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Il NON Angolo & Co.


Messaggi raccomandati

LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: CAN ANDROIDS PRAY - BLUE (SWITCH)

 

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Input pro:

  • Una certa profondità del concept
  • Finisce in fretta

 

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Input prot:

  • Rapporto qualità/prezzo infimo
  • Dura pochissimo
  • Sostanzialmente inutile

Commento finale:

Can Androids Pray girà attorno al concetto metafisico dell’esistenza di Dio e delle sue implicazioni. Lo fa nella forma di una visual novel basata sui dialoghi di due piloti di mech prossimi alla morte, con una serie di bivi introdotti dalle scelte che scaturiscono dalle nostre risposte che portano a finali diversi. La grafica è solo uno sfondo dei dialoghi, la durata circa 15 minuti, con una rigiocabilità legata alla possibilità di ottenere finali diversi. A che pro? Nessuno, dubito che molti giocatori possano avere interesse a rivivere una breve esperienza sostanzialmente inutile leggendo dei segoni mentali di due piloti di mech forse androidi. Fosse gratis ci si potrebbe pure pensare, come ti capita di leggere al bar le righe di un qualsiasi editorialista di quotidiano per dimenticarsi il tutto dopo il caffè.

Lasciate perdere.

 

 

Giudizio finale:

NO

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  • 3 settimane dopo...
  • Risposte 401
  • Creato
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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

THE WALKING DEAD SEASON 2 (SWITCH)

 

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Input pro:

- Se vi siete affezionati a Clementine sarà interessante scoprire cosa succede

- Ci sono momenti di tensione

 

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Input prot:

- È un gioco narrativo, quindi ha contenuti videoludici limitati e potrebbe non piacere a tutti. Se aggiungiamo la trama ripetitiva e poco curata facciamo bingo ma in negativo

- Scartavetra i coglioni in fretta come se si agisse con la cartavetrata a fondo ed in velocità

- Troppo basato sui QTE, soffre anche di una grande legnosità e imprecisione nei comandi che porta a dover ripetere più volte alcune scene per motivi sbagliati

- In alcuni passaggi ci sono incongruenze di trama e forzature

- Sembra di vedere la prima stagione con tutto peggiorato

 

Commento finale:

Se la prima stagione di The Walking Dead era caratterizzata da una trama appassionante e profonda, con personaggi ben tratteggiati e carismatici, questo non succede con la seconda, nella quale vorreste picchiare tutti pesantemente dall’inizio. La storia, nonostante dal taglio molto americano, anziché essere coinvolgente e carica di tensione, ripete in maniera asinesca gli stessi argomenti e situazioni della prima, provocando fastidio ed irritazione anzichè tensione ed interesse. Stonano tanti momenti dove la trama si fa sfilacciata ed incongruente, alcune imprecisioni, alcuni episodi un po’ troppo scontati siamo dalle parti della spazzatura venduta per avventura. Per quanto riguarda la parte ludica continuano ad esserci notevoli problemi relativi ad alcuni limiti nella legnosità dei comandi, che rendono difficile poter controllare efficacemente il personaggio nelle fasi action, tanto che a volte ci si trova a lottare contro i comandi e non contro gli zombi. Inoltre le scelte morali e tattiche compiute nel corso del gioco hanno un impatto solo apparentemente importante, in realtà l’influenza generale sul gioco è più estetico che sostanziale, e quindi a questo giro saprete già che qualsiasi scelta compiuta non conta nulla e sempre lì si finisce.

I limiti tecnici e di qualità della trama non possono essere nascosti, resterete sintonizzati sul gioco giusto per finirlo e non tornarci più. Bocciato, prendetelo solo se ultrascontato e se volete vedere come continua la storia di Clementine.

 

Giudizio finale:

NO

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

THE WALKING DEAD SEASON 2 (SWITCH)

 

Input prot:

- È un gioco narrativo, quindi ha contenuti videoludici limitati e potrebbe non piacere a tutti. Se aggiungiamo la trama ripetitiva e poco curata facciamo bingo ma in negativo

- Scartavetra i coglioni in fretta come se si agisse con la cartavetrata a fondo ed in velocità

- Troppo basato sui QTE, soffre anche di una grande legnosità e imprecisione nei comandi che porta a dover ripetere più volte alcune scene per motivi sbagliati

- In alcuni passaggi ci sono incongruenze di trama e forzature

- Sembra di vedere la prima stagione con tutto peggiorato

Mi è bastato leggere questa frase ancora di più del resto. :asd:

Meglio farsi una partita al bel flipper di TWD di Pinball FX, e di molto.

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Mi è bastato leggere questa frase ancora di più del resto. :asd:

Meglio farsi una partita al bel flipper di TWD di Pinball FX, e di molto.

Sto procedendo con la terza stagione (dopotutto stavano a 3 € e mezzo circa cadauno) e sebbene lo scartavetri un po’ meno siamo sempre dalle parti della sceneggiatura per americano medio.

