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V

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  1. Bè, hanno già rilasciato Horizon e non ci vogliono venti minuti per dire la data di God of War, a meno che non inizino a paaaarlaaaareeeeee leeeentaaaaameeeeeenteeeee cooooooosììììììììììì. Quindi io butto la bomba di Maurizio Mosca col pendolino: una nuova console portatile.
  2. Giocato su PS3 appena uscito... Giocato su PC con una fantastica mod che me lo maxava sparatissimo e che per grazia ricevuta sono riuscito a reggere. Mò basta. Du palle.
  3. Quello e anche il film di Forbidden Siren. Poi basta. I videogames non hanno mai avuto un bel rapporto con le trasposizioni cinematografiche: "Lei come si chiama? Mario Mario? E lei?" "Luigi Mario"
  4. Non l'ho scritto prima per riservatezza (e anche invidia) ma @Anthonuccio sappi che reputo la tua collezione davvero fantastica.
  5. Glielo avrà detto suo cugino. Onestamente credo che le IP di Konami siano "intoccabili", nel senso che sono blindate e piuttosto che rivenderle al ribasso preferirebbero farle marcire in un cassetto (vedi Castlevania). Capisco che in molti abbiano sentito il brivido da "Silent Hill" ma Konami, negli anni, ha fatto capire di non avere idee chiare e precise su quel progetto, altrimenti non avrebbero cestinato quella bozza che era PT (e che poi fu riciclato il tutto per fare Death Stranding). Konami per anni si è cullata grazie ai grossi ricavi (almeno in ambito gaming) portati da PES che non faceva avvertire il bisogno di lanciare un nuovo progetto videoludico (con tutti i costi e i rischi) sul mercato. Adesso PES arranca forte, anche perché si sono accorti che è la stessa solfa da anni e che basterebbe un aggiornamento (come fu per il 2020) annuale anziché un gioco nuovo e questo ha aperto a spiragli su speculazioni varie. Ah è vero che mai dire mai nella vita, ma dubito fortemente che Konami sia così fessa da vendere una IP come Metal Gear Solid: la gallina dalle uova d'oro, con o senza Kojima, è un l'asso nella manica alla quale nessuna azienda seria rinuncerebbe; a loro basterebbe anche solo fare una remastered all'anno di ogni episodio già uscito per incassare il quadruplo di quanto spenderebbero per l'investimento, visto il franchising forte e vista anche la forte tendenza di riacquistare a prezzo pieno anche giochi già (ri)giocati fino allo sfinimento.
  6. Infatti ho preso l'esempio di Tomb Raider proprio per riferirmi al contesto di un voto. Tenendo presente che sì uno dei primi con ambienti esplorabili ma non proprio il primo gioco in 3D uscito.
  7. A proposito di contestualizzare i voti, uno dei giochi più frustranti e più difficili che mi sia mai capitato di giocare fu il primo Tomb Raider. Lo avevo su computer e fu un dramma, riuscii a finirlo solo in epoca Steam/PS3 (li avevo ripresi tutti su entrambe le piattaforme) quando lo ricomprai e mi feci guidare da dei video su YouTube. Personaggio lento, graficamente talmente osceno da nasconderti pulsanti e leve, nessuna mappa con obiettivo da seguire, nemici difficilissimi, labirinti dove ti ci perdi per settimane, si muore ad ogni spiffero ma... "91" di metascore. Il punto è che un gioco che ha tot difetti non influisce sul giudizio complessivo se l'esperienza di gioco, nella sua totalità, risulta coinvolgente (trama) o stimolante dal punto di vista della sfida (gameplay).
  8. Hanno già citato The Last of Us 2, Red Dead Redemption 2 o Days Gone? Beh, il livello di lentezza del loot è lo stesso con l'aggravante che in molti casi non trovi nulla di utile e in altri ti rompi le palle grazie all'inventario pieno che, di fatto, non ti fa raccogliere niente. Non tutti i giochi hanno la velocità di raccolta di Bioshock, l'animazione nel raccogliere un oggetto dipende anche dal tipo di move set che hanno settato per l'occasione. Un difetto, sì ma non può essere quello principale in un gioco da 150 ore. Oh a me Horizon non piace eh, ma criticherei piuttosto altro che la lentezza nella raccolta degli oggetti.
  9. Se si seguisse questa linea, però, tantissime testate giornalistiche videoludiche chiuderebbero i battenti. Di che cazzo parlerebbero? E' da intendere che il "chi se ne frega" di V ha come proposito il fatto di non far rosicare o godere nessuno. Non è che godo sul successo o insuccesso di un videogame, godo solo quando faccio all'ammore. Punti di vista: a me Ghost of Tsushima è piaciuto tanto perché ambientazione e storia rispecchiavano di più i miei gusti. Horizon Zero Dawn non l'ho apprezzato perché non mi ha proprio preso. Ma se ipoteticamente fossi stato più fan di Blade Runner che dei 7 Samurai di Kurosawa, forse il mio giudizio sarebbe stato inverso. Per dire, non esiste niente di oggettivo in questo caso. Ricordo ancora che quando uscì il primo Half Life il sentimento popolare era "Chiudete tutto, non esisterà niente di più bello" e invece... Il punto è che i videogames vanno di pari passo con l'evoluzione del gusto dell'utenza e del media: fosse uscito oggi, Half Life, in tutta coscienza, avrebbe preso 10? Quindi sì, un gioco va contestualizzato e questa contestualizzazione passa non solo per la trama, la grafica o il livello di sfida, ma anche per tantissimi altri aspetti (non per ultimo l'anno di rilascio) e un gioco che ha solo una bella trama, solo un bel gameplay o solo una bella grafica, non può avere un giudizio positivo massimo. Ricordo che anni fa uscì un gioco con una trama capolavoro ispirata ai Segreti di Twin Peaks di Lynch... era Deadly Premonition, bella trama ma solo quella, il gioco era una merda. Ma perché? Bè, faceva cagare in tutto e per tutto ma fosse uscito nel 1998 nessuno avrebbe notato il resto dei difetti e sarebbe passato per capolavoro indiscusso.
  10. Diciamo che è cambiata la cassa di risonanza, il clima da CW c'è sempre stato, anche in epoca pre-playstation. Solo che se un tempo dicevo di preferire Fatal Fury (NES) anziché Street Fighter (PC) mi sentivano 3 persone in croce, della mia cerchia di amicizie e magari si facevano una risata e finiva lì. Se oggi lo scrivo su un forum o social, mi possono leggere milioni di persone e molti di loro potrebbero avere una reazione non troppo cordiale.
  11. V

