Vai al contenuto

V

Moderatore
  • Numero contenuti

    1.336
  • Iscritto

  • Giorni Vinti

    12

Tutti i contenuti di V

  1. Idem. Anche su PlayStation. Per questo utilizzo un Nacon. [automerge]1648481623[/automerge] Perché? Erano anche in lizza? Nintendo non sforna un pad decente dall'epoca GameCube, ultimo gioiello in casa N. I Joy-Con sono da class action anche solo per il drift oltre ad essere dei cosetti bruttini e scomodi da usare. Il pad pro è una copia di un generico pad da PC con levette asimmetriche.
  2. Nei Souls "il fine giustifica i mezzi". Se devo trovare anche solo una cosa positiva in quel groviglio di frustrazione è che almeno fanno scegliere liberamente all'utente quale strategia adottare. Le armi sono potenzialmente tutte utili per finire il gioco, perché tutto dipende da come potenzi il personaggio, quindi basta scegliersi l'arma più comoda per proseguire. Io preferisco livellare all'inizio fino ad un grado di potenza decente per non doverlo fare in seguito, al massimo faccio qualche rifinitura man mano che proseguo. Ho un amico che non ha mai battuto un boss da solo, ha sempre evocato amici che gli hanno dato una mano e lui si diverte così. Ne ho un altro che potenzia solo la magia e non si avvicina mai a meno di 50 metri da un nemico. Personalmente, visto che Demon's Souls, Dark Souls, Bloodborne, Elden Ring e compagnia cantante costano soldi veri e che, per la gente comune, non crescono sugli alberi, eviterei proprio di rompere i coglioni su come li giocano cosa che, purtroppo, diversi "fans" dei Souls-Like fanno.
  3. Dicevano la stessa cosa di Pong.
  4. Abbonamenti... una volta, c'erano solo quelli per le enciclopedie e all'epoca sembrava assurdo trovare un abbonamento per tutto. Musica, cinema, videogames e persino libri, oggi, hanno il loro abbonamento personale. Gamepass, PsNow, Netflix, Amazon Prime, Amazon Unlimited, Disney Plus, senza rendercene conto siamo schiavi degli abbonamenti. Ormai il dado è tratto, fra qualche anno pure per scopà c'avrai bisogno dell'abbonamento.
  5. V

