto, ma proprio il business in generale.

I punti salienti sono secondo me questi: (ma sarebbero tanti altri eh).

1) Innanzitutto queste grosse aziende devono capire non si può inseguire una crescita costante (non è proprio concepibile a nessun livello logico, prima o poi saturi, è un dato di fatto) e se la soluzione è tagliare il personale che i giochi li fa, sicuro non migliori, ma si può solo peggiorare.

2) Mancanza di coraggio e di idee, veicolato non dal blocco creativo, ma dalle aziende stesse che vogliono prodotti "sicuri". Non è possibile che come un gioco sfonda, nel giro di qualche anno ci ritroviamo il mercato invaso da titoli copia/incolla che provano a spodestare il leader copiandolo o prendendone palesemente spunto. Mentre quando un idea può essere valida non viene nemmeno sperimentata perché potrebbe essere rischioso (salvo poi ricredersi se per caso qualche casa indie il rischio se lo prende). 

3) Saturazione di titoli. I giochi costano signori, io stesso che mi considero un giocatore accanito, devo spesso rinunciare a prendere giochi al dayone o comunque vicino al lancio per motivi meramente economici. Nei prossimi 30 giorni escono 3 titoli che mi interessano ma per forza di cose ne posso prendere uno soltanto (che è Dragons Dogma 2). E le SH guadagnano sui titoli a prezzo pieno, non sui titoli venduti al 50% mesi dopo, io gioco uguale, ma il mio supporto offerto alla SH non è lo stesso che le avrei dato avessi preso il gioco al lancio.

4) Questo punto lo prendo da un'intervista di Miyazaki di From Software: il mondo del lavoro nel media. Troppe aziende assumono sviluppatori per un periodo relativamente breve (parliamo di contratti di 12/18 mesi). In questo modo spiegava Miyazaki che il team non si può consolidare, non puoi creare una macchina ben oleata che sviluppi velocemente se ogni volta il 40/50 % degli sviluppatori è diversa, ci va tempo a trovare la quadra sia dal punto di vista creativo che produttivo. Ma questo vale per ogni settore, nello sport se ogni anno cambi il 50 della squadra, non ottieni risultati (tranne rare eccezioni). Questa pratica la fanno un po' tutti purtroppo, c'era anche un intervista ad un programmatore di Forza Motrosport (l'ultimo per intenderci) che spiegava la stessa cosa (e che spiegava che di fatto è un problema). Se ci fate caso Kojima ha sviluppato Death Stranding in tempi relativamente brevi, ma si è portato dietro moltissimi dei suoi collaboratori con cui per anni ha trovato una quadra a livello creativo e produttivo.

5) I prezzi. I prezzi sono uno dei motivi che ha portato a questa crisi. Ora i giochi vengono venduti tra i 70 egli 80 euro, benissimo, ma qualcuno mi può spiegare perché un gioco come Spiderman che è costato 330+ milioni deve essere venduto allo stesso prezzo di un gioco come "Immortal of Aveum" che ne è costati 125 (da dichiarazione di EA). Non si possono uniformare in questo modo i prezzi dei giochi, non ha senso, non avviene in nessun mercato. Oggi ci ritroviamo: giochi mediocri a prezzi assurdi, giochi a prezzo pieno infarciti di microtransazioni come non ci fosse un domani, giochi che escono al lancio completamente rotti o incompleti, season pass per spillare altri soldi senza il minimo senso. Poi quando si ha la SH che ti fa uscire un gioco completo, senza problemi (grossi), senza microtransazioni si urla al miracolo come se fosse la Madonna scesa in terra, quando da videogiocatori appassionati e paganti dovremo pretendere che questa sia la norma.

Vi faccio un esempio un pelino più di nicchia, ma neanche tanto. Tra i miei generi preferiti ci sono gli ARPG alla diablo. Diablo 4 è uscito quest'estate a 80 pippi, sbilanciato, senza un endgame, con una prima stagione che faceva schifo, ma intanto lo shop da ladri (30 euro per i portali colorati) e il season pass per la roba estetica quelli erano completi. Ma stiamo scherzando?  Nel frattempo su pc sta uscendo / è uscito Last Epoch: costa meno della metà, è completo, bilanciato e funzionante (In diablo mancano ancora cose annunciate). A breve (si spera) dovrebbe uscire Path of Exile 2 che sembra na roba fuori di testa ed esce free to play. Cioè questi fanno un giocone gratis e vivono con le microtransazioni (se come sul primo, del tutto ininfluenti per potersi godere il gioco) mentre blizzard mi fa uscire il gioco a 80 euro, season pass, store da ladri e licenzia gente? (mi riferisco a prima dell'acquisizione, blizzard è anni che licenzia gente pagando signor bonus a quel maiale di Kotick).