    SIFU

    Il discorso "difficoltà" è curioso. Nel senso, siamo talmente abituati a giochi che facilitano l'esperienza da aver dimenticato che la difficoltà di un SIFU non è tanto diversa dalla difficoltà che trovavi, puntualmente, in quasi tutti i giochi degli anni '80/'90. Sinceramente? Non penso che SIFU sia più difficile di Knights of Round che, a memoria, riuscii a finire solo dopo mesi e mesi e solo quando riuscii, finalmente, ad acquistare il gioco per averlo a casa (e non più in sala giochi con i "continue" legati ai gettoni). Così come non giudicherei un Cuphead più difficile di un Cosmo's Cosmic Adventure o un Super Meat Boy più difficile di Dangerous Dave, non penso che SIFU sia molto diverso da ciò che ho già visto e giocato in epoca pre-2000. Ricordo che in tempi passati dissi un qualcosa del tipo "Demon Soul's non ha inventato niente, ha solo ripescato".
  12. V

    SIFU

    Di essere bello sembra bello e mi ha ricordato i bei tempi dei cabinati con i beat'em up tipo Knights of Round o Street of Rage. Probabilmente molto più simile ai Dynamite Deka che trovavo stupendi e questo me lo fa apprezzare ancora di più. Che sorpresa, sul serio.
  13. Questo è un altro discorso ma c'è comunque da dire che molte volte si parla per partito preso. Io probabilmente ho "schifato" (per modo di dire) diverse esclusive Sony ma poi sono letteralmente impazzito per The Order 1886 che è proprio un'esclusiva Sony e anche piuttosto maltrattata dalla critica generale. Se dico che un gioco per me è una cagata, non lo dico perché è di Sony ma perché per me è una cagata, ma poi riconosco che molte volte si aprono discussioni solo perché appunto il gioco è di Sony. Così come non nego che molti utenti delle varie community criticano gioco X solo perché fa parte di fazione Y.
  14. Non necessariamente. La bellezza di un gioco non influenza quella di un altro, un 10 a Zelda o a Elden Ring non mi spinge a credere che Planescape : Torment o Half Life 2 o System Shock 2 non siano giochi stupendi alla pari di quelli citati. Non è che un gioco debba essere necessariamente bello solo perché ha una grande mappa, solo perché ha una bella grafica o solo perché è difficilissimo: per dire, a mio parere, uno dei giochi più belli della storia è Alley Cat che, probabilmente, sotto l'aspetto della difficoltà, non avrebbe nulla da invidiare ad un Souls con la differenza che stiamo parlando di un gioco che non ha pattern predefiniti "da imparare" ed è uscito 25 anni prima di Demon's Souls. Un videogame è un'esperienza che va analizzata nel suo contesto, così come ogni opera. Non è che se dai 10 a un film di Kubrick poi devi necessariamente mettere 3 o 4 voti a tutti i film di qualsiasi altro regista.
  15. Sì ma tutto questo interessa appunto a chi sviluppa videogiochi perché c'è un ritorno economico, ma all'utente francamente dovrebbe importare meno di zero. I videogames sono prodotti che si basano sempre sui gusti dei singoli acquirenti, a me non importa nulla del "95" di un gioco che reputo una merda così come non mi frega nulla del "70" che prende un gioco che considero un capolavoro e sulla quale ho speso più di 100 ore. Questo nell'ottica del consumatore, ovviamente. Per esempio: mi è piaciuto tantissimo l'ultimo Resident Evil (l'ho finito in tutte le difficoltà acquistando persino la pistola lanciarazzi... arma inutile), il fatto che abbia preso "solo" 84 su metacritic non me lo rende meno piacevole o mi ha fatto desistere dall'acquisto, visto che sapevo che l'avrei preso sin dal suo annuncio. Come vedi, i voti valgono meno di zero nella percezione dell'acquirente: che Elden Ring abbia preso 96 o 80, non avrebbe cambiato alcunché sotto l'aspetto delle vendite in quanto, chi lo ha acquistato, non lo