    Viva il plus

    Ma gli analisti sono scettici.
  6. Attenzione però: i boss sono più facili quando livelli destrezza 70, ti fai lo scudo della fiamma viola potenziato e ti metti un'arma adatta... tutte cose che si traducono in quasi 100 ore di gioco senza mai fare un progresso nella lore principale. Io ai nemici normali ci passavo in mezzo solo se dovevo correre dal boss per recuperare anime perse precedentemente, ma ho sempre trovato necessario uccidere i nemici normali per livellare e recuperare erbette e pietre che servono alle spade (altra cosa fastidiosa è quando un nemico tipo lo scheletro ti droppa 50 katane e mai un maledetto pezzo di petracosa non ricordo più il nome). Correre sparato dritto ai boss, nel 99% dei casi è un suicidio anche perché il tuo personaggio è infinitamente più scarso: se bastasse solo correre dai boss e ucciderli, tutti i Souls durerebbero non più di 30 ore (forse anche meno).
  7. Quale Demon's Souls? Perché quello per PS5 è dei Blue Point che hanno praticamente rivoluzionato tutto il comparto tecnico/artistico del gioco originale rendendolo un titolo davvero piacevole e scorrevole (nonostante abbiano mantenuto la filosofia di From Software con una telecamera orribile). Il Demon's Souls originale, quello solo su PS3, è facile solo se ti chiudi in casa per arrivare ad un livello accettabile pregando che qualche stronzissimo glitch o qualche altra vaccata non ti faccia perire miseramente. Non sono neanche i boss il problema, tolto il trapassatore e quello che poi a metà partita si chiama l'amichetto per farsi aiutare (mi pare si chiami mangiauomini), sono tutti abbastanza facili. Il problema sono i nemici normali che ti fanno il culo se sono tanti o ti spingono da un precipizio grazie ad una fisica a cazzo tipica di un gioco del 2009. Poi lasciamo stare l'NG+ (che volevo fare solo per farmi fabbricare la Northern Regalia da quel tizio prendendo un'altra pietra dal boss ragno) che mi ha fatto capire quanto siano stronzi i From Software facendomi intuire che tutti i pomeriggi passati a livellare sono stati inutili visto che i nemici diventano mooooolto più forti... beh, c'ho rinunciato, finirlo una volta mi è bastato. No, sinceramente, Demon's Souls non è un gioco "facile", con tutte le differenze del caso ho trovato più fattibile Bloodborne (e anche più bello esteticamente).
  8. In effetti me lo sono chiesto anche io. Da cosa si evince che sia una pagina ufficiale?
  9. Sì ma cerchiamo di analizzare le cose con un pizzico di razionalità, facendo finta che non ci sia in atto una guerra tra Starfield e God of War, Forza Horizon e GT 7, Elden Ring e Horizon ecc ecc. Facendo finta di essere ingenui e che il mondo è bello e colorato di viola, giusto un paio di considerazioni: 1) PlayStation Algeria, con il dovuto rispetto, ha un profilo FB con meno followers di una bidella 40enne che su Instagram posta le foto delle tette mentre spazza i pavimenti e si atteggia a diva. Segno che dell'enorme carro è una delle ultime ruote, tipo PlayStation Bulgaria o PlayStation Argentina. 2) Il fatto che sia stata cancellata la pagina di preview solo su quello store non vuol dire nulla, la cancellazione può avvenire per X motivi che magari non c'entrano nulla con lo sviluppo del gioco. 3) Come mai PlayStation Algeria avrebbe una corsia preferenziale circa le news inerenti allo sviluppo di un gioco in California? Cioè, fossero i Santa Monica uno studio algerino potevo anche crederci ma non riesco proprio a vederci il motivo per il quale l'Algeria dovrebbe sapere con largo anticipo le sorti di un gioco sviluppato negli USA (per una console giapponese, tra l'altro). 4) Quella news su FB è di 4 ore fa, mi pare che nessun'altra testata abbia riportato una news del genere e visto l'hype sul titolo, dubito che si sarebbero fatti scappare un clickbait così facile.
  10. Non che la notizia mi sconvolga (anche perché quest'anno non ho hype verso nulla) ma il fatto che sia sparito da uno store algerino (che immagino sia rilevante, almeno in Algeria) in che modo suona come una conferma che il gioco sia stato posticipato rispetto alla sua tabella di marcia ufficiale? No chiedo sul serio, perché mi sembra una news alla multiplayer.it del tipo "In un negozio in Congo hanno trovato un ragno su una PlayStation, Sony richiama tutte le unità vendute per verificare la presenza di insetti all'interno delle console?".
  11. E' un punto di vista differente e interessa maggiormente le persone che scelgono le console in base ai titoli; personalmente adotto anche altri criteri di valutazione: per dire, non tutti i possessori di PlayStation sono interessati ad Horizon, non tutti i possessori di Series X sono interessati ad Halo, così come non tutti i possessori di Switch sono interessati a Zelda. Se valutassimo le console solo per i titoli, a quel punto virerebbero tutti sul PC, a maggior ragione oggi che le esclusive Sony non sono più taboo e Horizon te lo puoi giocare persino su Steam. In realtà, la scelta di una console comporta ragionamenti più dettagliati e aspetti più profondi della sola presenza delle esclusive: si può scegliere una PlayStation per l'interfaccia, una Xbox per il controller (che, per me, è il controller della vita) o una Switch per la sua multifunzione di console home e portatile. Nello specifico, stavo rispondendo a Mirko91 su quella storia delle console "senza giochi", non sono interessato a Fable. Non sono d'accordo, i multipiattaforma contano, soprattutto oggi dove le esperienza variano da piattaforma a piattaforma. Esempio: Remothered Broken Porcelain su Switch è una merda, un insulto per il consumatore e il videogiocatore; su PlayStation/Xbox/PC è un gioco molto apprezzabile, come posso non contare questo aspetto quando scelgo una console? I multipiattaforma contano eccome, soprattutto per come girano su console o su PC, visto che in moltissimi casi la differenza è abissale. Elden Ring? Sempre fantastico su tutti i fronti? Anche questi aspetti determinano la scelta di una piattaforma di gioco, non solo le esclusive.
  12. Questo perché la maggior parte delle persone associa il numero di giochi usciti alle sole esclusive bypassando il numero mostruoso di multipiattaforma (che compongono principalmente le librerie di console e PC) di qualità. Come se, insomma, una PlayStation fosse solo Horizon o una Xbox solo Halo, mi pare che sia appena uscito il giocone del secolo (a detta di tutti, io ancora devo installarlo) che sta tenendo banco e che terrà banco ancora per mesi su articoli e discussioni su come fare un upgrade fico in destrezza con qualche arma presa da qualche personaggio che droppa raramente roba interessante... e parliamo di un gioco disponibile su PS4, One, PS5 e Series X e S. Solo i possessori della sola Switch avrebbero diritto di lamentarsi, gli altri per cortesia avessero la decenza di farsi bastare quello che c'è e che non è poco.
  13. V

