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Il futuro non è poi cosi roseo (Ubisoft disattiva contenuti SP)


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fortuna che su PS sta roba dell'essere sempre connesso online per usufruire dei giochi non c'è come su xbox e i suoi DRM delle balle..

per chi fosse interessato, c'è proprio un account twitter che stila gioco per gioco e rivela se se è avviabile Oflline e tutto ciò che questo comporta

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Sembrerà una stupidata o una sviolinata a favore del mio punto di vista sta cosa, ma non avete idea di quante volte, ma anche da molto più giovane eh, ho fantasticato su quanto sarebbe stato bello far vedere/giocare a dei miei ipotetici figli/nipoti tutto quello che ho accumulato nel corso del tempo, mi mettevo li a pensare con che "scaletta" fargli vedere film, giocare giochi, per cercare di fargli provare quello che ho provato io no e chissà magari stringere un certo "feeling" con loro anche in questo modo

 

Un plus della preservazione è anche questo

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Sembrerà una stupidata o una sviolinata a favore del mio punto di vista sta cosa, ma non avete idea di quante volte, ma anche da molto più giovane eh, ho fantasticato su quanto sarebbe stato bello far vedere/giocare a dei miei ipotetici figli/nipoti tutto quello che ho accumulato nel corso del tempo, mi mettevo li a pensare con che "scaletta" fargli vedere film, giocare giochi, per cercare di fargli provare quello che ho provato io no e chissà magari stringere un certo "feeling" con loro anche in questo modo

 

Un plus della preservazione è anche questo

Probabilmente ai tuoi nipoti non piaceranno i giochi del passato anzi è praticamente sicuro. Giocheranno in cloud guardandoti con sospetto per aver cercato di rifilargli quel vecchiume. Scherzi a parte se provo a proporre a mio nipote un gioco di n64 mi prende a bestemmie.
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Eh il fatto è questo: nessuno ci monterà un caso perché, come hai scritto, nessuno si pone il problema.

Gli utenti di TERA che hanno pagato 11 anni fa rimarranno con un bel niente in mano.

Però, non possiamo non decretare quanto questa cosa sia profondamente scorretta da un punto di vista del consumatore e di come sia preoccupante il fatto che qualcosa che hai pagato ti viene tolta dopo appena 11 anni.

Come hai ben detto, noi accettiamo dei termini e delle condizioni dove è tutto messo in chiaro (anche se credo fermamente che siano in pochissimi a leggersi quei papiri tremendi scritti in legalese), in caso contrario siamo tenuti fuori dall'utilizzo del prodotto.

Da notare, i termini li accetti dopo aver comprato il bene, non prima; e questo, a conti fatti, risulta essere ancora più scorretto.

E' come se andassi al supermercato e dopo aver pagato alla cassa un pacco di biscotti la cassiera ti dicesse "Eh però, caro signore, domani ce li riprendiamo, o accetta queste condizioni o non li potrà neanche assaggiare".

Capisci che siamo costretti a star sotto questo sistema che oggi ti leva il prodotto dopo 11 anni, domani dopo 7, dopodomani dopo 5 e così via.

[automerge]1657295007[/automerge]

 

Esatto, sta succedendo proprio questo.

Abbiamo rinunciato ai nostri diritti per la comodità di giocare subito con un click senza uscire di casa, per leggere "gratis" su dispositivi touch in abbonamento senza disturbarci a sfogliare pagine, per ascoltare musica senza andare al negozio di dischi e per vedere film seduti sul cesso.

Nessuno si pone il problema perché l'accordo con l'utente (si chiama proprio così) esiste da sempre.

 

Accettare le condizioni, anche se dopo aver acquistato il prodotto (che rimane sempre possibile restituire per un rimborso qualora non volessimo accettarle), è l'unico modo per usufruire del prodotto.

 

Che il venditore, nonché produttore, ponga le sue condizioni è giusto e lecito.

La scelta poi sta al singolo.

 

Se uno non le accetta perché le trova ingiuste semplicemente non gioca (o non acquista) certi titoli.

 

L'informazione e la consapevolezza sono le cose più importanti per un consumatore.

