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Il NON Angolo & Co.


Messaggi raccomandati

LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

CHEATING EXAMS SUCCESS (IPHONE)

 

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Input pro:

- È una follia che nasce dal seme di TAP INC.

- È gratis

- Il delirio è presente: alzate la mano pro-delirio!

- Finalmente potremo copiare come sempre abbiamo sognato a scuola.

 

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Input prot:

- È breve

- Grafica tra il trash ed il ributtante

- Il finale educativo mi sta sulle balle

 

Commento finale:

Qualsiasi studente ha un sogno proibito ed uno proibito e bagnato. Quello bagnato è legato alle zinne dell’insegnante milf, l’altro è di regnare sulla classe copiando l’inverosimile senza essere acchiappati dagli insegnanti.

Qui potrete, nei 30 livelli disponibili, provare ad esaudire il secondo.

Il gameplay è sempre il solito del genere, quindi interagire con lo schermo tramite il touch screen per risolvere i puzzle proposti.

Il livello di difficoltà è come sempre mutevole, dall’elementare al contorto, ma mai impossibile, la durata moderata, si limita a poche ore. Tuttavia anche in questa incarnazione scolastica troviamo spunti divertenti e demenza giovanile, e tutto questo è molto bello.

Drogatevi anche voi.

 

Giudizio finale:

SI

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Ospite Utente cancellato
E niente, Super Turrican non riesco a recuperarlo a breve... mi limiterò ad Undertale...

peccato. Aspetto al rece di Undertale. Mi attira molto ma boh, qualcosa mi frena.

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

WILL A WONDERFUL WORLD (SWITCH)

 

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Input pro:

- Le storie narrate sono affascinanti

- Per qualche motivo riesce a prenderti in maniera inattesa nonostante sia fondamentalmente una visual novel

- Ha una durata non indifferente (15 ore circa)

 

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Input prot:

- Richiede buona conoscenza dell’inglese

- La grafica è limitata ad alcune schermate fisse

- In alcuni momenti potrebbe essere ostico procedere per la necessità di soddisfare condizioni particolari

- È un genere particolare e non piacerà a molti

 

Commento finale:

Questo titolo è un rappresentate particolare di un genere più amato in oriente che nei nostri paesi. Ci troviamo infatti di fronte ad una visual novel ibridata con il gioco d’avventura dove occorre “manipolare” la realtà per far avanzare secondo binari corretti le storie di vari personaggi. Il gioco infatti presenta delle storie interconnesse di poliziotti, insegnanti, studenti, psicopatici, con molti personaggi sopra le righe, che potremo indirizzate modificando gli eventi alterando alcune azioni che appaiono su schermo. Questo si ottiene facendo sì che alcuni eventi anziché accadere ad un personaggio siamo attribuite ad un secondo personaggio e viceversa o alterandone le sequenze. In questo modo un colpo di pistola destinato ad uccidere un personaggio potrà colpirne un altro etc. Il tutto con metodi di controllo molto semplici.

Chiaramente in alcuni casi trovare la giusta sequenza di eventi sarà “logico”, in altri sarà un esercizio meccanico di prove successive, provando tutte le sequenze possibili. Inoltre alcuni eventi si possono sbloccare solo in caso di particolari combinazioni di eventi in alcune storie già completate, che opportunamente indirizzate alterano le possibilità di eventi in qualche modo ad essa connesse. Tutto questo è connesso da una storia che narra di divinità ed Intelligenze Sovrumane che si dipanerà solo alla fine del gioco.

Il tutto è ben costruito ma, tra alcune rigidità del gioco, la conoscenza dell’inglese che si rivela necessaria (a meno preferiate il cinese semplificato) ed un genere ludico non apprezzato da tutti rende il gioco consigliabile solo agli appassionati del genere. Personalmente, comunque, l’ho apprezzato.

