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SSC NAPOLI, una fede, un grido, una lacrima di felicità. Grazie Diego.


Fabioloneilboia

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No ma io vorrei sapere se qualche napoletano abbia mai fatto del male a Consigli o qualche suo familiare, non è possibile che contro di noi ogni volta faccia la partita della vita, per il resto molto imprecisi in attacco e coglioni in difesa.

 

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Bravi loro ad approfittare del fallo di Di Lorenzo e malei nostri che hanno sbagliato troppe occasioni ma a sentire le tv pare che il Sassuolo abbia dominato :asd:

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Infatti ci ha dominato nel palleggio, c'e' poco da discutere, De Zerbi ce l'ha incartata per bene.

D'altronde noi insistiamo coi tre attaccanti dietro alla punta senza giocare in verticale (anzi, siamo tornati al 442), a sto punto mi chiedo il perché dell'esclusione di Demme e di Fabian che non viene spostato sull'esterno, ieri il Sassuolo pure ha giocato col 4231 eh (la grafica di Sky era errata) con Traore' che ci bloccava le vie centrali (a noi dovrebbe farlo Mertens... lol).

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Va bene, hanno avuto più possesso palla, ma abbiamo avuto il triplo delle occasioni, a parte i due gol hanno avuto un’altra sola occasione da rete (e neanche una grande occasione a dire il vero).

Poi a calcio conta segnare, ma senza il rigore regalato da Di Lorenzo non vedo come avrebbero potuto vincere la partita onestamente.

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per il resto molto imprecisi in attacco e coglioni in difesa.

 

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Vale un po come recensione dei nostri ultimi incontri :asd: :ops: :japucry:

Tranne per il R.Socedad.

 

 

Si però non è possibile che ogni volta che non si segna, si subisce. Ok che è un pò la legge del calcio, però porca tro... Più attenzione la dietro!

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Sì dietro non abbiamo mai dato l'impressione di solidità vera, anche se non subiamo molto.

C'è da dire che nel calcio ai tempi del covid le difese non paiono funzionare a nessuno, mi sembra contino molto di più le individualità.

Il Napoli ha tanti ottimi giocatori, ci manca il fenomeno alla Ibra o Cr7 e, nelle ultimissime partite, lucidità sotto porta.

In ognic caso ragazzi, da quando esiste, chi gioca il giovedì in Europa League poi paga la domenica, figuriamoci quest'anno che manco hanno fatto la preparazione. Per me il 90% della sconfitta di ieri è tutta lì, trasferta in Spagna, giocatori mosci ieri.

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Sì, pure le gambe non vanno direi. In questo calcio col covid chi corre di più ha un vantaggio enorme.

Non è che ci sia molto da correre quando la squadra avversaria gioca per il pareggio barricandosi dietro e tutti gli spazi son chiusi.

Piuttosto bisogna migliorare qualcosina in fase offensiva e non bisogna rilassarsi invece li dietro solo perchè la squadra avversaria non attacca più di tanto.

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Onestamente stavo già per esclamare un "e ti pareva", ed invece Ospina mi ha felicemente smentito, idem durante il salvataggio successivo alla respinta che non ricordo chi ha bloccato il tiro.

Hysaj, merito anche a lui, scivolata fantastica pure la sua.

Purtroppo siamo calati tremendamente l’ultimo quarto d’ora e ci stavamo facendo sfuggire la vittoria a causa dei goal mangiati in precedenza.

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"La Corte Sportiva D’Appello Nazionale ha respinto il ricorso del Napoli, confermando la sconfitta per 0-3 e la penalizzazione di un punto in classifica comminate dal Giudice Sportivo per il match con la Juventus in programma lo scorso 4 ottobre.

Il Giudice Sportivo aveva sanzionato il Napoli con la perdita della gara per 0-3 e la penalizzazione di un punto in classifica in ordine alla mancata disputa della sfida con la Juventus".