 

Forse alcuni di voi non lo sanno, ma... questa è EA:

"L'utilizzo dei giochi o di qualsiasi servizio di EA equivale all'accettazione dei presenti termini."

"Se non si accettano le presenti condizioni, si prega di non installare né usare i giochi o i servizi di EA."

"UTILIZZANDO I SERVIZI EA, SI ACCETTANO I PRESENTI TERMINI. QUALORA TALI TERMINI NON SIANO ACCETTATI, NON INSTALLARE NÉ UTILIZZARE I SERVIZI EA. GLI UTENTI CHE RISIEDONO IN DETERMINATI PAESI ACCETTANO ANCHE LA CLAUSOLA ARBITRALE E LA RINUNCIA ALLA CLASS ACTION DI CUI ALL'ARTICOLO 15 PER LA RISOLUZIONE DI EVENTUALI CONTROVERSIE CON EA."

 

https://www.ea.com/it-it/legal/user-agreement

 

Può sembrare ingiusto, ma queste condizioni le accettate (e le accettiamo) tutti. Sono un compromesso - più che accettabile - per giocare.

 

Per questo non trovo normale fare la morale (non mi riferisco a te, V) agli utenti che invece sanno a cosa vanno incontro quando acquistano un gioco.

Per questo trovo sbagliato continuare a pensare che il problema sia il digitale rispetto al fisico.

Per questo trovo tanto strano che si pensi dipenda da fattori anagrafici.

 

C'è solo una parola ed è "consapevolezza".

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Probabilmente ai tuoi nipoti non piaceranno i giochi del passato anzi è praticamente sicuro. Giocheranno in cloud guardandoti con sospetto per aver cercato di rifilargli quel vecchiume. Scherzi a parte se provo a proporre a mio nipote un gioco di n64 mi prende a bestemmie.

 

Nel mio immaginario pescherei giochi dall'HD in poi e poco a poco lo/la/li introdurrei nel media con cose che stimolano fantasia e creatività, sia visiva sia nelle cose da fare, alimentare la loro "purezza di cuore" insomma, ad esempio ho immaginato tante volte come deve essere stare li mentre gli faccio giocare uno Zelda the Wind Waker e/o un Tearaway Unfolded!

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È stato appena scritto che prima di giocare devi accettare le condizioni e le condizioni sono quelle punto. O fai retrogaming e stai sereno o sei un politico e proponi una modifica alle leggi sui diritti di consumatori e publisher oppure accetti le cose come stanno. Detto questo ti stai fasciando la testa per cosa? Microsoft mi fa un servizio di Cloud gaming, cosa temi che fallisca? Se dovesse succedere non potresti giocare neppure i giochi scaricati con il Gold, ma credo neppure quelli sull'hdd legati al tuo profilo o su supporto fisico. Il tuo stesso account non esisterebbe più e lo stesso con PlayStation. Sono discorsi che non reggono. Sei legato a una fruizione del media che sta diventando obsoleta e ti dovrai aggiornare oppure dovrai giocare con i giochi di 10 anni fa di cui parli di continuo. Tu paghi per poterci giocare a quel determinato gioco quando lo acquisti, hai il diritto di giocarci senza ripagarlo una seconda volta ma non è tuo e se il produttore lo modifica, ad esempio, non puoi impedirlo, e dovrai pagare per l'eventuale aggiornamento se lo riterrà opportuno chi detiene davvero i diritti di copyright.

Molti di voi sono talmente accecati dal tifo che non si rendono conto che il discorso che ho fatto non è un minestrone di marchi e servizi ma una semplice constatazione di una situazione nella quale ci siamo dentro tutti.

A me frega zero di Gold, PlayStation, Cloud e compagnia neomelodica cantante... è un discorso di prodotto e di consumatore che investe non solo il gaming ma anche la musica, i film, la letteratura e tutto ciò che ha a che fare con l'arte.

Poi nessuno è nato ieri, TUTTI usufruiamo di tali servizi perché, udite udite, non ci sono alternative.

Io non temo che il Cloud Gaming fallisca, me ne sbatto le scarpe che fallisca, sto parlando di un modus operandi aziendale che toglie a te ogni diritto di consumatore e da a loro pieno potere su quelle che una volta avresti definito "tue proprietà".