Si il settore è in crisi, ma le prime ad averla create sono state le SH delle grosse compagnie. Imho hanno tirato troppo la corda e lo stanno facendo ancora, si parla di giochi venduti a 100 euro? Ma siamo matti? Il problema è strutturale ma non dell'industria in se, ma dei grandi attori che la compongono. Il gioco è creatività, emozione, tecnica, innovazione, ma se tutto passa in secondo piano per il profitto, qualcosa non va. Un po' come nel cinema moderno, puoi tirate la corda con i supereroi, ma prima o poi qualcosa si rompe e ti fai malissimo.

Si sono saltato di palo in frasca e ho toccato diversi punti, ma imho sono tutti ugualmente importanti. Il problema è ci potrebbero essere diverse soluzioni, ma le grandi compagnie non le vogliono prendere.

 

3 ore fa, theVeth ha scritto:

Visto che assisteremo a tutta una serie di cambiamenti, licenziamenti e dichiarazioni da parte di diversissimi studi di sviluppo, ho pensato che sarebbe stato utile e necessario avere un topic apposito nel quale discuterne, evitando così di aprirne diversi per poi trattare lo stesso argomento in ognuno di essi.

In questo topic tenderei a riportare tutte le news del caso ed approfondire le dichiarazioni attinenti, come quella di Harada, il quale sostiene che sia diventato essenziale affidarsi alle microtransazioni per gli incredibili e crescenti costi di sviluppo, con Thomas Puha (Remedy) a far da eco al post, specificando che i giocatori console non solo non stanno crescendo, ma sono anche diminuiti e più selettivi.

In buona sostanza, tra licenziamenti e giochi venduti a prezzo pieno con microtransazioni, pare quasi non ci siano altre soluzioni da adottare...

Sarà davvero così o gli sviluppatori stanno trascurando qualcosa di più semplice e importante, come il fatto che il giocatore "informato" ci pensa due o tre volte prima di acquistare un gioco con le microtransazioni a prezzo pieno.

Forse un modello f2p o un lancio a prezzo budget avrebbero aiutato di più?

I prezzi dei giochi aumentano perché i costi aumentano, eppure I prezzi alti stanno allontanando i giocatori, mentre quelli che rimangono sono sempre più "spremuti" in termini monetari.

Nel frattempo, i giochi di maggior successo sono i F2P che escono pure sui frigoriferi.

Sarà mica che il problema è proprio il prezzo di ingresso?

 

P.S.

Ci sarebbe da farci una live. Nel caso, qualcuno se la sentirebbe di partecipare?

Se fate una live sul canale Twitch ditelo solo che la seguo molto volentieri. Questo argomento è estremamente interessante e soprattutto è difficile mandare in vacca il tema perché la CW qua non centra veramente nulla. Inoltre ci sono punti di vista diversi su cui sarebbe bello avere un confronto.

Modificato da Zaeder
  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, Zaeder ha scritto:

 

5) I prezzi. I prezzi sono uno dei motivi che ha portato a questa crisi. Ora i giochi vengono venduti tra i 70 egli 80 euro, benissimo, ma qualcuno mi può spiegare perché un gioco come Spiderman che è costato 330+ milioni deve essere venduto allo stesso prezzo di un gioco come "Immortal of Aveum" che ne è costati 125 (da dichiarazione di EA). Non si possono uniformare in questo modo i prezzi dei giochi, non ha senso, non avviene in nessun mercato.

Lo vado ripetendo da anni, eppure per la gente sembra non essere un problema pagare una Golf quanto una Lamborghini. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Secondo questo ragionamento Spiderman dovrebbe essere venduto a piu' del doppio , facciamo 180/190 euro? RIsultato: vendite decimate (e deve andare bene), altro risultato che non si producono piu' giochi di questo tipo... Non ha senso .

Che poi in realtà qualcosa del genere succede già, i giochi AA spesso hanno costi piu' contenuti (30 - 40 euro per scendere per altre tipologie di gioco)

Link al commento
Condividi su altri siti

11 minuti fa, Wozzek ha scritto:

Secondo questo ragionamento Spiderman dovrebbe essere venduto a piu' del doppio , facciamo 180/190 euro? RIsultato: vendite decimate (e deve andare bene), altro risultato che non si producono piu' giochi di questo tipo... Non ha senso .

