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Phil Spencer: 'Sony avrà il suo Game Pass, è inevitabile'.


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diciamo che ad oggi sono preoccupazioni legittime ma è un mercato molto mutevole di conseguenza prevedere qualcosa in modo più o meno sicuro è azzardato.

Vedremo, comunque il fatto che Sony non possa competere è assodato. Io spero che la forza del marchio Playstation e delle sue esclusive siano comunque sufficienti al livello commerciale per continuare con la vecchia via ancora per molti anni. Non importa che Sony sia il leader del settore, non gioco con i titoli azionari, l'importante è che Playstation abbia un successo sufficiente a garantire il flusso di esclusive single player a cui sono abituato da metà gen PS3 e gen PS4.

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Vedremo, comunque il fatto che Sony non possa competere è assodato. Io spero che la forza del marchio Playstation e delle sue esclusive siano comunque sufficienti al livello commerciale per continuare con la vecchia via ancora per molti anni. Non importa che Sony sia il leader del settore, non gioco con i titoli azionari, l'importante è che Playstation abbia un successo sufficiente a garantire il flusso di esclusive single player a cui sono abituato da metà gen PS3 e gen PS4.

Questo penso che se lo augurino tutti, boxari compresi. Godere delle disgrazie altrui non è mai bello da leggere.

Ogni riferimento alla diatriba PS4 vs ONE è puramente voluto.

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Ma è nella natura delle cose il cambiamento! E' ingenuo pensare che le cose restino uguali a se stesse per sempre.

E' altrettanto ingenuo pensare che i cambiamenti siano sempre positivi, cosi come è sbagliato demonizzare il futuro a tutti i costi. E' troppo facile barricarsi dietro le pierrate di Phil "Noi diamo spazi ai creativi". Finora non hanno dimostrato nulla, anzi hanno sempre dimostrato il contrario. E' ingenuo anche pensare che:

 

  • che questa potenza economica cosi devastante non porterà ad un monopolio permanente o, comunque, qualcosa di molto vicino (alla disney per capirci).
  • che se il modello di business principale sarà l'abbonamento si avrà sempre la possibilità di possedere il contenuto.
  • che la fase di coesistenza con il retail durerà per sempre.
  • che non ci sarà un focus maggiore sui titoli multiplayer con le microtransazioni che, in un ottica di fruizione quasi globale tramite abbonamento, sono sicuramente l'unico genere di giochi veramente sostenibili.
  • che le nuove generazioni non indirizzeranno il mercato verso genere più mainstream e di rapida fruizione, visto che con l'abbondanza di contenuto potrebbe venire a mancare quell'approfondimento del videogioco che, invece, esisteva prima, dato che i giochi costavano tanto e non potevi cambiare gioco dall'oggi al domani se quello che avevi tra le mani non ti piaceva per i primi 10 minuti di gameplay.
  • che il futuro basato su cloud gaming garantirà un'esperienza pari al nativo, piuttosto che una perdita di qualità accettabile (cosa che va bene per un casual, non per un appassionato purista).

 

Sono tutti dubbi lecitissimi a mio parere.

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Sony a buttare le esclusive nel now ci sta un secondo, il problema è che poi la qualità crollerebbe a picco. No grazie, preferisco pagare e giocare roba di qualità, ieri ho finito Ratchet PS5 e si pappa a colazione qualsiasi cosa giocata sul pass
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Analizzando l'anno passato nessuna previsione catastrofica si è avverata... i giochi di qualità sono usciti e la possibilità di poterli comprare non è stata rimossa.

Inoltre è possibile giocarli dove e come si vuole.

L'unica cosa che è cambiata è che non devo OBBLIGATORIAMENTE spendere 70/80 euro a titolo e, per le mie tasche, è un indubbio vantaggio.

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Analizzando l'anno passato nessuna previsione catastrofica si è avverata... i giochi di qualità sono usciti e la possibilità di poterli comprare non è stata rimossa.

Inoltre è possibile giocarli dove e come si vuole.

L'unica cosa che è cambiata è che non devo OBBLIGATORIAMENTE spendere 70/80 euro a titolo e, per le mie tasche, è un indubbio vantaggio.

Questo è un periodo di transizione in cui Microsoft brucia soldi a palate punto, è ovvio che le cose non cambiano di colpo. Il problema è quello che succederà quando dovranno iniziare a fare dei profitti. Dubito che prima o poi non ci saranno giochi legati indissolubilmente all'abbonamento. Su Netflix è cosi da anni, ci sono contenuti che puoi comprare in retail e/o in digitale altrove ma hai anche serie che vivono solo con l'abbonamento. Ovvio che prima o poi verranno fuori i giochi che per giocare DEVI avere l'abbonamento, perché a quello puntano loro, tutto quello che stanno facendo ora porta al fatto che tu DOVRAI averlo l'abbonamento. A quel punto addio alla possessione del contenuto e di conseguenza al retrogaming. Sul lunghissimo periodo è difficile immaginare che resti tutto immutato. Non so come non ci si possa fare due domande con un cambiamento cosi enorme alle porte.