E no, non sono un politico e la gente dovrebbe solo pregare che non mi butti in politica visto che sarei classificabile come un Trump italiano ma più povero e quindi più incazzato.

[automerge]1657324692[/automerge]

Nessuno si pone il problema perché l'accordo con l'utente (si chiama proprio così) esiste da sempre.

 

Accettare le condizioni, anche se dopo aver acquistato il prodotto (che rimane sempre possibile restituire per un rimborso qualora non volessimo accettarle), è l'unico modo per usufruire del prodotto.

 

Che il venditore, nonché produttore, ponga le sue condizioni è giusto e lecito.

La scelta poi sta al singolo.

 

Se uno non le accetta perché le trova ingiuste semplicemente non gioca (o non acquista) certi titoli.

 

L'informazione e la consapevolezza sono le cose più importanti per un consumatore.

In realtà non sono d'accordo sul fatto che sia lecito e giusto che un venditore ti imponga le sue condizioni se queste spazzano via ogni tuo diritto di consumatore.

Per il resto non c'è nessuna crociata anche perché non ci sono i mezzi neanche per idearla.

Tutti i prodotti odierni hanno delle condizioni simili da accettare e quindi ogni considerazione rimane uno sfogo o una chiacchiera, non si torna indietro.

E anche chi ha citato il retrogaming dimentica che persino in quel caso sono stati introdotti termini e condizioni da accettare ex novo: giocare al primo Crash Bandicoot su PS4/PS5 non è come giocarlo su disco originale per PSX. L'alternativa sarebbe la pirateria ma di legale, oggi, o possiedi i vecchi giochi originali oppure neanche il retrogaming ti salva dalle condizioni imposte dal venditore.

Modificato da "V"
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C'è solo una parola ed è "consapevolezza".

Sono d'accordo sul non fare la morale o sul non menarla sulla questione digital VS retail.

Infatti ho specificato a più riprese che il mio è un discorso che riguarda tutto l'ecosistema e non solo il digital, solo il retail, solo quelli nati nell'82 o quelli nati nel '98.

Il mio è un discorso appunto incentrato sulla consapevolezza: siate consapevoli che il mondo sta girando verso quella direzione.

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Inviato (modificato)

Intanto anche Sony comincia a fare piazza pulita. Il futuro è roseo cit.

Con una nuova mossa che potrebbe suscitare forte malcontento tra gli utenti, Sony ha deciso di rimuovere in modo permanente centinaia di film e serie tv dal suo PlayStation Store. Ciò significa che anche i film già regolarmente acquistati in precedenza non saranno più disponibili per la visione attraverso il servizio PlayStation.

Lo stop diverrà effettivo a partire dal 31 agosto 2022 e, almeno per il momento, riguarda Germania ed Austria e coprirà tutti i film prodotti da StudioCanal. Ciò avverrà esattamente un anno dopo aver rimosso dalla vendita film e serie tv dal PlayStation Store: all'epoca Sony assicuro che i prodotti già comprati in precedenza sarebbero rimasti accessibili per la visione, tuttavia la situazione sembra essere ora cambiati, con il colosso nipponico che cita problemi con le licenze come motivo principale dietro la rimozione totale di qualunque pellicola o serie televisiva acquistata dai consumatori.

Stando alle stime di Variety, almeno 314 prodotti in Germania e 137 in Austria saranno eliminati. Tra i film colpiti dal provvedimento di Sony troviamo ad esempio i due Paddington e il classico Galline in Fuga, oltre a produzioni targate Lionsgate come le serie di Hunger Games, John Wick e Saw.

Al momento non è chiaro se questa mossa verrà replicata anche in altri territori, in ogni caso si tratta di una decisione che farà molto discutere.

Modificato da Survived Snake
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Intanto anche Sony comincia a fare piazza pulita. Il futuro è roseo cit.
Infatti meglio noleggiarli che acquistarli . Mi spiace per la tua situazione ma immagino che sia nelle prerogative di Sony decidere di fare spazio ad altro e il tutto sta nelle condizioni che avresti dovuto leggere.