    PS5 Pro

    Raga, le middle gen su console, però, le hanno volute proprio gli utenti console che, ormai, da qualche anno, non fanno altro che parlare di "puuutenzaa" ecc ecc. Pensateci bene, spendete milioni di thread tra questo forum e altri (e ci metto anche quelli stranieri) per confrontare le varie versioni di un solo gioco solo per dimostrare quanto sia cazzuto su X anziché su Y, per calcolare la stabilità dei frame, per deliziarvi occhi e pisello di fronte a scenari mozzafiato... bé, tutto questo si paga e su console si chiama middle gen (su PC, per ovvi motivi, non è necessario se non davvero dopo 5/6 anni). Si paga già poco, circa 500 euro per una macchinetta che mette gli sviluppatori a dura prova ogni volta che esce un gioco nuovo, anno dopo anno, per garantirvi la masturbazione, necessitano di hardware più potenti. Su internet intere pagine web si sprecano sui teraflops... ma c'era davvero qualcuno che fino a una decina di anni fa, sapeva che minchia fosse un teraflop? Oggi son tutti esperti di hardware, tutti con gli occhi buoni e tutti schizzinosi peggio di un intellettuale con una scopa nel culo. Si è perso proprio il piacere di godersi il media, la prova ce l'avete anche su qualche topic di questo forum che fa confronti tra chi ce l'ha più lungo come se fosse davvero importante. Ecco da dove nascono le middle gen.
  14. V