Che poi in realtà qualcosa del genere succede già, i giochi AA spesso hanno costi piu' contenuti (30 - 40 euro per scendere per altre tipologie di gioco)

No scusami Wozzek, ma non ho scritto quello. Semplicemente qualcuno mi deve spiegare perchè un gioco che costa 125 milioni produrre venga messo sul mercato allo stesso prezzo di un prodotto che costa il triplo. Non è che Spiderman deve essere venduto a 190, semplicemente imho il prezzo di Immortal of Aveum è decisamente troppo altro. Da quando mondo è mondo il prezzo di un prodotto è definito da 2 cose principalmente.

1) Domanda e offerta (base del funzionamento di economia)

2) Costo di produzione

Se il costo di produzione di due prodotti è in rapporto 3 a 1, il prezzo finale non può essere lo stesso.

Come dici tu poi ci sono giochi AA che costano meno, ho fatto l'esempio di Diablo e Last Epoch, e questa cosa va benissimo, ma quando il gioco AA risulta costare la metà ed essere decisamente migliore allora ci sono dei problemi a livello di produzione (io ho fatto l'esempio di blizzard, ma ce ne sono a decine di esempi del genere). Il problema però da questo punto di vista è anche nostro (inteso come pubblico). Ogni santo anno ci vendono Fifa, cod ecc che troppo spesso rispetto al titolo precedente offrono poco di innovativo o addirittura in alcuni casi dei passi indietro, e noi pubblico (sto generalizzando ovviamente) dietro a comprare il gioco "nuovo" a 79/80 euro. Quando il pubblico non pretende e si dimostra una massa di acquirenti senza il minimo spirito critico che si fa andare bene tutto, lì il problema si ingigantisce; perchè io SH se vedo che il gioco me lo compri lo stesso, di sicuro non mi sto a sbattere a migliorarlo, ma ci faccio giusto 2 modifiche: massimo risultato minimo sforzo.

In parte siamo stati anche noi giocatori ad accettare che si arrivasse a questo punto. Avessimo cominciato a lasciare i vari cod, fifa ecc (in generale i vari titoli annuali leggermente reskinnati) sugli scaffali, le SH ci avrebbero dato titoli migliori. Invece come massa abbiamo accetto microtransazioni su giochi a prezzo pieno, season pass ridicoli, espansioni che il 90% delle volte sono effettivamente sovraprezzate (ma mi ci metto dentro pure io eh). Così non andiamo da nessuna parte.

Altra cosa che trovo allucinante. Il retail che ha ovviamente costi superiori per via di tutta la catena di confezionamento e distribuzione non può costare quanto il digital, questa cosa è ridicola ed è una presa in giro. 

 

Modificato da Zaeder
  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Ah scusa avevo capito male... Ci starebbe in effetti una fascia da 80 euro , una da 60 euro e via a scendere... Cosa che qualcuno oggi fa (vedi Alan Wake a 60 euro per dire, e comunque non è un gioco piccolo) però appunto sono casi isolati.

Comunque il mercato è fatto da chi mette il prezzo e da chi acquista, chi mette un Immortal a 80 euro (per dire, non so quanto costi effettivamente) si prende i suoi rischi.. Ci può straguadagnare come perdere perchè nessuno acquista il gioco.

Dobbiamo essere noi per primi a premiare chi oltre al proprio giustissimo guadagno non esagera

  • Like 2
Link al commento
Condividi su altri siti

3 minuti fa, Wozzek ha scritto:

Ah scusa avevo capito male... Ci starebbe in effetti una fascia da 80 euro , una da 60 euro e via a scendere... Cosa che qualcuno oggi fa (vedi Alan Wake a 60 euro per dire, e comunque non è un gioco piccolo) però appunto sono casi isolati.

Comunque il mercato è fatto da chi mette il prezzo e da chi acquista, chi mette un Immortal a 80 euro (per dire, non so quanto costi effettivamente) si prende i suoi rischi.. Ci può straguadagnare come perdere perchè nessuno acquista il gioco.

Dobbiamo essere noi per primi a premiare chi oltre al proprio giustissimo guadagno non esagera

Ma figurati nessun problema, ci mancherebbe. Eh comunque si, più o meno il mio ragionamento è quello. Il mercato si è uniformato al prezzo più alto anche per produzioni che imho quel prezzo non lo meritano.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Amministratore

Sarà un caso, ma curiosamente appena Immortals è sceso di prezzo grazie agli sconti, le vendite sono quintuplicate. Non è difficile leggere tra i commenti più "condivisi" che forse il problema era proprio il prezzo del gioco:

https://multiplayer.it/notizie/immortals-of-aveum-vendite-sono-quintuplicate-dopo-gli-sconti.html

Link al commento
Condividi su altri siti

2 minuti fa, theVeth ha scritto:

Sarà un caso, ma curiosamente appena Immortals è sceso di prezzo grazie agli sconti, le vendite sono quintuplicate. Non è difficile leggere tra i commenti più "condivisi" che forse il problema era proprio il prezzo del gioco:

https://multiplayer.it/notizie/immortals-of-aveum-vendite-sono-quintuplicate-dopo-gli-sconti.html

Si letto prima su multi...😂

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

  • Amministratore
21 minuti fa, Wozzek ha scritto:

Ah scusa avevo capito male... Ci starebbe in effetti una fascia da 80 euro , una da 60 euro e via a scendere... Cosa che qualcuno oggi fa (vedi Alan Wake a 60 euro per dire, e comunque non è un gioco piccolo) però appunto sono casi isolati.

Comunque il mercato è fatto da chi mette il prezzo e da chi acquista, chi mette un Immortal a 80 euro (per dire, non so quanto costi effettivamente) si prende i suoi rischi.. Ci può straguadagnare come perdere perchè nessuno acquista il gioco.

Dobbiamo essere noi per primi a premiare chi oltre al proprio giustissimo guadagno non esagera

Il problema è che si rischia con il sedere degli altri, perché se a saltare è un dirigente va bene.

Se a saltare sono gli impiegati è tutto un altro paio di maniche.

Rischiare per il bene dei propri creativi è cosa buona e giusta. Rischiare perché si deve lucrare il più possibile sul lavoro degli altri è molto diverso (e poco etico).

La speranza è che i creativi trovino sempre il modo di tornare, dopo i licenziamenti... come successo a David Vonderhaar, design director di CoD Black Ops che ha fondato BulletFarm (nuovo studio di sviluppo). Non solo... a dimostrazione che le idee non mancano, ha già annunciato di stare lavorando a qualcosa di mai visto prima. Magari è spocchia, magari è entusiasmo. Io che le idee non mancano lo credo eccome però, così come credo che i publisher mettano più di un freno ai creativi.

https://multiplayer.it/notizie/bulletfarm-e-il-nuovo-team-annunciato-dal-director-di-call-of-duty-black-ops.html

  • Grazie 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Non so, forse è un'impressione mia, ma mi sembra che tutta questa storia dei licenziamenti (ovviamente sgradevole e massima solidarietà ai lavoratori coinvolti) sta scatenando un catastrofismo eccessivo. Sono stati fatti investimenti sbagliati, frutto di aspettative irrealistiche (il problema non sono tanto i 300 milioni per fare Spiderman, ma gli oltre 100 per fare Immortals of Qualcosa). Ora gli evil investitori (agenti dell'evil capitalismo) punteranno sulla prossima illusoria gallina dalle uova d'oro. D'altronde sono anni che l'offerta di videogiochi (e di intrattenimento tutto) supera di gran lunga la domanda possibile.

Certo, dispiace che a pagare siano sempre i poveri cristi, ma per fare un gioco dignitoso e in grado di stare sul mercato con le proprie gambe non servono necessariamente 500 persone al lavoro per anni e anni.

Boh, forse sono io che sto diventando troppo cinico e disincantato, ma il mondo va così.

Sono anni che si canta il funerale del cinema, poi vai a vedere gli incassi di film tipo Perfect Days e La zona di interesse (cinema d'autore, roba potenzialmente soporifera all'ennesima potenza) e rimani di stucco. Forse è un periodo così, forse è una rinascita, forse bisogna proporre il prodotto giusto al momento giusto, chissà, ma i film li continuano a fare (e finalmente a stare in crisi sono quei cazzo di film di supereroi di merda) e a volte sono anche molto belli.

Link al commento
Condividi su altri siti

8 ore fa, Wozzek ha scritto:

Secondo questo ragionamento Spiderman dovrebbe essere venduto a piu' del doppio , facciamo 180/190 euro?

Ahahahahahah ma proprio NO! Diciamo che se GTA, Red Dead 2 e gli altri pezzi da 90 costano 70/80 euro, tutto il resto dovrebbe costare MINIMO la meta', con gli indie che non dovrebbero superare i 10 euro. Ma la gente e' scema e si fa' spennare quindi non c'e' speranza. Io ho il Gamepass da quasi un anno e non compro piu' un cazzo (to', magari se trovassi Dragon's Dogma 2 in offerta a 40/45 euro FORSE lo prenderei, ma che fretta c'e'? Non ho mica 15 anni che ho le fregole da D1, lo prendero' a quel prezzo quando lo trovero' a quel prezzo, nel frattempo ho il mondo da giocare). 