Facciamo ora un altro esempio, hai acquistato un gioco online per PS3/360 che dopo anni viene dismesso perché non più supportato, lo hai comprato ma davvero pensavi fosse per sempre? Sei così sprovveduto?

Un bel servizio mi dà la possibilità di giocare senza patemi d'animo, spendendo poco quindi anche dovessero chiudere dopo averlo giocato non mi frega nulla, non prendo il forcone. Lo voglio rigiocare? Sottoscrivo l'abbonamento e lo gioco che sia su disco, su hdd o su cloud mi frega il giusto se non appunto per la comodità che mi dà il diverso metodo di fruizione. Siete troppo legati al possesso nella convinzione errata che il prodotto sia veramente vostro, fosse così potreste modificarlo a piacimento e invece non potete, e che vi durerà per sempre.

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Sta roba degli abbonamenti ha solo peggiorato la situazione, e non parlo del solo pass (che da oggi si aggiunge pure il nuovo plus) ma anche di netflix e in generale tutti i servizi di questo tipo.

Gli ci vuole un attimo al produttore di cancellare tutto e, di conseguenza perdere tutto, anche per i colossi. L’essere vincolato a un abbonamento a me non piace per niente, in generale proprio, e in questi discorso ci si può allacciare anche alla qualità dei suddetti prodotti in abbonamento, ormai alla gente gli va bene tutto, esce gioco x su un abbonamento che ha problemi o robe de genere? Ma chissene, lo aggiusteranno, c’è tempo ecc… ecc…

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Inviato (modificato)

Infatti meglio noleggiarli che acquistarli . Mi spiace per la tua situazione ma immagino che sia nelle prerogative di Sony decidere di fare spazio ad altro e il tutto sta nelle condizioni che avresti dovuto leggere.

Facciamo ora un altro esempio, hai acquistato un gioco online per PS3/360 che dopo anni viene dismesso perché non più supportato, lo hai comprato ma davvero pensavi fosse per sempre? Sei così sprovveduto?

Un bel servizio mi dà la possibilità di giocare senza patemi d'animo, spendendo poco quindi anche dovessero chiudere dopo averlo giocato non mi frega nulla, non prendo il forcone. Lo voglio rigiocare? Sottoscrivo l'abbonamento e lo gioco che sia su disco, su hdd o su cloud mi frega il giusto se non appunto per la comodità che mi dà il diverso metodo di fruizione. Siete troppo legati al possesso nella convinzione errata che il prodotto sia veramente vostro, fosse così potreste modificarlo a piacimento e invece non potete, e che vi durerà per sempre.

Il problema non sono i giochi online, sono i contenuti e in generale i giochi single player. Il gioco multiplayer ha una vita limitata per natura, se non sono i server a limitarne la vita è l'utenza che smette di giocarci. Un film non è legato a funzionalità online eppure lo hanno rimosso, significa che se commercialmente non conveniente possono rimuovere anche giochi single player. Non è un illusione, i giochi fisici single player sono tuoi e non te li toglie nessuno. Se chiudono i server sopravvivono, persino se non puoi scaricare patch comunque puoi giocare la versione 1.00 (che in caso di esclusive Sony e Nintendo è direi anche Microsoft è sempre perfettamente usufruibile, senza bug game breaking) . Persino i giochi che non sono più in vendita con il fisico puoi sempre recuperarli, magari pagandoli anche parecchio ma niente di impedisce di appropriartene. Le comodità del cloud non valgono un unghio rispetto a queste libertà del consumatore e alla preservazione del media.

Modificato da Survived Snake
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  • Amministratore

Il problema non sono i giochi online, sono i contenuti e in generale i giochi single player. Il gioco multiplayer ha una vita limitata per natura, se non sono i server a limitarne la vita è l'utenza che smette di giocarci. Un film non è legato a funzionalità online eppure lo hanno rimosso, significa che se commercialmente non conveniente possono rimuovere anche giochi single player. Non è un illusione, i giochi fisici single player sono tuoi e non te li toglie nessuno. Se chiudono i server sopravvivono, persino se non puoi scaricare patch comunque puoi giocare la versione 1.00 (che in caso di esclusive Sony e Nintendo è direi anche Microsoft è sempre perfettamente usufruibile, senza bug game breaking) . Persino i giochi che non sono più in vendita con il fisico puoi sempre recuperarli, magari pagandoli anche parecchio ma niente di impedisce di appropriartene. Le comodità del cloud non valgono un unghio rispetto a queste libertà del consumatore e alla preservazione del media.