 

Giudizio finale:

SI MA PER POCHI

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

SUPER MARIO BROS 3 (SWITCH/NES)

 

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Input pro:

- Prende Super Mario Bros e lo migliora in tutto

- È difficilissimo ma giusto

- Mostra come si possa creare un capolavoro nonostante grandi limiti hardware

- Graficamente ineccepibile

- È invecchiato bene, diverte ancora oggi anche se la sua difficoltà estrema è difficilmente accettabile per chi è disabituato

 

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Input prot:

- Non concede niente al caso

 

Commento finale:

Il terzo capitolo della saga di Super Mario (per certi versi dovremmo considerarlo il secondo) è un titolo forte come una roccia. Segreti, poteri, una mappa navigabile innovativa, un livello di difficoltà che va dall’ostico all’assassino... non perdona niente, è ostico e feroce, richiede precisione nel salto e conoscenza degli schemi, è sotto questo punto di vista è forse il titolo più rappresentativo di in epoca che non c’è più, influenzata dalla filosofia arcade che pretendeva giochi difficilissimi per poter massimizzare il guadagno.

Il gioco sostanzialmente prende Super Mario Bros e lo espande in ogni sua parte, dall’aspetto grafico al livello di difficoltà, dal numero di schemi ai poteri speciali. E regala uno dei più bei potenziamenti all time di Mario, Mario Procione, introducendo un nuovo stile di gioco nei platform. Ancora oggi resta un gran titolo, a cui accostarsi col dovuto rispetto che si deve ad un capolavoro assoluto del gaming: che non vi perdonerà nulla.

 

Giudizio finale:

SI

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

80 DAYS (IPHONE)

 

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Input pro:

- Ricco di diramazioni e possibilità

- Interfaccia facile da gestire ed efficace

- Narrativente molto ben scritto

- Graficamente adeguato anche se non è la grafica l’aspetto principale

- Rigiocabile molte volte

 

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Input prot:

- L’inglese potrebbe essere un ostacolo alla fruizione

- L’ispirazione al libro di Verne porta con se un lato narrativo prolisso e verboso che potrebbe annoiare il seguace del meta-linguaggio turbowazzappiano.

- Nonostante sia rigiocabile per me vale la regola di una botta e via. Ed in questo caso diventa abbastanza breve

 

Commento finale:

Questo gioco fonda molta della sua sostanza sulla narrativa. Prodotto che si inserisce tra il libro-Game, l’avventura, il gioco da tavolo e la Visual Novel, vi ritroverete nei panni del maggiordomo di un nobiluomo inglese in cerca di qualcosa da fare per riempire le sue vacue giornate. Il gioco infatti si basa sul meraviglioso libro di Jules Verne, “Il giro del mondo in 80 giorni”, interpretandone con maestria e buona scrittura lo spirito steampunk ante steampunk, e vi pone di fronte ad una serie di scelte logistiche e comportamentali che vi porteranno a cercare di circumnavigare il mondo nel minor tempo possibile per vincere una scommessa. Affettando scelte ponderate potrete scoprire percorsi di viaggio, incontrare donne affascinanti e cinesi pericolosi, commerciare tra varie città o chiedere soldi in prestito per compiere questo viaggio di formazione in compagnia dell’inutile Phileas Fogg, secondo solo al mio cane Zack nella scala all time dell’essere più inutile del mondo.

Scelte ponderate vi porteranno al successo, errori ed eccesso di spirito naïf vi faranno viceversa naufragare al largo dei bastioni di Nichelino.

Il gioco risulterà godibilissimo, la narrazione molto ben scritta al di là della voluta verbosità dei personaggi, figli di un’epoca leggendaria ma un po’ troppo formale per il gusto odierno abituato all’ascella pezzata di Fedez.

Una buona conoscenza dell’inglese sarà inoltre fondamentale per poter godere appieno della qualità narrativa del gioco.

Astenersi:

- Quelli a cui piace solo Bum Bum Aargh Viulenzaaaa sono Tommy Vercetti e mó ce piamo a Chinataun

- Conosco solo il dialetto Forza Ggiuve Orgoglio Calabro

- Sta robba nun è un videoggioco

 

Giudizio finale:

SI

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

INKS (IPHONE)

 

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Input pro:

- Ha 96 tavoli da giocare

- Begli effetti di colore

- Una discreta sfida arcade

 

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Input prot:

- Ma i tavoli sono poveri e basici

- Controlli disegnati da un decerebrato

- Una volta completati i tavoli non ti viene voglia di migliorare causa controlli da urlo: VAFFANCULOOOO sarà un grido comune a molti in molte occasioni

 

Commento finale:

Inks è un’occasione persa. L’idea di sviluppare un gioco di flipper come un arcade a livelli con un buono studio dei colori aveva del potenziale, che tuttavia risulta sprecato dall’eccessiva banalità di alcuni livelli e da un interfaccia comando da urlo: l’urlo degli incazzati che non riescono a capire come sia possibile devastare il semplice gameplay di un flipper con una scelta delirante di come usare un touch screen. L’irritazione che proverete in alcune occasioni è talmente elevata da spingere a chiudere l’applicazione e passare ad altro.