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: KUUKIYOMI 2 - CONSIDER IT NEW ERA (SWITCH)

 

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Input pro:

  • Propone un sacco di situazioni bizzarre con cui interagire
  • È un prodotto originale e particolare

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Input prot:

  • È più un simulatore di reazioni che un gioco
  • La barriera culturale non è indifferente, spesso non è possibile capire cosa bisognerebbe fare

Commento finale:

Kuukiyomi 2 è un prodotto molto particolare da capire ed apprezzare. Si tratta di un simulatore psicologico di reazioni che cerca di misurare, ponendo il giocatore di fronte a 100 situazioni diverse (a gruppi di 5), in grado di integrazione ed aderenza al contesto sociale. Lo fa proponendo delle situazioni a cui reagire/interagire cercando di effettuare una o più azioni che lo rendano “considerato”, ovvero idoneo a rapportarsi proficuamente agli altri. Alla fine del gioco verrà infatti fornita una scheda sintetica che cerca di rappresentare i valori caratteristici del carattere del giocatore, per esempio l’empatia.

Il problema principale è capire come si dovrebbe reagire, a volte non è chiaro come agire (premere un bottone, muovere i pad, agitare la console) così come non è chiaro cosa sia la cosa da fare. Perché la cultura giapponese non è quella europea, le reazioni nei vari contesti sociali hanno scale di accettabilità diverse ed anche convenzioni sociali diverse. Se devi fare una foto di gruppo devi metterti davanti, di lato, dietro? Su di una metro come ti devi comportare? Questo impedisce anche di capire perché si sia ottenuta una specifica valutazione caratteriale, alcune azioni che in un contesto sociale europeo sarebbero opportune o quasi probabilmente in una società con valori e tradizioni diverse potrebbero essere esecrabili o poco tollerate. Tutto questo per dire che la maggioranza non apprezzerà il gioco o proprio non li capirà, come in fondo nemmeno io sono riuscito a fare se non in maniera molto generica e come concetto di base. Da notare che questo è il secondo gioco della serie kuukiyomi, essendo il primo uscito in Europa qualche mese fa, e si presenta sotto questo punto di vista come un more of the same.

Si può consigliare questo titolo? Sicuramente solo a persone specifiche, curiose o con una infarinatura della cultura nipponica, per tutti gli altri sarà una curiosa ma inutile carrellata di situazioni e mini giochi.

 

Giudizio finale:

MANEGGIARE CON CURA

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: KUUKIYOMI 2 - CONSIDER IT NEW ERA (SWITCH)

Ho giocato il primo e mi è piaciuto, nonostante la brevissima durata, che comunque è il concetto generale del prodotto. Questo però mi sa che lo salto perchè da quel che ho capito non aggiunge niente di più rispetto al primo, se non 100 nuovi minigiochi-situazioni diverse.

Lo prenderò giusto se un giorno rientrerà tra i giochi super scontati a 1€.

 

Spero che un giorno esca un qualche indie ancora più simile ai WarioWare, visto che Nintendo per ora ha messo da tempo in garage la serie.

WW Gold non conta perchè è una compilation di minigame già esistiti sulle varie console passate.

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Ho giocato il primo e mi è piaciuto, nonostante la brevissima durata, che comunque è il concetto generale del prodotto. Questo però mi sa che lo salto perchè da quel che ho capito non aggiunge niente di più rispetto al primo, se non 100 nuovi minigiochi-situazioni diverse.

Lo prenderò giusto se un giorno rientrerà tra i giochi super scontati a 1€.

 

Spero che un giorno esca un qualche indie ancora più simile ai WarioWare, visto che Nintendo per ora ha messo da tempo in garage la serie.

WW Gold non conta perchè è una compilation di minigame già esistiti sulle varie console passate.

Si, è proprio un more of the same.

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO:

THE WALKING DEAD SEASON 3 - A NEW FRONTIER (SWITCH)

 

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Input pro:

- Scartavetra i coglioni molto meno della seconda stagione

- Personaggi più azzeccati e meno pacco che nella seconda pessima stagione

 

 

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Input prot:

- Restano i limiti del genere, dove le azioni del giocatore hanno poco impatto sul gioco sebbene la promessa sia quella di una storia influenzata dal giocatore

- La struttura del gioco sempre quella è, i protagonisti incontrano qualcuno, qualcuno muore, poi ci sono gli zombie che saltano fuori da qualche anfratto improbabile, poi c’è la comunitá pseudo-fascista, poi il cattivo muore, poi un buono muore e ciao ciao a tutti.

- In alcuni passaggi ci sono incongruenze di trama e forzature

 

 

Commento finale:

Dopo il disastro della seconda stagione la serie con la terza raddrizza un po’ una barca che cominciava ad affondare. I personaggi sono di livello migliore, suscitano più simpatia ed empatia, la storia meno assurdamente sfigata (sebbene la sfiga atavica sia sempre un elemento fondante della serie). La struttura della storia ed il gameplay restano sempre gli stessi, QTE e scelte di dialogo fra varie opzioni che dovrebbero orientare la trama e vestire il gioco sulle scelte del giocatore. Purtroppo questo è vero solamente in parte, visto che al di là di deviazioni sostanzialmente ininfluenti sulla trama la storia è già delineata e le scelte del giocatore comunque sfociano in un percorso narrativo predefinito. Ha davvero peso che muoia A piuttosto che B?

Tutto sembra più forma che sostanza.