Nel caso dei film, che io ricordi, al contrario dei videogiochi non si scaricano.

 

Inoltre se togliessero un gioco da un server e non volessero farlo funzionare non funzionerebbe più nemmeno quello fisico.

Se questo passaggio non è chiaro è inutile continuare a parlarne.

 

La console è loro, non è vostra. Applicano gli aggiornamenti che vogliono loro e possono anche decidere di rendere inutilizzabili certe app se non si eseguono certi aggiornamenti, così come possono semplicemente togliere le licenze.

 

Non continuare a farne una battaglia tra fisico vs digitale. Chi possiede il fisico NON possiede il gioco. Possiede in ogni caso una licenza, su supporto fisico, che può essere revocata.

Non ve la vengono a prendere a casa.

A loro basta renderla inutilizzabile dicendo alle console di non consentirne i permessi di utilizzo.

 

EULA. Googlate e siate consapevoli di quello che comprate.

 

http://www.consolegeneration.it/2022/05/leula-e-il-possesso-dei-videogiochi-che.html?m=1

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Nel caso dei film, che io ricordi, al contrario dei videogiochi non si scaricano.

 

Inoltre se togliessero un gioco da un server e non volessero farlo funzionare non funzionerebbe più nemmeno quello fisico.

Se questo passaggio non è chiaro è inutile continuare a parlarne.

 

La console è loro, non è vostra. Applicano gli aggiornamenti che vogliono loro e possono anche decidere di rendere inutilizzabili certe app se non si eseguono certi aggiornamenti, così come possono semplicemente togliere le licenze.

 

Non continuare a farne una battaglia tra fisico vs digitale. Chi possiede il fisico NON possiede il gioco. Possiede in ogni caso una licenza, su supporto fisico, che può essere revocata.

Non ve la vengono a prendere a casa.

A loro basta renderla inutilizzabile dicendo alle console di non consentirne i permessi di utilizzo.

 

EULA. Googlate e siate consapevoli di quello che comprate.

 

http://www.consolegeneration.it/2022/05/leula-e-il-possesso-dei-videogiochi-che.html?m=1

no, chi ha il fisico POSSIEDE il gioco, ripeto, c'è proprio un profilo twitter che screma i giochi avviabili offline (cosa che non avviene su console MS che richiede la connessione anche per giocare un gioco singleplayer,

e su PS e nintendo ste cose si fanno, è MS che continua imperterrita la sua crociata dell'olways online.

poi è ovvio che se voglio giocare a , gioco a caso, fortnite, o un qualsiasi gioco online serve la connessione, ma ovviamente non c'è bisogno di specificarlo.

io domani potrei comprarmi una PS4, non connetterla mai a internet e potrei giocarci.

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  • Amministratore

no, chi ha il fisico POSSIEDE il gioco, ripeto, c'è proprio un profilo twitter che screma i giochi avviabili offline (cosa che non avviene su console MS che richiede la connessione anche per giocare un gioco singleplayer,

e su PS e nintendo ste cose si fanno, è MS che continua imperterrita la sua crociata dell'olways online.

poi è ovvio che se voglio giocare a , gioco a caso, fortnite, o un qualsiasi gioco online serve la connessione, ma ovviamente non c'è bisogno di specificarlo.

io domani potrei comprarmi una PS4, non connetterla mai a internet e potrei giocarci.

Informati meglio Jarek.

Ho postato un link. Ci sta un audio che dura 2 ore e spiega proprio questo. Seguitelo (e leggete almeno una tra le tante condizioni che pongono - anche quella PlayStation che ho postato qualche commento fa).

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Informati meglio Jarek.