Peccato.

Per il resto il gioco si suddivide in 4 ambientazioni tematiche con 24 livelli cadauno, con una progressione di difficoltà che sarebbe stata anche gradevole se il tutto avesse funzionato davvero e non fosse “rotto”. Il giocatore dovrà colpire alcuni bersagli per farli esplodere di colori, colori che permetteranno alla sfera di acquisire la capacità di segnare sullo schermo i percorsi della sfera. Se il giocatore riuscirà a colpire tutti i bersagli con una sola sfera otterrà dei punti bonus e se lo farà con un numero di colpi sufficientemente basso otterrà una stella ed un bonus ancora maggiore. I punti bonus potranno essere utilizzati per acquistare particolari potenziamenti utili per i livelli più difficili, tra cui un respingente che evita di perdere la palla e la possibilità di vedere in anticipo il percorso della palla con una sorta di effetto Matrix.

 

Giudizio finale:

NO

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

HIDDEN FOLKS (SWITCH)

 

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Input pro:

- Disegnato splendidamente

- 26 livelli regalano una sfida sufficientemente lunga

- È il gioco che mancava per le vedove della Settimana Enigmistica

 

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Input prot:

- È un gioco di nicchia e potrebbe non piacere a tutti

- 26 livelli potrebbero non bastarvi

 

Commento finale:

Hidden Folks è un gioco che mancava nel panorama del gaming indie. Grafica e dettagli curati, sistema di controllo adeguato (ci si sposta facilmente sia utilizzando il touch screen che i pad), carisma insito nel gioco grazie allo stile dato allo stesso sia dal punto di vista grafico che sonoro.

Il gioco è la versione elettronica del “Quesito Della Susi” che gli appassionati enigmisti trovavano sulla “Settimana Enigmistica”. All’interno di schemi animati (e questo è già un plus rispetto alla tradizione cartacea) più o meno grandi bisogna cercare personaggi e oggetti confusi tra la folla, alcuni dei quali si palesano solo grazie al compimento di particolari azioni, spostare un oggetto, aprire una porta, trovare una chiave o altro. Ogni oggetto è corredato da una descrizione che sarà fondamentale per poter trovare l’oggetto stesso senza gettarsi nello screen smashing più folle. Gli stessi suoni sono curati ed evocativi, il grido del gabbiano è un must...

Mano a mano che si procederá nel gioco si troveranno schemi sempre più intricati e complessi, che richiederanno pazienza e perseveranza ma... senza annoiare vista la ricchezza dei dettagli.

In definitiva ci troviamo di fronte ad un gioco brillante e ben fatto che posso consigliare a chiunque abbia una minima passione per l’enigmistica e per giochi “alternativi”. Gli altri faranno bene a guardare qualche breve video di gameplay prima di procedere all’acquisto.

 

Giudizio finale:

SI

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

UNLUCKY BOY RESCUE 2 (IPHONE)

 

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Input pro:

- È sempre bello salvare fanciulli

- 30 livelli di follia gratuita

- Alcuni livelli ispirati

 

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Input prot:

- È tuttavia bello pure assistere alle sofferenze dei BM

- Che però durano poco

- Alcuni livelli poco ispirati

 

Commento finale:

Unlucky Boy Rescue 2 è un puzzle game cinese della serie folli follie. Il plot è molto semplice: aiutare un giovane ragazzetto a non finire nei guai a causa della sua dabbenaggine e aiutarlo anche nell’amor. Le ambientazioni proposte vanno dal banale al folle, con livelli molto semplici da risolvere ed altri più cervellotici, ma sempre con un’attitudine orientale piuttosto spiccata e soluzioni improbabili ma a volte capaci di strappare più di un sorriso. Il gioco sa essere in sostanza divertente nonostante una certa “leggerezza” e a volte banalità che ne minano la piena efficacia. Vista la natura gratuita del titolo c’è ne faremo una ragione...