    PS5 Pro

    Questa la si troverà a vagonate nei negozi o come la PS5 standard ci vorrà la grazia divina?
  15. Oddio, diciamo che oggi la diffidenza circa l'utilità dei videogiochi è legata a una questione di produttività o priorità: perché perdere tempo a giocare ai videogames quando puoi andare in palestra o pensare di risolvere problemi maggiori che attanagliano la tua esistenza? Una volta, invece, la questione era l'alternativa: anziché chiuderti in casa col computer, da ragazzino, l'alternativa era quella di andare fuori a giocare insieme ad altri bambini. Ed era una prassi per i bambini incontrarsi e giocare insieme e il videogame era praticamente l'opposto di ciò che ci si aspettava da un concetto di socializzazione dell'infanzia. Adesso trovami un solo bambino di 10 anni che preferisca giocare fuori anziché possedere un tablet con accesso a milioni di contenuti multimediali; fondamentalmente il videogame (come concetto di attività ludica) è parte integrante del quotidiano di ogni persona di ogni età: che sia dalla vecchia fattoria di Facebook al poker online.
  16. Ti sei perso gli anni fantastici de "I videogiochi? Sono roba per imbecilli, meglio uscire fuori a giocare a pallone o a fare una gara con la trottola di legno con gli amici".
  17. Ero un bambino anch'io ma ricordo che anche i conoscenti "più grandi" avevano difficoltà ad arrivare fino in fondo (mi pare fossero tipo 8-9 livelli). Inoltre era piuttosto cruento, quando finivi nelle tagliole era un trauma vedere quel corpo maciullato con tutto quel sangue. Tranquillo, quando mi capita di riprendere giochi della mia infanzia il percorso è questo: Inizio con tanto entusiasmo; primi 5 minuti passati tra "wooow me lo ricordo, fantastico"; dopo 15 minuti esatti mi sono già rotto le balle e capisco che nel 20XX non ha più senso.
  18. Che non erano proprio i "primi". Il primo Prince of Persia che ho adorato io era questo: Uno dei giochi più bastardi e punitivi della storia, altro che From Software. [automerge]1647951929[/automerge] Ok, ora mi è tornata la voglia di giocarlo. Pur avendo ancora il floppy originale (ma orfano della scatola che chissà che fine gli feci fare), credo che dovrò adeguarmi con una copia online su quei siti di giochini del passato.
  19. Più che stampa italiana, imputerei il voto generoso a certi recensori che (forse) hanno interessi, mancanza di senso analitico, mancanza di competenza/passione del mondo videoludico e sono lì solo per generare commenti stizziti dell'utenza e fare click. Alcuni di loro si pongono persino con arroganza quando dovrebbero dedicarsi ad altri mestieri con meno poteri.
  20. Se quoti me è un po' come quello che dice "Voi coglioni" e poi "Ah ma se non sei un coglione non sentirti chiamato in causa". Forse volevi quotare qualcun altro. Eh mi dispiace. Io vado stitico da 3 giorni, scambierei la mia puttanata con la tua se fosse possibile. Ovvio che la massa ha avuto il suo peso nel fare un gioco "always online" ed è chiaro come il sole che non ci siano le competenze o i mezzi per garantirti nulla. Il problema però è che per anni una massa ha comprato determinati titoli che includono una componente online sempre più invasiva, oggi è impossibile tornare indietro. E certo che, personalmente, non sono d'accordo con questa piega, ci mancherebbe: però in tempi non sospetti, quando mi lamentai dell'online di Resident Evil Outbreak, fui preso per pazzo perché il futuro era quello e quindi tutti zitti a sucare. Su PC acquistai In Memoriam (chi se lo ricorda?) e già all'epoca ero piuttosto scettico sulla tenuta dei server (che infatti chiusero i battenti poco dopo e ora quel disco è utile come un sottobicchiere) ma la "massa" era felicissima e, quindi, che altro aggiungere visto che la maggioranza vince? Ora, se permetti, non me ne lamento più perché mi sono rotto anche un po' i coglioni di fare il boomer, lo lascio fare agli altri. Io nel mio orto posso provare che la mia coscienza è a posto essendo fiero possessore di centinaia di titoli in formato fisico e fruitore di console old gen proprio per non sprecarmi uno slot digitale su un titolo che già possiedo in formato fisico. Ma questo sono io, sugli altri non ci metto la mano sul fuoco e non mi interessa più. Eh vallo a dire a quelli che spendono 80 euro per comprare un gioco digitale legato a contratti e condizioni d'uso che, nella pratica, ti dicono che quel gioco è tuo fino a quando non spegneranno i server e tanti saluti.