Ho postato un link. Ci sta un audio che dura 2 ore e spiega proprio questo. Seguitelo (e leggete almeno una tra le tante condizioni che pongono - anche quella PlayStation che ho postato qualche commento fa).

se io prendo un gioco, es. Elden ring, e lo metto in una PS4 mai connessa a internet il gioco mi parte, ovviamente nella 1.0 (o la versione che è nel disco, tipo chesso le complete edition o robe del genere) non mi obbliga a connettermi a internet.

poi la roba dell'EULA e tutto quello che ci gira in torno, continuo a dire, vale per le robe che sono obbligate a connettersi a internet.

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se io prendo un gioco, es. Elden ring, e lo metto in una PS4 mai connessa a internet il gioco mi parte, ovviamente nella 1.0 (o la versione che è nel disco, tipo chesso le complete edition o robe del genere) non mi obbliga a connettermi a internet.

poi la roba dell'EULA e tutto quello che ci gira in torno, continuo a dire, vale per le robe che sono obbligate a connettersi a internet.

Non facciamo confusione.

La licenza, fisica o digitale, è la stessa.

 

Se intendi dire che il gioco su disco gira lo stesso perché non c'è un check di verifica online, allora la stessa cosa vale per il gioco digitale.

 

L'EULA vale per qualsiasi software.

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Non facciamo confusione.

La licenza, fisica o digitale, è la stessa.

 

Se intendi dire che il gioco su disco gira lo stesso perché non c'è un check di verifica online, allora la stessa cosa vale per il gioco digitale.

 

L'EULA vale per qualsiasi software.

"Se intendi dire che il gioco su disco gira lo stesso perché non c'è un check di verifica online, allora la stessa cosa vale per il gioco digitale."

se non sei MS, perche lei con sta roba dell'olways online non ti permette neanche di giocare a skyrim se3nza prima connetterti....

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"Se intendi dire che il gioco su disco gira lo stesso perché non c'è un check di verifica online, allora la stessa cosa vale per il gioco digitale."

se non sei MS, perche lei con sta roba dell'olways online non ti permette neanche di giocare a skyrim se3nza prima connetterti....

E quello vale pure per il fisico.

 

Il check c'è o per entrambi o per nessuna versione ragazzi...

 

Ripeto che non serve continuare a tirar fuori differenze tra fisico e digitale.

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  • Amministratore

Ho capito perché si crea confusione.

Avere il disco fisico pensando che tolgano il digitale dai server sembra dare una marcia in più a chi il bene lo ha acquistato in fisico

Sbagliato.

 

Il digitale, a differenza del fisico, permette di creare copie di backup.

 

Nessuno mi vieta di acquistare 10 HDD e di infilarci 10 copie, per di più catalogate per patch (quindi in versioni di lancio, di patch d1, di patch 2.0, 3.0 e così via).

Con il fisico, invece, questo non si può fare e l'unica versione che è possibile possedere è quella di lancio.

 

Quindi a maggior ragione il digitale continua ad essere più conveniente (a patto di avere gli HDD qualora uno ne volesse preservare delle copie già patchate).

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Sono d'accordo sul non fare la morale o sul non menarla sulla questione digital VS retail.

Infatti ho specificato a più riprese che il mio è un discorso che riguarda tutto l'ecosistema e non solo il digital, solo il retail, solo quelli nati nell'82 o quelli nati nel '98.

Il mio è un discorso appunto incentrato sulla consapevolezza: siate consapevoli che il mondo sta girando verso quella direzione.

 

Ma il mondo da mo che ha girato in quella direzione e, se lo ha fatto, è perché così hanno deciso gli utenti che di quei contenuti ne usufruiscono.

Ma se voglio rigiocare a Bonanza Bros (uno dei miei giochi preferiti per Master System) devo riattaccare la console, sperare che funzioni tutto, comprare qualche accrocchio che lo renda guardabile su una TV moderna? Ma davvero? Eppure è mio, lo presi e lo pagai (cit.). E Rescue Mission? Come faccio a far funzionare la light gun senza una TV a tubo catodico? Eppure è tutta roba mia, pagata, la mia prima console, valore affettivo over 9000.

 

Lasciamo da parte le questioni legali e quelle filosofiche, parliamo di praticità.