Non siamo quindi di fronte ad un caposaldo del genere puzzle-nonsense-aggratisse ma per un tossico come me è stata comunque un’esperienza piacevole. Per gli altri potrá essere accantonato per momenti di pesante astinenza.

Nota di merito: sarà apprezzato dai calvi.

 

Giudizio finale:

MANEGGIARE CON CURA

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

AVOID THE BOSS (IPHONE)

 

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Input pro:

- È gratis

 

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Input prot:

- È privo di sana follia

- Brevissimo

- Facilissimo

- Mediocrissimo

 

Commento finale:

La mia passione per le minchiatazze è grande. Ma devono avere caratteristiche di follia, genialità, spirito dissacrante spiccate. Se programmi e distribuisci un clone concettuale assolutamente privo delle qualità che qualificano la minchiatazze come immancabile fai semplicemente uscire un prodotto schifoso è inqualificabile.

E qui ci troviamo di fronte a questo, merda sciolta molto fetente.

Il gioco, semplice come i maggiori rappresentanti del genere, propone 20 puzzle dove un impiegato deve fuggire dal lavoro senza essere intercettato dal capo. Tralasciando il design, brutto e senza ispirazione, i puzzle, banali e senza ironia o guizzi di vera giapponesaggine, la durata infima, cosa resta? Niente, o meglio un esempio di come NON fare un gioco.

Da rimuovere prima possibile dal cellulare.

 

Giudizio finale:

PARTECIPA AL CONCORSO WORST GAME 2018

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Il gioco prevede che tu fugga dal luogo di lavoro senza farti vedere dal capo. Perfetto, tutto chiaro.

Solo una perplessità. La mucca. Perché? Dov'è?

L’ottavo giorno trovi una mucca in Ufficio. Cambi stanza e poti una pianta con delle forbici che trovi in un cassetto. Alimenti la mucca che scoreggia con grande potenza. La flautolenza farà fuggire boss e segretaria, in modo che tu possa a tua volta fuggire dalla porta che lasceranno aperta. Questo è uno dei pochi schemi che si avvicina ad una striminzita sufficienza.

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

LUIGI’S MANSION (3DS)

 

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Input pro:

- È divertente

- Graficamente molto carino

- I fantasmi sono ispirati e originali

 

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Input prot:

- È breve

- Il sistema di controllo dell’aspirapolvere è schifosamente schifoso

- Non è brillante come l’originale su Gamecube

 

Commento finale:

Il ricordo del gioco di debutto del Gamecube è ancora vivo oggi, a distanza di tanti anni. Avere la possibilità di rigiocarlo su console portatile mi ha convinto all’acquisto, voglioso di riassaporare l’indimenticato gusto di un capolavoro (o quasi). Purtroppo qualcosa non va. Non vanno i comandi, che ti costringono a cercare di indirizzare il soffio dell’aspiraspettri con difficoltà e imprecisione estrema, a causa della pessima implementazione hardware del secondo stick sulla console (a meno di non avere la console originale), la grafica perde di brillantezza sullo schermo 3DS rispetto all’originale su TV.

Il gioco narra l’avventura di Luigi, che accorre in una magione spettrale per salvare quel frescone di Mario, attirato in trappola e rapito dagli spettri; grazie all’aiuto del simpatico scienziato Dr. Strambic e delle sue invenzioni occorre aspirare spettri e Boo nascosti nella casa sino a liberare Mario.

In generale sembra una versione povera dell’originale, come comprare il clone cinese della maglietta di marca. Il gioco continua comunque ad essere bello, nonostante la sua breve durata; belli i fantasmi, le ambientazioni, ma manca quel qualcosa di magico che solo chi l’ha giocato originariamente sul cubo ha potuto provare.

Per tutto questo non posso consigliare il gioco: se ne avete la possibilità recuperate la versione Gamecube, chi non lo possa fare potrà recuperarlo sul 3DS ma senza aspettarsi un gioco al top.

