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Return to Monkey Island


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Ospite Utente cancellato 60
Quindi non era un pesce d’aprile :clap: questa rimane Storia del videogioco e un prodotto di ron gilber può sempre rivelarsi una piccola perla
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I sub ITA ce li possiamo scordare con Devolver come pubblisher dobbiamo avergli fatto qualcosa di tanto grave.. Chiusa polemica lo aspetto come il messia, ma senza i sub e in avventura grafica sono ESSENZIALI ricordo anche siamo nel 2022 e non negli anni 80/90 quando era già tanto se giocavamo.. Mi scuso se ho portato polemica, ma mi porto avanti.
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  • 2 mesi dopo...

Non capisco la necessità di "svecchiare" la grafica di un gioco che attirerà maggiormente chi ha giocato i primi due capitoli in pixel art e li ha eletti capolavori assoluti del genere...

Non lo comprendo ancora di più dopo Thimbleweed Park che praticamente é uscito su tutto ed ha avuto un bel successo benché non siano più gli anni d'oro delle avventure grafiche...

Ma se proprio devi fare uno stile diverso riprendi la grafica del 3, non c'era la direzione di Gilbert ma sono riusciti in un mezzo miracolo di innovazione con uno stile grafico davvero apprezzato.

Le animazioni di questo e lo stile grafico a ragione stanno dividendo gli appassionati.

Letteralmente mi sale il nervoso, mi ricorda quei giochini un tempo fatti in flash che mi facevano abbastanza schifo :/

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Ragazzi parliamo di Monkey Island vero non Heart of Darkness Dio santo. Io mi schiero con quelli che non riescono a digerire lo stile visivo e siamo così tanti che Gilbert si è visto costretto a scrivere una lettera pubblica dove giustifica e difende lo stile adottato. Non è l’Unreal engine il

problema ma proprio i colori, lo stile estetico che fin dal l’annuncio mi fa dire ma cos’è sta roba. Comunque il gioco poi in sé sarà unico e speciale, non ci sono dubbi.

 

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  • Grazie 2
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I toni sono sbagliati, ma lo stile che hanno scelto mi sembra che abbia dei grossi problemi e delle critiche era inevitabile che le attirasse. Non è leggibile: il che, per un'avventura grafica in cui bisogna interagire con l'ambiente, non è proprio il massimo.

 

Già ne avevamo avuto la prova con i due vecchi remake di qualche anno fa del primo e del secondo capitolo (che erano ancora più brutti di questo, forse). Non ne hanno fatto tesoro, evidentemente.

  • Like 2
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Ci sono vari esempi di come la pixel art oggi si sia innovata con risultati incredibili.

 

Alcuni giochi in pixel art hanno una cura dei dettagli e delle animazioni (anche dello sfondo) che produzioni cinematografiche non hanno.

 

Rivedere monkey island con una grafica pixel art di nuova generazione sarebbe stato fantastico. Che peccato !!!

Perché stravolgere qualcosa di collaudato invece di innovarlo? Così ha perso un po' della sua identità.

 

Ad ogni modo Gilbert ha detto che lui lo ha voluto così, é una sua opera... :/ (Ma chi cacchio lo ha consigliato?!?!?!)

 

Ovvio lo giocherò lo stesso e so già che mi divertirò un sacco, e ritroverò tutti quei personaggi sopra le righe e quelle situazioni assurde, che mi hanno strappato più di un sorriso.

 

Da venditore non posso non pensare a Stan XD

 

Andando al discorso attacco sui social: é semplicemente da condannare, ognuno crede di poter dire quello che vuole e vomitare tutto lo schifo che ha dentro solo perché protetto da "anonimato". Internet sta cambiando i rapporti umani in peggio

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Ragazzi parliamo di Monkey Island vero non Heart of Darkness Dio santo. Io mi schiero con quelli che non riescono a digerire lo stile visivo e siamo così tanti che Gilbert si è visto costretto a scrivere una lettera pubblica dove giustifica e difende lo stile adottato. Non è l’Unreal engine il

problema ma proprio i colori, lo stile estetico che fin dal l’annuncio mi fa dire ma cos’è sta roba. Comunque il gioco poi in sé sarà unico e speciale, non ci sono dubbi.