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  • Amministratore

E' altrettanto ingenuo pensare che i cambiamenti siano sempre positivi, cosi come è sbagliato demonizzare il futuro a tutti i costi. E' troppo facile barricarsi dietro le pierrate di Phil "Noi diamo spazi ai creativi". Finora non hanno dimostrato nulla, anzi hanno sempre dimostrato il contrario. E' ingenuo anche pensare che:

 

  • che questa potenza economica cosi devastante non porterà ad un monopolio permanente o, comunque, qualcosa di molto vicino (alla disney per capirci).
  • che se il modello di business principale sarà l'abbonamento si avrà sempre la possibilità di possedere il contenuto.
  • che la fase di coesistenza con il retail durerà per sempre.
  • che non ci sarà un focus maggiore sui titoli multiplayer con le microtransazioni che, in un ottica di fruizione quasi globale tramite abbonamento, sono sicuramente l'unico genere di giochi veramente sostenibili.
  • che le nuove generazioni non indirizzeranno il mercato verso genere più mainstream e di rapida fruizione, visto che con l'abbondanza di contenuto potrebbe venire a mancare quell'approfondimento del videogioco che, invece, esisteva prima, dato che i giochi costavano tanto e non potevi cambiare gioco dall'oggi al domani se quello che avevi tra le mani non ti piaceva per i primi 10 minuti di gameplay.
  • che il futuro basato su cloud gaming garantirà un'esperienza pari al nativo, piuttosto che una perdita di qualità accettabile (cosa che va bene per un casual, non per un appassionato purista).

 

Sono tutti dubbi lecitissimi a mio parere.

 

Sono molto in disaccordo su alcuni punti.

Netflix e le compagnie simili, così come Spotify ed i vari servizi streaming musica, non hanno, non stanno e non hanno intenzione di sostituire le vendite.

 

Quelle ci sono e ci saranno sempre.

Non c'è un minimo riferimento storico di qualsiasi medium che possa indurci a pensare che per i videogiochi non sarà la stessa cosa.

 

L'abbonamento è e resterà sempre una delle tante vie per usufruire dei contenuti.

Se voglio ascoltare un brano dei Linkin Park non sono tenuto ad abbonarmi ad un servizio.

Se voglio guardare la trilogia del Cavaliere Oscuro non sono costretto ad abbonarmi ad un servizio.

Se voglio raggiungere un luogo con un mezzo pubblico, non sono costretto ad abbonarmi ad un servizio.

 

C'è sempre una scelta, a meno che il contenuto in questione non sia un'esclusiva.

 

Vuoi giocare Uncharted? Devi possedere una console PS.

 

Un giorno il game pass potrebbe anche avere le sue esclusive, per quanto improbabile.

Quello sarebbe un altro discorso.

 

Stessa cosa vale per il punto sul focus maggiore sui GaaS Multiplayer e sul punto che riguarda il Cloud Gaming.

Cloud streaming e console convivono oggi, così come potranno convivere domani.

 

L'importante è avere una scelta.

 

Diverso invece se parliamo di obsolescenza.

Un walkman o un lettore MP3 (che però tutt'ora sono disponibili all'acquisto) oggi non servono più perché ci sono dispositivi fisici che fanno meglio ed occupano meno spazio (smartphone su tutto, che oggi sono diventati un nucleo operativo per ogni persona. Li usiamo per pagare, per ordinare prodotti, per interfacciarci con gli amici, per lavorare, per ascoltare musica, per seguire le ricette culinarie, per apprendere informazioni).

 

Il cloud NON è un dispositivo che fa più cose, è un sistema.

 

Il mezzo che fa più cose esiste già ed è il PC, che convive senza problemi con le console (vedi Xbox che non ha più un'esclusiva in quanto tutte stanno su PC).

 

La scelta è la priorità. Su quella si basa il mercato.

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Sony a buttare le esclusive nel now ci sta un secondo, il problema è che poi la qualità crollerebbe a picco. No grazie, preferisco pagare e giocare roba di qualità, ieri ho finito Ratchet PS5 e si pappa a colazione qualsiasi cosa giocata sul pass

Si…questo magari tecnicamente. Ma La qualità di un VG non è la tecnica. Ludicamente ogni gioco in arrivo nel 22 è meritevole, qua pare che solo la roba Sony sia definibile videogioco vero e proprio, e con questi ragionamenti non andrete lontano, anzi andrete direttamente dentro le lootbox di Actimel

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Ancora a dire che i giochi importanti continueranno ad uscire visto che ne sono già usciti. Certo, e sono sempre forza, poi halo, poi forza. Aspe c’è fs (titolo bramato dal mondo), il prossimo sarà starfield?! Ecco forse quello sarà il primo per poter partire. Ma un forza quando?

 

 

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Cosa non è chiaro?

 

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E sono solo una parte di quello che uscirà...

 

Guardando la foto è impossibile non trovare almeno 2/3 titoli che piacciono,li in mezzo me ne piacciono anche troppi.

 

Però al momento da un lato è sempre(come ormai una decade a sta parte) un vedremo, sicuramente sarà bello, questa volta non possono sbagliare ancora ecc. Dall’altro lato,sto giro con tutto quello che si è comprata, dovrebbe essere difficile non azzeccare una serie di titoli che la facciano svoltare ma c’è sempre lo spettro del pass dietro, farà calare la qualità?si no bo?

 

 

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Ancora a dire che i giochi importanti continueranno ad uscire visto che ne sono già usciti. Certo, e sono sempre forza, poi halo, poi forza. Aspe c’è fs (titolo bramato dal mondo), il prossimo sarà starfield?! Ecco forse quello sarà il primo per poter partire. Ma un forza quando?

 

 

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Come sarebbe un Forza quando?

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