 

Giudizio finale:

MANEGGIARE CON CURA

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

SERIAL CLEANER (SWITCH)

 

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Input pro:

- Il protagonista sembra Johan Holmes

- Stile e ironia quanto basta

- È originale

- Lunghezza moderata ma divertimento assicurato

 

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Input prot:

- Purtroppo finisce...

 

Commento finale:

Un protagonista che sembra Johan Holmes.

Un serial Killer.

La mafia.

Il tutto un pò fumettoso e leggero.

IFun4All, piccolo team di sviluppo polacco, centra il bersaglio con un prodotto ricco di stile, originale e divertente. Nei panni di Johan Holmes dovrete infatti guadagnarvi il pane (evidentemente il pene non basta) per pagare tutti i vostri vizi, i debiti di gioco è le bollette di mamma. E per farlo dovrete ripulire delle scene di omicidio da prove e cadaveri, come un Mr.Wolf un poco bamboccione. E allora via il sangue con la lavapavimenti, via le prove e via i cadaveri, con meccaniche stealth semplici ma funzionali. Niente intelligenze artificiali complesse, seghe mentali e compagnia, ma un gioco che funziona e non si fa mollare sino alla soluzione dell’ultimo schema. Il Trial & Error sarà fondamentale per trovare la strada tra i poliziotti e non farsi catturare, ma non peserà sul godimento del gioco.

Per finire un accenno alla durata: 5 ore di gioco per 20 schemi, con possibilità di sbloccare livelli bonus: non lunghissimo ma sufficiente per divertirsi a fondo.

Promosso!

 

 

Giudizio finale:

SI

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

UNLUCKY BOY RESCUE 3 (IPHONE)

 

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Input pro:

- È gratis

- Il protagonista si tiene spesso il pacco

- La fidanzatina è un pó Lolita

- C’è un pesce con la luce in testa

 

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Input prot:

- Breve

- Facile

- È un po’ un riciclo di cose già viste

- Il protagonista ti sta sul cazzo da subito

 

Commento finale:

Se tra i fattori positivi di un gioco appaiono:

- È gratis

- Il protagonista si tiene spesso il pacco

- La fidanzatina è un pó Lolita

- C’è un pesce con la luce in testa

vuol dire che proprio di fattori positivi ce ne sono pochi.

A parte che:

- È gratis

- Il protagonista si tiene spesso il pacco

- La fidanzatina è un pó Lolita

- C’è un pesce con la luce in testa

Sinteticamente è una cagata pazzesca.

 

Giudizio finale:

NO

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Un paio di mesi fa, incuriosito dalla recensione del fratello Astromassi, ho giocato a Inside e confermo tutti gli elogi che gli sono stati attribuiti.

La prima parte presenta diversi enigmi originali e molto ben congegnati, sebbene siano di facile soluzione. Nella seconda metà, invece, diventa il classico "esperienza più che gioco", che va vissuto quasi passivamente, lasciandosi trasportare dagli eventi, senza farsi troppe domande, un po' come si farebbe durante la visione di un film di Lynch.

Dura poco e costa relativamente tanto, ma ne vale la pena.

Per me sono veramente bravi, anche Limbo è un gioco molto bello. Sanno creare atmosfere dark e intrinsecamente disturbanti.

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

ONE EYED KUTKH (SWITCH)

 

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Input pro:

- Stilisticamente interessante

- Originale e poco costoso

- Se tuo cugino Matteo è un ebetino puoi farglielo giocare e si diverte

 

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Input prot:

- Brevissimo

- Facilissimamente facile

- Se tuo cugino Matteo non è un ebetino e non ha gusti raffinati e non è aperto alla sperimentazione la prende sul personale e trafigge la bambola con le tue effigie con molti spilloni

 

Commento finale:

One Eyed Kutkh è un titolo immaginifico e delicato basato sulla mitologia degli eschimesi. Almeno mi pare possa essere così visto che ho visto degli eschimesi girovagare su di un pianeta albero ed incontrare delle specie di spiriti del sole e della luna. Si tratta di una breve avventura molto semplice dove si accompagna prima un alieno caduto sulla terra a raccogliere quanto necessario a riavviare la sua astronave, poi un nativo che dovrà aiutare l’alieno e ripristinare l’equilibrio del mondo. Il tutto in maniera semplice e delicata, con un prodotto pieno di gusto ma povero di forti contenuti ludici e di una solidità sostanziale, come molti altri giochi che viaggiano tra il Walking simulator e la narrativa pura e semplice.