Anche a livello macroscopico la struttura del gioco è fedele a se stessa e fondamentalmente ripetitiva, in fondo nelle varie stagioni si ripete sempre la stessa storia con passaggi simili e personaggi diversi ma che rappresentano le stesse categorie umane, come se fossimo di fronte a continui reboot.

Di certo, al di là dei limiti del genere, questo titolo puó avere un certo interesse e non sfocia in voglia di prendere a calci in culo i personaggi tutti, soprattutto considerando il costo contenuto del gioco in offerta. Non per tutti e non un must, ma dignitoso.

 

 

Giudizio finale:

MANEGGIARE CON CURA

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: RUINER (SWITCH)

 

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Input pro:

  • Graficamente il gioco è ben fatto
  • Il combattimento è strutturato e con una buona varietà di armi sia da vicino che da lontano
  • Livello di difficoltà ben calibrato

 

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Input prot:

  • C’è una certa ripetitività
  • Storia che sa di già visto nell’ambito cyberpunk
  • In generale il gioco difetta di personalità

Commento finale:

Ruiner è un discreto shooter, un prodotto In generale ben sviluppato sia dal punto di vista estetico che di struttura. Il protagonista, un uomo privato del libero arbitrio e della mente hackerata, trasformato in macchina da guerra, deve affrontare vari scenari, suddivisi in livelli, per ritrovare il fratello, apparentemente schiavo di una organizzazione malevola. La non troppo lunga (parliamo di 5/6 ore) avventura lo porterà, con una visuale isometrica un po’ alla Travis Strikes Again, ad affrontare vari livelli, boss ed ondate di avversari, ognuno caratteristico del livello e dotato di armi bianche o armi da fuoco di vario tipo e potenza. La battaglia sarà quindi, a scelta ed a seconda delle armi raccolte nei vari livelli, incentrata su uno dei due stili, con, in aggiunta, una serie di poteri speciali attivabili con i tasti dorsali o con quelli standard, che crescono con il livello di esperienza e possono essere liberamente attivabili in ogni momento, adattando i poteri agli avversari (abbiamo la possibilità di attivare scudi, granate stordenti, esplosivi, capacità curative ed altro ancora). Al crescere del livello si sviluppa inoltre una maggiore energia e salute, che serviranno nei livelli avanzati con gli avversari più impegnativi. I comandi sono a doppio stick, uno per il personaggio ed uno per direzionare la traiettoria di tiro, mentre i livelli si incrementano raccogliendo punti esperienza nascosti in alcune casse disseminate nei livelli o con uccisioni stilose e combo. Da segnalare inoltre un livello intermedio tipo hub dove potremo incontrare vari personaggi ed affrontare alcune sotto Quest poco sviluppate e molto basiche.

Complessivamente il gioco è godibile, con un buon dettaglio grafico ed una buona serie di armi; l’atmosfera è alla Blade Runner, la storia basica e un po’ telefonata, divertente ma senza particolari picchi ne ludici ne narrativi, con poca varietà (il genere però è questo) e poche “genialate”, si può prendere a mio avviso se in offerta ma non è all’altezza di altri titoli di Devolver Digital.

 

Giudizio finale:

MANEGGIARE CON CURA

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Inviato (modificato)

LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: MARK OF THE NINJA - REMASTERED (SWITCH)

 

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Input pro:

  • Meccaniche stealth perfettamente integrate in un platform 2D
  • Ottimo gusto grafico sia nel gioco che negli intermezzi.
  • Livelli non banali e variamente interpretabili
  • Lunghezza adeguata al costo (circa 6 ore di gioco, in caso si voglia trovare tutto si possono raddoppiare)

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Input prot:

  • A volte i comandi sono “impegnativi”
  • Finisce

Commento finale:

Questo è un gioco bellissimo. Senza giri di parole, è il miglior stealth 2D che abbia mai visto, discretamente impegnativo ma non troppo difficile da risultare ostile (per i più attenti al livello di difficoltà si può rigiocare a difficoltà superiore una volta terminato), divertente, ben disegnato sia a livello grafico che di game design.

Il gioco, diviso in lunghi livelli, vede il protagonista combattere contro avversari via via più forti, da normali guardie ad altri ninja, cercando di sfruttare le sue doti e le sue armi per distrarre, superare ed uccidere gli avversari. La raccolta di pergamene nascoste, l’uccisione degli avversari con tecniche adeguate e ben eseguite permettono di ottenere punteggi elevati e di sbloccare dei punti speciali che possono essere usati per acquistare vari potenziamenti, tra cui stili di uccisione che consentono di assassinare gli avversari in maniera ancora più letale, armi speciali per uccidere a distanza, oggetti utili per distrarre gli avversari o attirarli in trappola.

Le scene di intermezzo sono ben disegnate, in certi momenti sembra di rivedere dei pezzi di Dragon’s Lair o Space Ace per lo stile usato dai bravi grafici; una nota un poco meh è l’aspetto occidentale dei protagonisti, ed il parlato inglese, che parlando di ninja lascia un po’ straniti, ma vista la qualità del gioco va bene così.

Una volta terminato il gioco si sblocca una modalità “difficile” che consente di riaffrontare il gioco con avversari più forti ma mantenendo i miglioramenti raccolti nella prima run.