Link al commento
Condividi su altri siti

questa è la seconda ondata di licenziamenti, avevano già licenziato quasi 800 persone lo scorso marzo 

Cancellata anche la nuova ip di star wars in lavorazione presso respawn

https://multiplayer.it/notizie/electronic-arts-ha-cancellato-gioco-star-wars-respawn-licenziato-circa-670-persone.html

Modificato da Calavera
Link al commento
Condividi su altri siti

  • Amministratore

Il discorso IA potrebbe anche influire in qualche modo, ma qua si parla anche di IP terze parti (giochi su licenza) che stanno diventando pesanti perché le royality sono fuori di testa.

Hanno mantenuto giusto Iron Man,  Black Panther ed un gioco su star wars, ma è indubbio che il problema non sia tanto l'IA, quanto proprio i costi per mantenere vivo il settore. Non dimentichiamoci che hanno rinunciato al nome di FIFA.

Focalizzarsi sulle proprie IP è sicuramente più remunerativo e meno dispendioso.

Comunque, se siete d'accordo, proporrei di tenere un topic unico perché sicuramente di licenziamenti (e conseguenze) ne arriveranno altri nel corso dell'anno.

Link al commento
Condividi su altri siti

31 minuti fa, theVeth ha scritto:

Il discorso IA potrebbe anche influire in qualche modo, ma qua si parla anche di IP terze parti (giochi su licenza) che stanno diventando pesanti perché le royality sono fuori di testa.

Hanno mantenuto giusto Iron Man,  Black Panther ed un gioco su star wars, ma è indubbio che il problema non sia tanto l'IA, quanto proprio i costi per mantenere vivo il settore. Non dimentichiamoci che hanno rinunciato al nome di FIFA.

Focalizzarsi sulle proprie IP è sicuramente più remunerativo e meno dispendioso.

Comunque, se siete d'accordo, proporrei di tenere un topic unico perché sicuramente di licenziamenti (e conseguenze) ne arriveranno altri nel corso dell'anno.

La FIFA voleva da 1 miliardo di euro/dollari (non mi ricordo) solo per poter far mettere il nome FIFA sulla copertina. (mi pare un tantinello eccessivo).

Il discorso sulle Ip proprietarie lo condivido, ma come sappiamo non è facile creare un IP/Personaggio nuovo dal nulla che abbia successo, e poi bisogna soprattutto saperle sfruttare senza esagerare, non è così facile come potrebbe sembrare (nel senso che se una grande compagnia annusa che l'ip può essere di successo, spesso la sfrutta, fino a fartela odiare).

D'accordissimo sull'unire i topic, anche perché imho sarà un anno interno molto triste da questo punto di vista. Siamo a febbraio, a fine marzo escono i bilanci. Io mi aspetto altre ondate di licenziamenti da aprile in poi.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Amministratore
Adesso, Zaeder ha scritto:

La FIFA voleva da 1 miliardo di euro/dollari (non mi ricordo) solo per poter far mettere il nome FIFA sulla copertina. (mi pare un tantinello eccessivo).

Il discorso sulle Ip proprietarie lo condivido, ma come sappiamo non è facile creare un IP/Personaggio nuovo dal nulla che abbia successo, e poi bisogna soprattutto saperle sfruttare senza esagerare, non è così facile come potrebbe sembrare (nel senso che se una grande compagnia annusa che l'ip può essere di successo, spesso la sfrutta, fino a fartela odiare).

D'accordissimo sull'unire i topic, anche perché imho sarà un anno interno molto triste da questo punto di vista. Siamo a febbraio, a fine marzo escono i bilanci. Io mi aspetto altre ondate di licenziamenti da aprile in poi.

È che loro delle IP di successo proprietarie le tengono già, basti pensare a Dragon Age, Mass Effect, Battlefield, Need for Speed, Dead Space, Medal of Honor, The Sims, Apex (Titanfall magari no o magari sì)...

Dessero fiducia ai loro team e creativi IMHO non sarebbe per nulla difficile creare nuove IP, anche perché sfrutti il nome dello studio ed il suo curriculum.

È che EA ne ha pestata un po' e magari potrebbe aver perso fiducia... però riguadagnarla non dovrebbe essere difficile.

Comunque va bene, sposto!

  • Grazie 1
Link al commento
Condividi su altri siti

3 ore fa, Ranger Rosso ha scritto:

Si stranamente avviene tutto dopo che una pandemia (che qualcuno forse ancora si ricorda) ha gonfiato a dismisura le loro casse ed aspettative. Dipendenti trattati come carne dal macellaio proprio.

È tutta manovalanza che purtroppo sarà sostituita dall’IA. Si sono già fatti tutti i loro conti. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

×
×
  • Crea Nuovo...