L’interfaccia comandi è puramente tattile è molto semplificata, propone poche azioni e solo quelle che possono portare avanti la storia; nessun comandi sarà fornito tramite i joy-con.

Visto dal punto di vista del prodotto multimediale è un prodotto parzialmente riuscito, godibile come una fiaba, vidroludicamente parlando è ancor più debole e adatto solo ai curiosi o a chi voglia deliziare il proprio infante preferito con qualcosa di gradevole ma non impegnativo.

 

 

Giudizio finale:

MANEGGIARE CON CURA

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

STORM BOY (SWITCH)

 

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Input pro:

- Graficamente gradevole

- Storia carina

 

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Input prot:

- Brevissimo

- Facilissimamente facile

- Banale e con poca interazione

- La carne di pellicano non è famosa nel mondo dei gourmet

- Minigiochi, se possiamo chiamarli così, molto scarni

 

Commento finale:

Ho scoperto che questo gioco si basa su di un romanzo piuttosto famoso e che ha avuto già due adattamenti cinematografici. Racconta una storia di crescita, natura e formazione, ambientata in Australia, tra natura e buoni sentimenti. I comandi permettono di muovere il bimbo protagonista ed avere delle minime interazioni con l’ambiente. Peccato che il gioco sia brevissimo, come il respiro di Albachiara o giù di lì, che la grafica benché gradevole sia limitata, i minigiochi quasi delle tech-demo, ed in sostanza il gioco fallisca nel tentativo di trasmettere il pathos della storia.

Prodotto che dovrebbe essere adatto ad un pubblico molto giovane, in età prescolastica, ma che vedo poco appetibile anche per questa fascia di pubblico per la sostanziale scarsezza e poca definizione dei contenuti: non basta rifinire con stile l’aspetto grafico se poi un prodotto è carente da troppi punti di vista; di certo non basta la delicatezza ed il sentimento a salvare un “gioco” dai contenuti così scarni. Far volare il pellicano può essere divertente per 30 secondi, ma a che pro se poi sono più divertenti 3 secondi di Wario Ware?

È così possiamo dire che anche questo tentativo di produrre una storia interattiva naufraga.

 

 

Giudizio finale:

NO

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

PEACE, DEATH (SWITCH)

 

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Input pro:

- Divertente nella sua semplicità

- Originale e poco costoso

- Impersonare la morte è un’esperienza immancabile nella carriera di un gamer

 

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Input prot:

- La semplicità del gameplay potrebbe essere un limite per qualcuno

 

Commento finale:

Nelle pieghe degli store si nascondono molti giochi “minori” che vanno ad occupare nicchie ormai dimenticate per l’eccesso di focus su giochi iperprodotti. In una di queste ho scovato Peace, Death. Si tratta di un gioco puramente arcade dove si impersona il personaggio del tristo mietitore. In difficoltà economiche e col frigo vuoto il nostro amico viene assunto per giudicare le anime ed indirizzarle in Paradiso o all’Inferno (per non parlar del Purgatorio). Di fronte a lui si presenteranno vari personaggi e dalle caratteristiche degli stessi occorrerà stabilire rapidamente cosa far di loro, anche interagendo con gli stessi per verificarne l’attitudine al peccato o il pentimento eventuale. Il tutto per 49 settimane/livelli. Durante il procedere del gioco saranno aggiunte progressivamente caratteristiche dei personaggi da giudicare che renderanno progressivamente sempre più difficile indirizzare correttamente le anime. Saremo inoltre chiamati a rispondere alle chiamate di colleghi in difficoltà che ci sottoporranno dei casi testuali a cui dovremo dare risposta. Ogni tanto inoltre ci saranno eventi “apocalittici” dove dovremo effettuare la nostra selezione su categorie particolari di personaggi, da soldati napoleonici a malati psichiatrici. I comandi sono distribuiti tra i due joy-con, ogni scelta sarà effettuabile tramite lo stick o con la pressione di un tasto, soluzione che funziona bene (lo stesso titolo, giocato su un dispositivo mobile, probabilmente è molto meno funzionale anche se non ho effettuato una prova comparativa in merito).