Da segnalare una setta difficoltà nelle fasi di arrampicata sui muri, dove in qualche occasione è ostico spostarsi su di una superficie diversa e si sbaglia spesso per una imperfetta calibrazione dei comandi in alcune specifiche occasioni, niente di gravissimo ma comunque un fastidio che potrebbe costringere a dover rifare una sezione per un errore che impedisce di ottenere qualche obiettivo: il gioco infatti in ogni livello ha anche degli obiettivi specifici da rispettare per raccogliere punti (non farsi scoprire, uccidere in maniera particolare in certo numero di avversari e altro) Complessivamente il giudizio finale non può che essere, come già detto, molto positivo. Il gioco non è lunghissimo ma davvero ben fatto, un titolo da avere, nel suo genere è il meglio.

 

Giudizio finale:

SI

Modificato da AstroMaSSi
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  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: DEADLY PREMONITION 2: A BLESSING IN DISGUISE (SWITCH)

 

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Input pro:

  • Storia intrigante e malata, struttura narrativa eccellente
  • Personaggi grandiosi e ben caratterizzati
  • Il tono del gioco e dei dialoghi è assolutamente fuori quota per le normali produzioni videoludiche, la classe autoriale è innegabile
  • Si gioca volentieri e non annoia, ti costringe ad arrivare alla fine è ad apprezzare le tante citazioni e peculiarità

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Input prot:

  • La città è troppo vuota, manca un pieno senso di esistenza al di là del gioco, si poteva fare di più
  • Ovviamente ci sono bug, rallentamenti e lunghi caricamenti, anche al di là di quanto era lecito attendersi. Niente di insopportabile ma comunque fastidioso.
  • Il livello di difficoltà è molto basso

Commento finale:

Deadly Premonition 2, come il suo predecessore, è un gioco divisivo, che contiene elementi per amarlo alla follia ed elementi per detestarlo se non vieni rapito dal suo mondo.

Innanzitutto la scrittura della storia, le musiche, l’atmosfera, sono assolutamente fuori scala, di altissima qualità. Questo comporta un fascino speciale che viene trasmesso dai personaggi, da come sono presentati, dai dialoghi sempre ad un passo, se non oltre l’assurdo. La stessa scrittura ed il tono della storia non replicano pedissequamente il percorso del primo gioco, ma hanno un carattere diverso, che si sposta in un territorio affine al noir, con dei bei salti temporali che spostano il focus del gioco da fasi più ludiche ad altre più sceneggiate, da York a Zack.

Anche lo spostamento nella città è facilitato dall’implementazione dello skateboard, che si riesce ad utilizzare con facilità e dal taxi, che consente di ridurre il tempo necessario per gli spostamenti. A tutti questi aspetti positivi si affiancano aspetti negativi, che vanno al di là della inutile polemica sulla grafica, che non penalizza in alcun modo la godibilità del gioco ma ne è parte stilisticamente apprezzabile ed idonea; gli aspetti negativi sono i caricamenti eccessivamente lunghi, la presenza di alcuni bug che bloccano il gioco, soprattutto il carattere “vuoto” di Le Carrè, che fallisce nel tentativo di introdurre un ambiente realmente vivo, per scadere nell’artificiale; aspetti secondari ma che impediscono al gioco di diventare epocale.

Le fasi survival horror restano semplici (la meccanica di combattimento è discreta e non eccessivamente difficile da padroneggiare) sono degli intermezzi di combattimento tra i punti realmente interessanti del gioco, ovvero tutte le fasi di dialogo, investigazione, ricerca, che vengono affiancati da alcuni minigiochi divertenti e gradevoli, in particolare lo shooter in barca.

Complessivamente quindi ci troviamo di fronte ad un gioco meraviglioso per chi apprezza la costruzione di una storia, la narrativa videoludica, avere a che fare con personaggi di spessore: personalmente è stato un gioco che ho profondamente amato, con personaggi che mi resteranno nel cuore, una storia e dialoghi fantastici. Ma non posso non rilevare che i difetti del gioco non lo rendono un capolavoro assoluto se non per alcuni giocatori come me. Ne vorrei subito un altro...

 

Giudizio finale:

SI

Modificato da AstroMaSSi
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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: DEADLY PREMONITION 2: A BLESSING IN DISGUISE (SWITCH)

 

[ATTACH type=full" alt="E9CE3D4A-8DF3-40DB-B234-B9782ABDDD19.jpeg]1291[/ATTACH]

 

 

Input pro:

  • Storia intrigante e malata, struttura narrativa eccellente
  • Personaggi grandiosi e ben caratterizzati
  • Il tono del gioco e dei dialoghi è assolutamente fuori quota per le normali produzioni videoludiche, la classe autoriale è innegabile
  • Si gioca volentieri e non annoia, ti costringe ad arrivare alla fine è ad apprezzare le tante citazioni e peculiarità

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Input prot:

  • La città è troppo vuota, manca un pieno senso di esistenza al di là del gioco, si poteva fare di più
  • Ovviamente ci sono bug, rallentamenti e lunghi caricamenti, anche al di là di quanto era lecito attendersi. Niente di insopportabile ma comunque fastidioso.
  • Il livello di difficoltà è molto basso

Commento finale:

Deadly Premonition 2, come il suo predecessore, è un gioco divisivo, che contiene elementi per amarlo alla follia ed elementi per detestarlo se non vieni rapito dal suo mondo.