  21. Scusate che qui si sta pisciando fuori dal seminato: non c'entra quante console teniate ancora attaccate (tralasciando il fatto che io le ho ancora tutte ben disposte dalla mia prima, lo SNES, fino all'ultima, anche se di attaccate ci sono solo PS2/PS3/PS4/Xbox One/Switch/GameCube e poi il PC), questo è assolutamente irrilevante. Fanno giochi online perché la tecnologia oggi si basa sull'online in qualsiasi contesto e in qualsiasi luogo. Quando non siete connessi vi tolgono qualcosa perché di base vogliono che vi connettiate. Poi potete anche andare a vivere in una grotta, ma non c'entra assolutamente una minchia ciò che possedete o la vostra filosofia da consumatore.
  22. C'entra quando a) mi classifichi come problema una stronzata e b) usi il plurale mettendomi in una non ben definita categoria di persone. Inoltre è un modo per svegliare l'interlocutore, per dirti che non stai parlando col compagno di banco durante la ricreazione. E' un piacere parlare anche di puttanate ma quando da queste si parte col dar loro maggiore importanza allora è bene che qualcuno riporti un po' di sana realtà. Da appassionato di videogames devi però renderti conto che i tizi che ti sviluppano un gioco totalmente online non prevedono di non farti giocare perché se la tirano, il concetto di base è piuttosto semplice: giochi online (no, non mi riferisco solo ai multiplayer) perché devono raccogliere dati tramite il tuo giocato e possono inviarti delle patch se ci sono da correggere errori. "lamm*rda" è quando si rendono conto di non poter garantire un servizio, fondamentalmente stai sempre online, anche quando caghi. E' un male? Beh sì, la tua privacy così come quella di chiunque altro non esiste ma ormai il mondo della tecnologia funziona così quindi c'è poco da recriminare. Il succo del mio discorso era questo, non del fatto che senza l'online hai un'esperienza monca, quella è una considerazione personale, libero di non condividerla ma se dobbiamo imbastire una serie di risposte solo su questo fanno bene quelli che vedono i videogames il male assoluto.
  23. Martha is Dead - 7 C'è da fare una consistente premessa che è legata ai titoli italiani che si affacciano alla grande distribuzione: Su console non sanno lavorare, i giochi italici appaiono obsoleti, tecnicamente osceni e pieni zeppi di problemi su PS/Xbox/Switch. Sarà una questione di budget o semplicemente di incompetenza a lavorare su macchine sì chiuse, ma che dovrebbero garantire un minimo di bilanciamento senza abbassare a zero tutti i requisiti grafici e di prestazioni. Quindi, come accadde per The Town of Light, LKA propone su console un titolo davvero brutto da vedere con tantissimi bug che ti costringono a riavviare (e menomale che su console "metti il disco e giochi) anche più volte nella stessa sessione. Se dovessimo giudicare Martha is Dead solo sul lato tecnico, a mio modo di vedere non si arriverebbe neanche la sufficienza. Ma tolti gli ormai tipici problemi dei giochi from belpaese, il titolo riesce a proporre una trama un gradino sopra di The Town of Light, ambientata in un'epoca che tutti abbiamo studiato a scuola e che ci immerge in un dramma la cui cornice è una battaglia che si sta infuocando tra truppe alleate, tedesche e partigiane. Martha is Dead riesce ad accompagnare il tutto con un gameplay che non annoia, non essendo solo un walking simulator ci saranno diverse missioni e scelte importanti per decidere il proprio destino. Alcune sessioni di gioco hanno un lato artistico davvero notevole, cioè non saremo bravi a sviluppare su console ma le idee non ci mancano tra fotografie da sviluppare e spettacoli di marionette da condurre. Inoltre sfatiamo il mito della censura su PlayStation: Il gioco può essere giocato sia censurato che senza censure, l'unico fastidio è un pulsante "salta" perennemente presente durante le scene per stomaci forti (e non so se presente anche nelle altre versioni del gioco) ed è piuttosto ipocrita che una piattaforma che mi vende un Days Gone dove si possono prendere a mazzate dei bambini o un The Last of Us 2 dove la morbosità e la violenza gratuita sono temi ricorrenti, poi si scandalizzi per delle scene sì sanguinose e cruenti ma perfettamente in linea con il simbolismo della discesa verso l'orrore della trama. Infine, carina anche la citazione proprio a The Town of Light che potrebbe classificare Martha is Dead a spin-off (curioso vedere se tra i file del manicomio in The Town of Light ci sia qualcosa a riguardo), un modo per autopromuoversi che considero piuttosto geniale. Dategli una possibilità ma su PC, consiglio spassionato.
×
×
  • Crea Nuovo...