ha fatto perché mosso da una buona pubblicità ma dal desiderio di possederlo sin dal principio. Il metacritic serve solo come marketing, per metterci sopra la cover una qualche dicitura tipo "Metacritic 96 **** = Figata pazzesca", fondamentalmente non ha potere di distogliere l'attenzione sul prodotto se già gode di un certo hype. Poi le fregature ci sono eh, Cyberpunk o Fallout 4 insegnano che, pad alla mano, un gioco si giudica indipendentemente dal numeretto che mettono i recensori e che è l'hype a muovere il mercato, non il metascore, quello al massimo diventa l'alibi per trasformare i forum in campi di calcetto del Venerdì. Sai chi ha davvero bisogno di metacritic? Tutte quelle produzioni sconosciute o opere prime che arrivano senza alcun background. Per un "To the Moon" quell'81 serve più rispetto a un 83 di "Ghost of Tsushima".
  16. Chiedo scusa ma perché è così importante metacritic? Fino a quando uno ha un dubbio su un gioco e ci legge "62" allora si risparmia qualche euro, ma non vedo l'utilità di stare a guardare il "97 che dovrebbe essere 95 ma forse è più giusto 92". Tenendo presente che in molti casi il metacritic dei critici accreditati è distante un abisso da quello degli utenti (che togliendo gli "1" motivati con i "Sukaaaa!!!", rimane forse lo score che fotografa in maniera abbastanza coerente il sentimento popolare), parliamo di numeri che fino a quando si assestano dal 70 in su sono godibili, dal 90 in su hanno una percentuale di gradimento che rasenta l'estasi, su questo penso ci sia poco spazio alle interpretazioni. Poi non sto neanche a riflettere sul fatto che, singolarmente, sti voti valgono zero quando a God of War preferite spaccare alberi a Minecraft perché quando siete out dopo una paglia vi soddisfa di più.
  17. A mio parere la critica è legittima, stanno parlando per loro dai loro account personali, non a nome delle aziende che rappresentano o facendo un paragone sul loro lavoro. Fuori dai loro uffici sono comuni cittadini come chiunque altro. Poi, hanno poco da piangere se uno di loro è il designer di Horizon Forbidden West, molto probabilmente dalla sua ha già raccolto i consensi che si aspettava. Nello specifico non mi pare abbiano detto nulla di offensivo, hanno solo criticato degli aspetti del gioco legati anche alla versione PC (che, di per sé, ha già subìto critiche negative anche da utenti comuni). Fermo restando che Elden Ring ancora non l'ho neanche installato, mi pare che ci sia una costante sudditanza psicologica verso From Software dove ogni cosa che fanno dev'essere obbligatoriamente ricoperta di lodi. A parte Sekiro e il loro ultimo lavoro i loro giochi li ho tutti e, francamente, non ho mai sopportato nessun Souls (e non ne ho mai fatto mistero). C'è sempre quella massima mentale del "frustrante = bello" che non ho mai capito e che mai capirò (e che non voglio neanche capire, in fin dei conti la vita è troppo breve per simili questioni), credo che ognuno si diverta con ciò che ritiene più adeguato al proprio sollazzo e fino a quando non mi pagheranno per farlo, paragonerò sempre il gaming al sollazzo nel mio tempo libero. Il fastidio che provo a giocare un Souls è paragonabile al fastidio che proverei se mi infilassi una penna nell'ano ma non escludo che a qualcuno possa piacere (anche infilarsi una penna nell'ano), però ammetto che se ne dovessi parlare almeno della mia esperienza con i Souls da Demon a Bloodborne, non sarei per niente positivo. Come dicevo, il mio tempo libero preferisco impiegarlo diversamente piuttosto che tirare giù madonne per un cazzo di giochino.
  18. E' per gente come te che ho ricevuto "Spice Girls Videogame (Spice World)" per PlayStation 1 al mio compleanno nel 1998.
  19. V

    A cosa state giocando?