Innanzitutto la scrittura della storia, le musiche, l’atmosfera, sono assolutamente fuori scala, di altissima qualità. Questo comporta un fascino speciale che viene trasmesso dai personaggi, da come sono presentati, dai dialoghi sempre ad un passo, se non oltre l’assurdo. La stessa scrittura ed il tono della storia non replicano pedissequamente il percorso del primo gioco, ma hanno un carattere diverso, che si sposta in un territorio affine al noir, con dei bei salti temporali che spostano il focus del gioco da fasi più ludiche ad altre più sceneggiate, da York a Zack.

Anche lo spostamento nella città è facilitato dall’implementazione dello skateboard, che si riesce ad utilizzare con facilità e dal taxi, che consente di ridurre il tempo necessario per gli spostamenti. A tutti questi aspetti positivi si affiancano aspetti negativi, che vanno al di là della inutile polemica sulla grafica, che non penalizza in alcun modo la godibilità del gioco ma ne è parte stilisticamente apprezzabile ed idonea; gli aspetti negativi sono i caricamenti eccessivamente lunghi, la presenza di alcuni bug che bloccano il gioco, soprattutto il carattere “vuoto” di Le Carrè, che fallisce nel tentativo di introdurre un ambiente realmente vivo, per scadere nell’artificiale; aspetti secondari ma che impediscono al gioco di diventare epocale.

Le fasi survival horror restano semplici (la meccanica di combattimento è discreta e non eccessivamente difficile da padroneggiare) sono degli intermezzi di combattimento tra i punti realmente interessanti del gioco, ovvero tutte le fasi di dialogo, investigazione, ricerca, che vengono affiancati da alcuni minigiochi divertenti e gradevoli, in particolare lo shooter in barca.

Complessivamente quindi ci troviamo di fronte ad un gioco meraviglioso per chi apprezza la costruzione di una storia, la narrativa videoludica, avere a che fare con personaggi di spessore: personalmente è stato un gioco che ho profondamente amato, con personaggi che mi resteranno nel cuore, una storia e dialoghi fantastici. Ma non posso non rilevare che i difetti del gioco non lo rendono un capolavoro assoluto se non per alcuni giocatori come me. Ne vorrei subito un altro...

 

Giudizio finale:

SI

Letta.

Un vero peccato per le magagne che hai menzionato, su tutti i lunghi caricamenti e la mappa più vuota/meno appetibile rispetto a DP1, oltre ovviamente all'atmosfera che si respira. Che c'è sempre, ma di meno ed in modo diverso rispetto a Greenvale.

Da grande appassionato del primo DP (finito su PS3 al 100%) questo pure devo giocarlo. Penso di prenderlo DD, a meno di un'offerta sul retail.

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Letta.

Un vero peccato per le magagne che hai menzionato, su tutti i lunghi caricamenti e la mappa più vuota/meno appetibile rispetto a DP1, oltre ovviamente all'atmosfera che si respira. Che c'è sempre, ma di meno ed in modo diverso rispetto a Greenvale.

Da grande appassionato del primo DP (finito su PS3 al 100%) questo pure devo giocarlo. Penso di prenderlo DD, a meno di un'offerta sul retail.

Comunque è da giocare, non è il primo ma resta un gran pezzo di software.

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Inviato (modificato)

LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: DEADLY PREMONITION ORIGINS (SWITCH)

 

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Input pro:

  • Narrativamente oltre l’eccellenza, nel mito
  • Riesci a sentire la città è le persone come “vive”
  • Personaggi stratosferici
  • Bello da giocare, da respirare, da ricordare
  • Qui c’è Leggenda

 

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Input prot:

  • Graficamente non al top, ma caratterizzato e adeguato
  • Qualche bug che stoppa il gioco è manda in palla la console di trova.
  • Guidare la macchina è inizialmente faticoso (ma non disastroso come si dice)

Commento finale:

Deadly Premonition Origins è, come noto, un gioco divisivo. In questo caso in maniera poco comprensibile, perché ci troviamo di fronte ad un capolavoro assoluto, un titolo che merita in pieno di essere Leggendario, uno dei più grandi videogames di tutti i tempi.

Cosa contribuisce a rendere immortale questo titolo? Tutto, anche la sua forma imperfetta, i suoi spigoli non lucidati che fanno brillare di luce eterna tutto il resto.

Lo fa un protagonista carismatico e speciale, un protagonista pienamente eroe e pienamente ed inaspettatamente fragile.

Lo fa un cast di coprotagonisti di enorme spessore e qualità scenica.

Lo fa una colonna sonora che non potrebbe essere più evocativa e centrata sul gioco, con pezzi che ti fanno respirare la malattia che si nasconde nel gioco, in Greenvale.

Lo fa una scrittura della storia di qualità enorme, ispirata da titolo come Twin Peaks ma capace addirittura di superarlo in tanti aspetti.

Lo fanno le sensazioni che trasmette, la grandiosità di certe scene, la grandiosità del tutto, il sentire la città come viva, piena di cose da fare e da scoprire, di cose da vivere e sentire, hai la sensazione che tutto potrebbe continuare in eterno.