 

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E stiamo parlando di versione VGA con sfondi fissi, sembrano dipinti.

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I toni sono sbagliati, ma lo stile che hanno scelto mi sembra che abbia dei grossi problemi e delle critiche era inevitabile che le attirasse. Non è leggibile: il che, per un'avventura grafica in cui bisogna interagire con l'ambiente, non è proprio il massimo.

 

Già ne avevamo avuto la prova con i due vecchi remake di qualche anno fa del primo e del secondo capitolo (che erano ancora più brutti di questo, forse). Non ne hanno fatto tesoro, evidentemente.

 

Togli pure il forse. Quello sì che era uno stile sbagliato, oltre che brutto come la morte.

Quella sulla leggibilità mi sembra una critica sensata, sul resto non so. Sarebbe stato comunque impossibile accontentare tutti su un prodotto così iconico.

Io comunque non sopporto più il chiacchiericcio sguaiato sui videogiochi (non mi riferisco alle critiche mosse qui, in questo topic, sia chiaro), quindi w Gilbert!

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vabbè si parla addirittura di attacchi personali, ormai è il delirio per ogni cosa.

Ma tolti i deficienti su internet, la critica comunque ci stà.

 

L'errore di Gilbert è stato quello di fissarsi su uno stile che gli piace un sacco e va bene, ma che non c'entra una mazza con Monkey Island (ne in-game, ne per quanto riguarda gli artwork del tempo).

 

E' un pò come quando fanno i remake moderni dei cartoni animati di una volta, tipo Heidi in CG fatto dai francesi che è ovviamente una merda rispetto alla serie originale :asd: ma vabbè c'erano 40 anni di differenza, team diverso, pubblico diverso.

La differenza è che questo Monkey Island si rivolge invece anche al pubblico originale ed è fatto dal creatore originale, quindi ok che l'opera è tua, ma se lo chiami Monkey Island e mi presenti l'avventura grafica di LBP, ti becchi le critiche e ti stai zitto.

 

Pensare a come poteva essere con uno stile simile al terzo senza neanche dover ripiegare sulla solita pixel art

 

http://www.miworld.eu/wp-content/uploads/2015/05/the-curse-of-monkey-island-d.jpg

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  • 2 mesi dopo...
28 minuti fa, Coscienza ha scritto:

Sono scelte di mercato e lo capisco, i Monkey originali se non eri sveglio ti servivano le guide per andare avanti, e se avevi internet. 

Molto meglio, passavi le serate a cercare di venire a capo di un enigma, magari invitavi amici a casa o ci si ritrovava sul muretto sotto casa a parlare anche di questo. La soddisfazione di essere il primo ad andare avanti era ENORME.

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1 ora fa, Liquidsnake ha scritto:

Molto meglio, passavi le serate a cercare di venire a capo di un enigma, magari invitavi amici a casa o ci si ritrovava sul muretto sotto casa a parlare anche di questo. La soddisfazione di essere il primo ad andare avanti era ENORME.

Stesse sensazioni provate col maledetto enigma del pianoforte in Silent Hill, incontravo gli amici per strada e ci consultavamo su come andare avanti. Certo che le avventure della Lucas avevano enigmi senza senso, da ragazzino andare avanti in Zak Mckracken era un incubo e si tentava di tutto, a casaccio. Quelle robe li' con la logica e la deduzione non avevano NIENTE a che vedere.

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8 ore fa, Liquidsnake ha scritto:

Molto meglio, passavi le serate a cercare di venire a capo di un enigma, magari invitavi amici a casa o ci si ritrovava sul muretto sotto casa a parlare anche di questo. La soddisfazione di essere il primo ad andare avanti era ENORME.

Altri tempi, oggi mi scazzerei e sbraiterei “gioco di merda!:asd:

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