    Just Cause 3 Disinstallato dopo 30 secondi, lo avevo in libreria da un bel po' (insieme al 2) e oggi ho deciso di farci un giro perché mi ero un po' rotto le palle degli open world. Naaa, non fa proprio per il V, penso sia invecchiato malamente e anche fosse stato un titolo nuovo ammetto che non mi interessa minimamente il genere.
  20. V

    SIFU

    L'ho acquistato anch'io, lo inizierò a breve non appena mi libero un po' dagli impegni di lavoro.
  21. A dirla tutta, non è che Platinum mi stia entusiasmando. Tolto Nier Automata (che trovai notevole ma forse inferiore al precedente Nier che, a sua volta, era un buon spin-off della saga di Drakengard) non sono mai riuscito a intravedere quel genio assoluto e quella fiducia che molti danno a questa software house. Astral Chain l'ho mollato dopo diversi tentativi. Il primo Bayonetta per PS3 lo giocai e lo trovai divertente il giusto (ma ho sempre pensato fosse un clone inferiore di Devil May Cry). Ok hanno toppato ma non è che avessi quella fiducia cieca visti i precedenti.
  22. Secondo me c'è una discrepanza tra ciò che vuole la gente e ciò che è possibile fare in termini reali, rispettando gli accordi e i contratti. Storicamente ci sono state diverse IP passate di mano proprio perché gli sviluppatori non ne erano proprietari, quindi ci siamo ritrovati un gioco sviluppato da una software house e il suo seguito sviluppato da un'altra. Ora, sappiamo tutti che Kojima non può (non che non voglia) sviluppare un nuovo MGS, così come sappiamo che il contraccolpo potrebbe essere catastrofico se si sviluppasse un nuovo capitolo della saga senza Kojima (catastrofico legato alla critica, magari potrebbe essere un bel gioco ma ci sono state shit storm per molto meno); anche se ci sono stati MGS firmati da altri e tutt'altro che mediocri (Twin Snakes), seppur caduti nel dimenticatoio perché MGS = Kojima. Bloodborne 2 è uno di quei casi tipo: niente vieta Sony di fare una telefonata a From Software e chiedere "Hei, voi ci state? Noi sì, mettiamo tot milioni e lo facciamo, ok?", tuttavia bisogna vedere cosa risponderebbe From Software che adesso ha una sua tabella di marcia e che non prevedeva (nel 2015, anno del primo Bloodborne) di realizzare un gioco con R.R. Martin e di trovarsi nel bel mezzo del mainstream videoludico che ha i suoi compromessi (l'open world vende tanto). Fermo restando che sono discorsi da bar ma io la butto lì: non darei per scontato che Bloodborne 2, qualora fosse realtà, porti la firma di From Software. Poi magari accadrà quello che pensano tutti: il dado è tratto, la formula funziona, Bloodborne 2 sarà un titolo open world sviluppato da From Software che ha capito "come si fa". Ps: ho quotato Anthonuccio ma ovviamente è un discorso generale.
  23. In effetti i 60 euro che chiedevano per Bayonetta 2 mi sembravano eccessivi. Così come gli 80 (o 90, non ricordo con precisione) per la collector's con una steelbook, 2 adesivi e il codice per il primo Bayonetta. A prezzo pieno un porting old gen senza alcun miglioramento o benefit, non aveva proprio senso. Ma bisogna dire che Nintendo, in questa gen, nonostante la partenza in salita a causa delle concorrenti molto più agguerrite, ha tirato dritto per la sua strada anche con un pizzico di arroganza. Stendo un velo pietoso su tutto il caso Amiibo con disponibilità da fame e rivenduti dai bagarini a prezzi folli (ma questo discorso lo metterei insieme alle collector's di gamestop).
  24. Questa me l'avevano spacciata per esclusiva di lusso.
  25. Parlo dell'intera saga, un po' come è accaduto per The Witcher che non se lo filava nessuno fino all'arrivo terzo capitolo (unico multipiatta). Piuttosto normale che S.t.a.l.k.e.r. sia più atteso da chi abbia almeno giocato uno dei precedenti capitoli su PC. A meno che non ci sia qualche fan di Tarkovskij dell'ultima ora.
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