Dal punto di vista ludico si tratta di un survival horror, con parti giocare relativamente poco rifinite ma comunque efficienti, parti di “guida” rozze ma comunque funzionali al gioco, presenza di bug che ogni tanto interrompono la partita, come I fuori sincrono del parlato con la grafica, come un dettaglio grafico da PS2 che per la magia del tutto non fanno altro che risultare assolutamente adeguati, da non farti desiderare altro. Il giocatore si trova ad esplorare una mappa che comprende la cittadina di Greenvale ed i suoi dintorni, con aree dove poter “pescare” ed una serie di missioni secondarie legate ad eventi particolari che si possono non sbloccare ma sono importanti per dare ancor più profondità alla storia. Tra le varie ricerche ed avventure ci saranno le missioni principali, che sono ambientate in aree chiuse dove si penetra in una sorta di oltremondo popolato da varie specie di zombie, dove ci troveremo ad affrontare dei livelli pienamente horror, con limiti e pregi tipici del genere. Il tutto inframezzato da scene ispiratissime e molto particolari, a volte profondamente macabre.

Qui c’è una magia che pervade il tutto e ti accompagna per mano dall’inizio alla fine, chi saprà abbandonarsi al flusso del gioco incontrerà un gioco che non potrà mai dimenticare, personaggi che si incastoneranno indelebilmente nel ricordo da farti pensare che di non aver mai visto un cast così potente.

Dall’inizio alla fine non ci sarà mai un punto di debolezza, mai un punto dove sarete delusi.

E questo gioco, se non siete tra quelli già rapiti dalla sua grandezza, con l’opportuna apertura mentale diventerà il vostro cult.

Per sempre.

 

 

Giudizio finale:

ASSOLUTAMENTE SI

Modificato da AstroMaSSi
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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: CARRION (SWITCH)

 

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Input pro:

  • Divertente e veloce: divorare scienziati e militati non ha prezzo
  • Il level design è ben fatto, gli enigmi sono lineari ma equilibrati
  • Comandi ben fatti anche se in alcuni frangenti (marginali) si può

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Input prot:

  • Le parti (poche) dove si comanda un umano sono farraginose
  • Durata limitata a qualche ora, se cercate un metroidvania lungo non è questo il gioco che fa per voi

Commento finale:

Carrion è un metroidvania dove, in un laboratorio sotterraneo, si prende il controllo di un mostro terribile tentacolare fuggiasco. Quale sia l’origine dell’abominio non si sa, forse un esperimento, forse un discendente del SUPREMO, ma di sicuro è piuttosto incazzato. Lo scopo del gioco è fuggire dal laboratorio, i comandi permettono di correre per i cunicoli utilizzando i tentacoli, lanciare ragnatele, catturare scienziati e ovviamente divorarli con un bellissimo sgranocchio. I livelli sono complessi ma difficilmente ci si perde, visto che la progressione è lineare, inoltre si possono trovare delle biocelle da cui assorbire DNA e guadagnare altri poteri, per poter accedere a zone altrimenti non raggiungibili, come in ogni metroidvania che si rispetti. L’enfasi è sulla fuga, quindi i combattimenti non sono il cuore del gioco, e non ci sono boss. Di fatto la creatura è molto più forte degli umani, e la morte, che costringe il giocatore a riprendere dal precedente salvataggio, non avviene sovente ed è più che altro conseguenza di disattenzione o piccoli errori. In qualche caso però una scelta sbagliata impedisce di procedere e si dovrà resettare il gioco.

Gli enigmi sono di genere ambientale, quindi si tratta di interagire con leve per aprire porte, utilizzando uno dei poteri del mostro, in qualche caso declassando il suo livello lasciando biomassa in qualche pozza (il mostro infatti ha tre livelli di forza, a seconda di quanta energia biologica (si intende quanti disgraziati si sono divorati) abbiamo accumulato, ed al crescere di livello si aumentano i poteri, ma se ne perdono alcuni, quindi sarà necessario poter scegliere la forza per avere il giusto potere nel posto giusto. Inoltre ci si potrà caricare di energia da alcune prese elettriche per attivare altri poteri speciali come invisibilità o scudo anti bomba.

Si arriverà alla fine del gioco in 5/6 ore.

Complessivamente il gioco è buono, divertente e veloce, con delle punte di originalità legate principalmente al protagonista inusuale. Se vi piacciono i metroidvania e lo spirito di Devolver Digital questo gioco vi piacerà, con i piccoli limiti di una durata limitata ma un buon gameplay.

 

Giudizio finale:

SI

Modificato da AstroMaSSi
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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: NEVERENDING NIGHTMARES (SWITCH)

 

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Input pro:

  • Riesce a trasmettere un senso di angoscia
  • Graficamente semplice ma ispirato

 

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Input prot:

  • Costa troppo in relazione alla durata
  • È sostanzialmente un Walking simulator con pochi punti leggermente più impegnativi

Commento finale:

Neverending Nightmares è un piccolo survival horror della durata di circa 2 ore ed una struttura da Walking simulator.

Il protagonista, tormentato da sogni angoscianti e ripetitivi, con piccole variazioni sia in termini di storia che di ambientazione (una casa o un ospedale psichiatrico), dove esplorare una serie di stanze interagendo con pochi oggetti ed evitando una serie di mostri che procedendo nel gioco si paleseranno. Ogni ricorsione ha un suo inizio, in un letto svegliandosi, una sua esplorazione che porterà ad un nuovo inizio sino ad arrivare ad uno dei tre finali. La morte per mano di uno dei mostri provocherà la ripetizione dell’ultima fase di gioco, ci si risveglierà infatti in un letto.

