one Ma il Game Pass non era un modello non sostenibile?
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Le recensioni intese come il classico articolo da tot caratteri col voto che condiziona il meta è ormai un vecchio fossile di un’epoca d’oro dell’editoria videoludica, è l’unica cosa che ancora hanno per sentirsi superiori all’influencer di turno che ormai già fa più numeri di loro e che fidelizza di più, perché su un mezzo più veloce e diretto ormai hanno perso tutto, non fanno più informazione perché si limitano a riportare ciò che altri dicono sui social, non hanno più anteprime esclusive perchè ormai le hanno anche gli streamer, non sono più veicolo principale per gli annunci perché i vari PlayStation, Nintendo Xbox ecc usano canali propri gli rimangono le recensioni e le marchette per il gioco grande di turno per fare da vetrina e la console war nelle News per generare traffico, fa più editoriali uno YouTuber medio che tratta videogiochi che un sito specializzato ormai Conviene avere quei due, tre YouTuber/giornalisti di riferimento di cui si ha fiducia e di cui si conoscono bene i gusti, anche se opposti ai propri perché fa sempre bene sentire anche loro per il resto è più intrattenimento ormai che vero giornalismo
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Daccordo con te, pienamnete. Certo poi mi chiedo quale parere devo prendere per buono quando una recensione dice una cosa e un'altra l'esatto contrario (e non parlo del voto , beninteso). Infatti ormai le recensioni per quanto mi riguarda non sono indicative di nulla, giusto magari capire che tipo di gioco è leggendo un po diversi pareri e cercando di capire se è una cosa che può interessarmi (ma devo dire che ormai è tantissimo tempo che non mi baso piu' sulle recensioni per decidere se acquistare/giocare qualcosa)
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A quel punto però bisogna dire che le recensioni vanno lette per capire quale metro di giudizio il recensore vuole applicare, perché prima di quel numero c’è magari un articolo di 3000 caratteri dove è espresso quel pensiero se prendiamo tipo un recensore molto critico sugli open world di stampo classico alla horizon, ghost o assassin’s creed che argomenta bene il perché secondo lui sono ormai metodologie datate di costruire un mondo e le sue attività intorno ad esso perché nel mezzo hai avuto Zelda, elden ring ecc posso accettare un 7 anche ad un’opera tecnicamente di grande spessore, perché rappresenta la visione del recensore il numeretto non condiziona neanche più le vendite un 9 non vende più di un 8, dunque il problema in ambito videoludico rimane solo per le tifoserie, altrimenti non ci sarebbe il problema di accettare un 7 come un 8 o un 9 a un titolo, dovrebbe essere la normalità A che servono 100 recensioni su uno stesso prodotto altrimenti ? proprio per avere tanti pareri diversi La colpa è sicuramente anche dei publisher che usavano il meta come metro per dare bonus ai dipendenti o decidere quali serie far morire o meno
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Daccordo Wall, ma non sulla media.. Se parliamo di statistica la media ha senso quando si mediano dei valori che sono casuali in qualche modo. Le recensioni non lo sono, la media non significa nulla. Che la si possa prendere come indicazione ci sta pure per carità, ma se si vuole dire che indica il valore di un gioco direi assolutamente no. E non parlo di Hellblade 2, parlo in generale. Probabilmente se continua così l'8 è quello che darei io a questo gioco, che non è per nulla poco beninteso, anzi. Se dobbiamo ragionare con il "considerando la tipologia" però è sicuramente ai vertici del suo genere, per cui anche un 9 e passa ci sta. Dipende tutto come si vuole valutare un gioco. Alla fin fine sono numerini e basta che possono significare tutto e niente
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