Complessivamente ci troviamo così di fronte ad un titolo semplice e dal gusto arcade, un gioco di riflessi e decisioni rapide che non sarà mai noioso ed è adatto sia a lunghe sessioni che a fruizione mordi e fuggi, un titolo che vi porterà a volerlo terminare e, se siete completato, a volerne ripetere più volte i livelli per ottenere le valutazioni migliori.

Necessita di una manciata di ore per completarlo, diverse ore in più se vorrete diventare maestri del giudizio universale.

Graficamente il gioco si difende, non tanto per la precisione grafica quanto per il gusto nello sviluppo dei personaggi, decisamente azzeccato per la tipologia di gioco e per lo spirito che lo pervade.

Piccoli bug che bloccano il gioco saltuariamente non penalizzano il valore del gioco, che a mio avviso, a fronte di un costo attuale di 4,99€, è assolutamente consigliabile per chi apprezza esperienze di gioco semplici ma comunque ben strutturate e ricche di sagacia.

 

 

Giudizio finale:

SI

Modificato da AstroMaSSi
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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

PARTY HARD (SWITCH)

 

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Input pro:

- Essere un serial killer fuori di testa ha un suo fascino perverso

- Diverte il giocatore che non ha bisogno di raffinatezza ma apprezza la semplicità degli arcade di una volta.

- Non difficile ma non troppo facile. Puó essere rigiocato.

- Si può acquistare un DLC con 4 sfide decisamente ardue.

 

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Input prot:

- Dura qualche ora, il prezzo è eccessivo al momento.

- Essendo un arcade ispirato ai giochi dell’epoca C64/Amiga non ha gran complessità

- Alcune meccaniche poco profonde ma funzionano

- Moralmente discutibile, diventerete anche voi dei perversi assassini seriali e farete piangere madonnine.

 

Commento finale:

A breve distanza dall’ottimo “Serial Cleaner” ecco un nuovo titolo che tematicamente non si discosta molto da questo. Omicidi, livelli rappresentati con visione isometrica, grafica à-la 16 bit, estetica che richiama gli arcade di una volta. In questo caso anziché riparare si danni dello psicopatico di turno voi impersonate lo ostico: un matto molto pericoloso e fanaticamente dedito all’omicidio di massa. I comandi, nella loro semplicità, funzionano, e potrete aggirarvi nei vari livelli a caccia di vittime senza troppi ostacoli. I tasti serviranno per interagire con l’ambiente, attivare trappole, piazzare bombe ed accoltellare i compagni di festa.

In parallelo ai livelli il gioco narra la storia del maniaco omicida attraversa le varie tappe della sua discesa all’inferno, il tutto con una grafica modello anni ‘80 tutto sommato gradevole con una serie di scene alla fine di ogni livello. La componente stealth è fondamentale per non farsi scoprire nelle nostre giornate di follia, ma è anche relativamente poco profonda, il gioco si limita a rappresentarla ma non c’è una vera e propria intelligenza artificiale simulata a reggerlo: in alcune occasioni la polizia desiste dall’inseguirvi, in altre gli ospiti che dobbiamo massacrare risultano essere dei pecoroni guidati da algoritmi poco raffinati che non vedono al di là del naso. Da segnalare la presenza di alcuni oggetti con i quali interagire per attivare trappole mortali e la possibilità di trovare alcuni potenziamenti che vi aiuteranno nei momenti di difficoltà.

Però il gioco resta divertente e godibile, quindi anche senza essere un prodotto imprescindibile è divertente è consigliabile a tutti per qualche ora di sano svago.

Tuttavia paragonando questo prodotto a Serial Cleaner saltano agli occhi le carenze in termini di plot e di struttura del gioco in se, la ricetta è simile ma meno raffinata e profonda, quindi in caso di dubbio Serial Cleaner è da preferire senz’ombra di dubbio.

 

Giudizio finale:

SI MA CON LO SCONTO

Modificato da AstroMaSSi
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