I comandi sono basici, spostarsi ed interagire con qualche oggetto, la grafica da fumetto indie, il tutto in un atmosfera angosciante e triste.

Il gioco ha qualche aspetto positivo, principalmente nell’atmosfera, per il resto offre poco ed ha un prezzo al momento davvero ingiustificabile vista la durata.

 

Giudizio finale:

MANEGGIARE CON CURA

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: WAIFU UNCOVERED (SWITCH)

 

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Input pro:

  • Scanzonato e piccante senza eccedere
  • E' divertente e sa anche essere impegnativo senza eccedere nell'impossibile
  • Varie modalità disponibili e classifiche online
  • Prezzo contenuto

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Input prot:

  • E' stato rimosso dallo store giapponese per i contenunti piccanti, speriamo non succeda anche qui
  • Va preso per quel che è, un discreto shooter ma non a livelli stellari come altri prodotti del genere

 

Commento finale:

Waifu Uncovered è un titolo che mai avremmo immaginato di poter vedere su di una console Nintendo. La trama è ridicola ma divertente: alcuni mostri alieni hanno sparso dei virus sugli abiti di 8 poppute ragazze, compito del giocatore è quello di abbattere gli alieni per poter distruggere gli abiti infetti e salvare le fanciulle. Questo incipit porta ad un gioco che fondamentalmente è un bullet hell dove si possono sbloccare varie navicelle con caratteristiche proprie in termini di velocità, potenza di fuoco e altro, che nel succedersi dei livelli possono essere potenziate raccogliendo vari bonus (ed evitando i malus, delle sfere di color rosso) e bombe, in modo da facilitare le battaglie che diventano progressivamente sempre più difficili. Ogni livello prevede di dover progressivamente spogliare la fanciulla di turno sino ad un boss finale che avrà dei pattern d'attacco propri e caratterizzazione particolare, dal coniglio/pussy alla merda volante all'alieno testagrossa. Il tutto ovviamente condito da tettone e battute ammiccanti ed ovviamente sessiste. Sono disponibili una modalità normale, che prevede di poter "salvare" 7 coppie di capezzoloni ed una arcade, che rende disponibile una ottava fanciulla, più una modalità touch screen. Ogni livello inoltre può essere giocato in maniera censurata ed una senza censura, dove potremo ammirare i capezzoloni in tutta la loro grandezza cartoonica. Ovviamente la modalità censurata è inutile, mentre quella libera richiede comunque di dover uccidere tutti gli alieni nel prequel del livello.

Come bullet hell il gioco si difende, non è il miglior sparatutto della storia ma sa il fatto suo ed il plus del capezzolo ha il suo effetto nel giocatore adolescente medio o nel porcone più cresciuto, altro plus sono le classifiche online (sempre che i punteggi che si leggono siano credibili...).

Quindi complessivamente il gioco è promosso, sperando non venga rimosso anche dallo store europeo... se siete interessati vi conviene affrettarvi

 

Giudizio finale:

SI

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: WORDIFY (SWITCH)

 

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Input pro:

  • Tutto sommato costa poco
  • Non ci sono molti prodotti simili su Switch

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Input prot:

  • Peccato valga pochissimo
  • Per fortuna non ci sono molti prodotti simili su Switch

Commento finale:

Questo è un classico prodotto di bassissima qualità. Al di là della banalità del concept, si tratta di una sorta di parole crociate libere da completare con un tipo di gioco alla Scarabeo (ovvero ci sono delle lettere per ogni schema da usare per riempire le caselle), c’è proprio un gioco “rotto”.

Rotto perché a volte pensi che una riga o colonna sia da 5 lettere mentre è da 4 e non si riesce a capire se non sbattendoci la testa, rotto perchè le parole da trovare spesso sono ridicole o sempre le stesse, rotto perché non è divertente. L’ho preso per esercitarmi in inglese ma è tempo perso, non è divertente e sostanzialmente è una schifezza. Per comporre le parole potete usare la leva direzionale ed il tasto (funziona malaccio) o il touchscreen (funziona maluccio) e la parola composta, se compresa nello schema, apparirà. C’è anche un aiuto che, se usato, libera una lettera sullo schema. Tutto questo per 250 schemi di difficoltà progressiva (ma sempre scadenti)

Non perdeteci tempo.