Di seguito vi proponiamo uno stralcio dell'allegato pubblicato dal Giudice Piero Sandulli, con appunto la sentenza del dettaglio: "Preliminarmente, si intende ribadire, anche in questa sede, un principio, più volte affermato dal Collegio di Garanzia dello Sport del CONI (cfr., da ultimo, decisione n. 56/2018), ovvero che “il fine ultimo dell’ordinamento sportivo è quello di valorizzare il merito sportivo, la lealtà, la probità e il sano agonismo”. Tale principio non risulta essere stato rispettato, nel caso di specie, dalla Società ricorrente, il cui comportamento nei giorni antecedenti quello in cui era prevista la disputa dell’incontro di calcio Juventus-Napoli, risulta, per come si avrà modo di evidenziare più avanti, teso a precostituirsi, per così dire, un “alibi” per non giocare quella partita. Ciò premesso, questa Corte, esaminata la ponderosa documentazione di causa, ritiene, conformemente a quanto statuito dal Giudice Sportivo, che la mancata disputa dell’incontro di calcio JUVENTUS-NAPOLI, in calendario per il giorno 4.10.2020, non sia dipesa da una causa di forza maggiore, o addirittura dal c.d. “factum principis”, come invocato dalla Società S.S.C. NAPOLI S.p.A., bensì da una scelta volontaria, se non addirittura preordinata, della Società ricorrente. Come più sopra anticipato, la condotta, tenuta dalla Società S.S.C. NAPOLI S.p.A. nei giorni antecedenti la disputa della gara JUVENTUS-NAPOLI del 4.10.2020 sembra riconducibile, per usare stilemi giuridici propri del diritto penale, alla figura della c.d. “actio libera in causa” che costituisce, come noto, una deroga al principio generale secondo il quale la punibilità per la commissione di un reato necessita della capacità di intendere e di volere dell’autore al momento del fatto; eccezione, quest’ultima, che trova giustificazione, secondo la migliore dottrina, nel c.d. “dolo di preordinazione”; ed, infatti, anche se, al momento della realizzazione del reato, difetta, nel soggetto agente, la capacità di intendere e di volere, non può sottovalutarsi che è stato egli stesso a creare la predetta condizione, non soltanto dandovi vita volontariamente, ma anche orientando il proprio programma volitivo al precipuo scopo di commettere il reato o prepararsi una scusa. Orbene, nel caso che ci occupa, la Società S.S.C. NAPOLI S.p.A. nei giorni precedenti la gara JUVENTUS-NAPOLI del 4.10.2020, ha orientato la propria condotta al precipuo scopo di non disputare il predetto incontro, o, comunque, di precostituirsi una scusa per non disputarlo. Ne è prova il contenuto della documentazione di causa, dettagliatamente esaminata dal Giudice Sportivo, ad iniziare dalla nota della ASL Napoli 1, Dipartimento di prevenzione, inviata al Responsabile sanitario della Società ricorrente con PEC n. 0220234 del 2 ottobre 2020. Come osservato dal Giudice Sportivo, “Con tale atto, in risposta alla mail in pari data del detto Responsabile sanitario, relativa alla positività di due dipendenti della Soc. Napoli veniva comunicato, in maniera chiara e inequivocabile, che “la responsabilità nell’attuare i protocolli previsti dalla FIGC per il contenimento dell’epidemia da COVID- 19 in capo alla Soc. Napoli e pertanto quest’Azienda non ha alcuna competenza’”. La ragione per la quale una Società di calcio professionistico, ben consapevole del contenuto dei Protocolli federali in materia di gestione delle gare e degli allenamenti in tempo di COVID-19, per averli applicati più volte, debba chiedere lumi sulla loro applicazione alle Autorità sanitarie è difficile da comprendere e a tale condotta non può che attribuirsi altro significato che quello della volontà della Società ricorrente di preordinarsi una giustificazione per non disputare una gara che la Società ricorrente aveva già deciso di non giocare. Lo stesso dicasi per le successive interlocuzioni, intervenute tra la Società ricorrente e le due Aziende sanitarie della città partenopea, la cui competenza veniva in rilievo nella vicenda sanitaria che aveva visto coinvolti due tesserati del NAPOLI; da tutte queste interlocuzioni non emerge, in alcun modo, l’esistenza di un impedimento oggettivo per la Società ricorrente di disputare l’incontro di cui è procedimento. Ciò che emerge è, invece, la preordinata volontà della Società ricorrente di non disputare la gara (volontà, desumibile da diversi indizi, quali la reiterazione delle richieste di chiarimenti in ordine alle conseguenze derivanti dall’isolamento fiduciario del gruppo squadra, la cancellazione, fin dalla serata del giorno antecedente quello dell’incontro, che, peraltro, era in programma per la sera, del volo charter ma, soprattutto, l’annullamento della prenotazione dei tamponi che avrebbero dovuto effettuarsi, secondo le previsioni del Protocollo, nella giornata di svolgimento della gara); comportamenti, questi ultimi, che, contrariamente a quanto affermato dalla Società ricorrente, non sono, affatto, irrilevanti, essendosi, poi, concretizzata (ma solo nell’imminenza della disputa della gara), la causa di forza maggiore ovvero il factum principis, rappresentato dal divieto di recarsi a Torino, opposto alla Società ricorrente dalla competente Autorità sanitaria di Napoli, solo nell’imminenza della disputa della gara (nota del 4 ottobre 2020, ore 14,13 della ASL Napoli 2 Nord). Trattasi, infatti, di affermazione che non può, in alcun modo, essere condivisa in quanto il soggetto che si sia posto, volontariamente e preordinatamente, nelle condizioni di non fare una cosa, non può, poi, invocare, a propria scusante, la sopravvenienza di una causa successiva, peraltro per nulla autonoma rispetto alla condotta posta in essere dalla Società ricorrente (la nota del 4 ottobre 2020, ore 14,13 della ASL Napoli 2 Nord costituisce, infatti, la risposta all’ennesima richiesta di chiarimenti della Società ricorrente) che non gli ha consentito di fare quella cosa. Conscia di questo, la Società ricorrente cerca di introdurre un nuovo argomento, ovvero che, in realtà, le numerose interlocuzioni con le Autorità sanitarie della città partenopea e quelle con gli uffici di Gabinetto della Regione Campania (dei quali non si comprende, peraltro, il coinvolgimento atteso che gli stessi svolgono un ruolo di diretta collaborazione nei confronti del Presidente della Giunta regionale ma non hanno competenze e cognizioni tecniche in materia sanitaria) erano volte ad ottenere l’espressa autorizzazione del Dipartimento di Prevenzione della ASL competente a recarsi a Torino per disputare l’incontro JUVENTUSNAPOLI in programma il 4.10.2020".