Massima stima e rispetto per chi decide e ha la possibilità di trasformare la propria casa in un museo, ma una persona normale (nel senso di comune/medioman) che deve fare?

Resistere al declino della società moderna ascoltando la sua bella cassetta originale di Innuendo dei Queen sul Walkman? Passare interminabili minuti ad aspettare che il Commodore 64 carichi la cassettina coi giochi piratati ma comprata legalissimamente in edicola?

 

Boh

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Ma il mondo da mo che ha girato in quella direzione e, se lo ha fatto, è perché così hanno deciso gli utenti che di quei contenuti ne usufruiscono.

Ma se voglio rigiocare a Bonanza Bros (uno dei miei giochi preferiti per Master System) devo riattaccare la console, sperare che funzioni tutto, comprare qualche accrocchio che lo renda guardabile su una TV moderna? Ma davvero? Eppure è mio, lo presi e lo pagai (cit.). E Rescue Mission? Come faccio a far funzionare la light gun senza una TV a tubo catodico? Eppure è tutta roba mia, pagata, la mia prima console, valore affettivo over 9000.

 

Lasciamo da parte le questioni legali e quelle filosofiche, parliamo di praticità.

Massima stima e rispetto per chi decide e ha la possibilità di trasformare la propria casa in un museo, ma una persona normale (nel senso di comune/medioman) che deve fare?

Resistere al declino della società moderna ascoltando la sua bella cassetta originale di Innuendo dei Queen sul Walkman? Passare interminabili minuti ad aspettare che il Commodore 64 carichi la cassettina coi giochi piratati ma comprata legalissimamente in edicola?

 

Boh

Infatti non esistono "cure" a questo andazzo e no, non hanno scelto gli utenti ma le società.

Un bel giorno ci siamo svegliati e abbiamo cominciato a firmare contratti (che magari non abbiamo neanche letto) che ci hanno levato alcuni diritti, questo è un fatto.

Chiaramente non si torna indietro, non è possibile e parlando di praticità non hai un'alternativa al giorno d'oggi se non quella di munirti di strumenti.

E, ancora una volta, non si sta parlando di trasformare le proprie case in dei musei: persino ai tempi del solo retail, negli anni '90, i videogiocatori avevano diversi titoli su uno scaffale ma non erano collezionisti; avete mai visto delle copie retail con le custodie danneggiate o i dischi rigati? Beh, quale collezionista tratterebbe mai la sua roba in quel modo? Non c'entrano i musei e il collezionismo, c'entra solo il fatto che ad oggi non siamo padroni di niente e stop, non si offrono alternative, questa è la vita ed è così che si andrà avanti.

E non è un'accusa verso Microsoft, Sony o l'utenza in generale, anzi quest'ultima ne è vittima e le accuse alle multinazionali lasciano il tempo che trovano oltre ad essere diventate il leit motiv dei complottari.

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Ho capito perché si crea confusione.

Avere il disco fisico pensando che tolgano il digitale dai server sembra dare una marcia in più a chi il bene lo ha acquistato in fisico

Sbagliato.

 

Il digitale, a differenza del fisico, permette di creare copie di backup.

 

Nessuno mi vieta di acquistare 10 HDD e di infilarci 10 copie, per di più catalogate per patch (quindi in versioni di lancio, di patch d1, di patch 2.0, 3.0 e così via).

Con il fisico, invece, questo non si può fare e l'unica versione che è possibile possedere è quella di lancio.

 

Quindi a maggior ragione il digitale continua ad essere più conveniente (a patto di avere gli HDD qualora uno ne volesse preservare delle copie già patchate).

Diventerebbe molto meno fattibile al livello di costi e molto più seccante, perché significherebbe fare noiose copie di backup continue su hdd molto capienti In ogni caso non sono l'unico a dire meglio il digitale che il cloud proprío per questo motivo. Il digitale è perfettamente accettabile come unico mezzo di fruizione, il cloud no. Altrimenti spiegami come preservi il media con il cloud. Comunque ovviamente niente ti impedisce di fare copie di bakucp ma la differenza sta nel fatto che se ti si brasa un hard disk perdi tutto, se ti si brasa un gioco perdi solo quello.

E quello vale pure per il fisico.