 

Giudizio finale:

NO

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: VELOCITY 2X (SWITCH)

 

 

 

Input pro:

  • Prezzo conveniente
  • Veloce ed impegnativo il giusto, senza eccedere
  • Buono il mix sparatutto-platform con elementi puzzle

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Input prot:

  • Non eccelle ne come platform ne come sparatutto

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Commento finale:

Velocity 2X è un prodotto particolare, per certi versi rischioso: è un gioco ambientato nello spazio che mescola livelli da sparatutto “spurio” (ha elementi puzzle) con qualche livello platform alla metroid (più come ambientazione e senso generale che come struttura, non è un metroidvania). Il tutto accompagnato da una storia che si svolge narrativamente all’inizio di ognuno dei 50 livelli di gioco. Ogni livello propone degli obiettivi, che comprendono un time attack con premi progressivi (si raccolgono punti necessari per sbloccare i livelli successivi), la raccolta di capsule nei livelli shooter, la raccolta di cristalli nelle parti di gioco platform e per finire un punteggio di livello che si incrementa con l’uccisione di nemici, elementi di schermo, raccolta di capsule e cristalli. L’astronave si muove in corridoi spaziali abbattendo navicelle e saltando nello spazio con il teletrasporto, si tratta di livelli che pongono in primo piano la necessità di attraversare il territorio labirintico velocemente, la parte shooter è di supporto, lo spirito è molto à la speedrun. Procedendo nei livelli si sbloccano anche le bombe, che possono essere direzionate verso l’alto, il basso, a destra e sinistra con lo stick destro.

La parte platform si caratterizza anche qui come uno speedrun con qualche avversario e la ricerca di interruttori per sbloccare altre parti di labirinto, sia nella parte platform che in quella da sparatutto, e raccogliere elementi necessari per aumentare il punteggio. Anche qui si potrà sparare ma direzionando il fuoco con lo stick destro a 360 gradi ed usare varie forme di teleport per superare ostacoli e altro.

Procedendo nel gioco aumenterà la difficoltà e la complessità dei livelli, che introdurrà do anche la necessità di tornare indietro per percorrere altre strade che nel frattempo si saranno sbloccate. Sarà necessario ripetere varie volte ogni livello per poter sbloccare gli ultimi livelli raccogliendo abbastanza punti, ma questo non si vive come “peso” perché il gioco è divertente e completare i vari livelli con buoni punteggi (o un perfect) da comunque soddisfazione. La stessa storia narrata nel gioco è discretamente scritta, come gradevoli sono anche le immagini.

Complessivamente ci troviamo quindi di fronte ad un buon gioco, curato e solido, che riesce dove molti hanno fallito, ovvero nel creare un prodotto che miscela vari generi e non diventa un mero clone di altri (Metroid, ispirazione tematica). L’acquisto è consigliato, soprattutto in sconto, potrà regalare molte ore di divertimento (io ne ho spese circa 10, completando il gioco e facendo circa la metà dello stesso al 100%).

 

Giudizio finale:

SI

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LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: HOTLINE MIAMI (SWITCH)

 

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Input pro:

  • Un po’ di sana ultraviolenza non fa mai male
  • Livello di difficoltà abbastanza elevato
  • Diverte senza annoiare

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Input prot:

  • Ha una struttura ed un gameplay limitato
  • L’intelligenza dei nemici è simile a quella di un facocero con gravi handicap.
  • Sistema di controllo macchinoso

 

 

Commento finale:

Hotline Miami condivide con altri titoli Devolver Digital alcune caratteristiche tipiche: l’ambientazione cruda e violenta, personaggi fuori di testa, gameplay rapido e senza troppi fronzoli, grafica non pompata esteticamente molto 16-bit, lunghezza del gioco medio-bassa (5/6 ore).

L’ambientazione e l’estetica richiamano sia l’epoca 16-bit ed in generale l’epoca dell’Amiga, anche per il livello di difficoltà che necessita di ripetere molte volte gli stessi livelli; altro richiamo è ovviamente a GTA, sebbene lo svolgimento del gioco preveda livelli ben definiti (sono 20) e la mancanza di un open-world, ma l’estetica e la modalità di gioco sono ad esso ispirate. Il sistema di controllo prevede l’uso del doppio stick e di vari tasti, compresi i dorsali, per le funzioni di attacco, interazione, cambio delle armi, ognuna delle quali ha caratteristiche proprie in termini di area di effetto e rumorosità, usare armi da fuoco non sempre è consigliabile attirando guardie in quantità: ha limiti evidenti in termini di praticità di utilizzo e precisione, per poter essere efficaci è spesso necessario inserire la mira automatica, aspetto che non mi piace molto. In ogni caso completare i vari livelli sarà impegnativo visto che basta un colpo per uccidere il protagonista. Superando i vari livelli (si tratta in generale di entrare in alcune case/palazzi e far fuori tutti sino alla fuga finale) si sbloccano nuove armi e una serie di maschere, che il nostro protagonista può indossare prima di ogni livello e che regalano alcune caratteristiche di potenziamento, come la possibilità di uccidere gli avversari colpendoli con le porte, oppure la possibilità di resistere ad un colpo di arma da fuoco o da taglio. Ogni livello, a seconda di come ci si è comportati, permette di avere una valutazione del giocatore, un voto, che riflette la velocità del giocatore, le combo effettuate etc.

La storia è priva di senso, solo una sovrastruttura per legare le varie scene, le stesse scene di intermezzo sono più bizzarre che interessanti.

Complessivamente il titolo è divertente ma a mio avviso non pienamente riuscito, troppo limitato in vari aspetti sia di ambientazione che di gameplay. Messo a paragone con altri titoli che hanno seguito la sua scia, su tutti Serial Cleaner, paga in termini di storia e di efficacia. Resta un titolo che ha una sua importanza tematica ma giocato oggi mostra i suoi limiti, quindi da prendere in sconto o se vi piace il genere.

 

Giudizio finale:

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