 

Affermazioni pesantissime quelle della Corte D'Appello, preparate i pop corn che ora ne vedremo delle belle.

De Laurentiis sbroccherà in diretta tv al più presto. Certo affermare la slealtà del Napoli dicendo che ha fatto di tutto per non giocare è un grosso danno di immagine, sarà una battaglia tremenda al Tar.

Per il resto, come già detto, seguo il calcio per vedere le partite, non questa roba che non ha nulla a che fare con lo sport e non fa altro che peggiorare l'immagine della Serie A, anche all'estero.

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Quindi le Asl possono fermare i giocatori che devono andare in nazionale per motivi di sicurezza, ma non il napoli per altrettanti motivi... geniale.

 

Non so si e' capito che si e' arrivati alla calunnia pur di far prevalere il teatrino della lega calcio, SE al CONI o al TAR si ribalta la sentenza, diventa il più grande capa e cesso della storia del calcio con annesse richieste di risarcimento per lesa immagine.

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Comunque quello che dice la sentenza, che adesso ho letto un attimo più nel dettaglio, è che inizialmente la Asl competente non aveva dato alcun stop alla partenza del Napoli, ma il Napoli ha comunque deciso di sua iniziativa di annullare sia il volo per Torino, sia i tamponi di controllo che avrebbe dovuto fare poche ore prima della gara.

Solo domenica pomeriggio, quando il Napoli ha chiesto ulteriori delucidazioni alla asl, la stessa ha imposto al Napoli di non partire per motivi sanitari.

 

Quindi per il giudice è la società Napoli che ha deciso di non disputare la gara e solo dopo ha cercato pezze di appoggio legali per non vedersi assegnata la partita persa a tavolino.

 

Fosse confermata questa dinamica dei fatti anche nei prossimi ricorsi del Napoli, vorrebbe dire che nei fatti il Napoli non ha rispettato il protocollo sanitario deciso tra Figc e governo e messo nero su bianco nella circolare del ministero della sanità, che permette appunto di disputare comunque delle gare di calcio anche con positivi in squadra, basta che si ha un tampone negativo poche ore prima della gara stessa.

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