 

Il check c'è o per entrambi o per nessuna versione ragazzi...

 

Ripeto che non serve continuare a tirar fuori differenze tra fisico e digitale.

Nessuno dei mei giochi single player su Playstation o Nintendo Switch richiede un check online. Anzi con la switch gioco sempre senza connessione, visto che me la porto in una casa studenti dalla mia ragazza che fa il tirocinio post laurea dove non c'è il wi fi. Fammi degli esempio di giochi che hanno il check online su tutte le piattaforme.

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Ma il mondo da mo che ha girato in quella direzione e, se lo ha fatto, è perché così hanno deciso gli utenti che di quei contenuti ne usufruiscono.

Ma se voglio rigiocare a Bonanza Bros (uno dei miei giochi preferiti per Master System) devo riattaccare la console, sperare che funzioni tutto, comprare qualche accrocchio che lo renda guardabile su una TV moderna? Ma davvero? Eppure è mio, lo presi e lo pagai (cit.). E Rescue Mission? Come faccio a far funzionare la light gun senza una TV a tubo catodico? Eppure è tutta roba mia, pagata, la mia prima console, valore affettivo over 9000.

 

Lasciamo da parte le questioni legali e quelle filosofiche, parliamo di praticità.

Massima stima e rispetto per chi decide e ha la possibilità di trasformare la propria casa in un museo, ma una persona normale (nel senso di comune/medioman) che deve fare?

Resistere al declino della società moderna ascoltando la sua bella cassetta originale di Innuendo dei Queen sul Walkman? Passare interminabili minuti ad aspettare che il Commodore 64 carichi la cassettina coi giochi piratati ma comprata legalissimamente in edicola?

 

Boh

Io il tubo catodico lo ho e prima che mi riempissi recentemente di collection HD di giochi ps2 per ps3 continuavo a rigiocare mgs3 su ps2 o Ico su ps2 con il crt . Non gradisco l'emulazione proprio per i glitch grafici. Metti che all'epoca mgs3 fosse uscito in cloud e considera che oggi Konami lo ha rimosso dagli store digitali per problemi di licenze, io il mio gioco preferito oggi come lo giocavo? Se fosse esistito anche digitale in maniera illegale, se invece era solo su cloud come di grazia? Dimenticate che di Netflix molti si lamentano che tolgono anime o serie che magari uno vorrebbe rivedere per ricordare meglio la storia prima della prossima stagione. Queste persone che non trovano i contenuti su Netflix non si scandalizzano perché li trovano in versione streaming pirata. Se non ci fosse la pirateria andrebbero a comprare i blu ray. La differenza è che da Netflix puoi ricavare una versione pirata, da cloud gaming no.

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Io il tubo catodico lo ho e prima che mi riempissi recentemente di collection HD di giochi ps2 per ps3 continuavo a rigiocare mgs3 su ps2 o Ico su ps2 con il crt . Non gradisco l'emulazione proprio per i glitch grafici. Metti che all'epoca mgs3 fosse uscito in cloud e considera che oggi Konami lo ha rimosso dagli store digitali per problemi di licenze, io il mio gioco preferito oggi come lo giocavo? Se fosse esistito anche digitale in maniera illegale, se invece era solo su cloud come di grazia? Dimenticate che di Netflix molti si lamentano che tolgono anime o serie che magari uno vorrebbe rivedere per ricordare meglio la storia prima della prossima stagione. Queste persone che non trovano i contenuti su Netflix non si scandalizzano perché li trovano in versione streaming pirata. Se non ci fosse la pirateria andrebbero a comprare i blu ray. La differenza è che da Netflix puoi ricavare una versione pirata, da cloud gaming no.

 

Su questo aspetto del cloud ti ho già dato ragione in passato (mi pare) e confermo che hai tutte le ragioni del mondo.

Così come non voglio dare torto a "V" sulla questione del possesso.

Solo che per me la fate troppo tragica. Sono convinto che, in un modo o nell'altro, tutti i prodotti che hanno anche solo un minimo valore commerciale (ho controllato e Bonanza Bros di cui parlavo prima è disponibile a 0.99 € su Steam) continueranno a essere disponibili.

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