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Grappa.892

Survivor
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  1. Premesso che qua i sonni tranquilli non li dorme nessuno, c'è la differenza che NT sono stati comprati individualmente, mentre Arkane e Tango facevano parte del pacchetto Bethesda (e, ahimè, erano già morti che camminavano)
  2. Ciao ciao Arkane Austin e Tango Gameworks. Microsoft ridicola, poco da dire
  3. Ma sul fatto che il collegamento degli account non serva a nulla se non a gonfiare il numero di MAU siamo tutti d'accordo. Solo che è una pratica ormai utilizzata da tutti, EA, Ubi, Microsoft, Blizzard e chi più ne ha più ne metta. Non so di preciso, ma immagino che in passato siano capitate situazioni in cui il collegamento di account sia stato introdotto dopo il lancio, penso a un Minecraft dopo che è stato comprato da Microsoft o Rocket League dopo che è stato comprato da Epic. Probabilmente a livello legale e/o burocratico non era così semplice fare un'eccezione per i paesi in cui il PSN non è disponibile, anche perché, come dici anche te, a quel punto perché loro sì e noi no? Secondo me, se fosse stato possibile rendere obbligatorio il collegamento al PSN senza provocare tutto questo pastrocchio burocratico, lo avrebbero fatto fregandosene del danno di immagine e del review bombing. Poi, certo, è anche vero che su PC non puoi permetterti le smargiassate che ti permetti su console, ma questa retorica dei giocatori PC che sconfiggono la evil multinazionale mi convince poco.
  4. Il problema vero è stato vendere il gioco in paesi in cui non è possibile creare un account PSN, mossa decisamente maldestra, altrimenti dubito che le proteste avrebbero portato a un qualche risultato.
  5. Grappa.892

    A cosa state giocando?

    Le armi le selezioni dal menu del pipboy, scegli quelle da mettere tra i preferiti e le assegni alla croce direzionale per poterle cambiare rapidamente senza passare ogni volta dal menu. Mi pare.
  6. Qui c'è un articolo di Mara Sanvitale e Simone Tagliaferri (che, imho, quando esce dal suo ruolo di maestro del clickbait e della polemichetta spiccia, è uno che scrive cose molto interessanti) sul tema del giornalismo videoludico. Ci sono forse uno o due punti che non condivido, per il resto è pura perfezione. Chi più di Keighley può rappresentare il settore dei videogiochi? (substack.com)
  7. Tutto quello che dici è verissimo, infatti i vari video "questa configurazione tal de tali da 600€ asfalta le console" che spesso spuntano a ogni nuova generazione di console tendono a invecchiare malissimo (oltre a essere insopportabili e ridicoli). Però c'è anche da dire che generalmente chi compra un PC da 600/700 euro non ha alcun interesse ad asfaltare niente e nessuno. Gli serve un PC e vuole usarlo anche per giocare, e può farlo tranquillamente, pur con tutti i compromessi del caso e con la consapevolezza che il PC non avrà mai il livello di ottimizzazione che c'è su console (e, verosimilmente, con la consapevolezza di avere una configurazione difficilmente upgradabile). Insomma, che il rapporto prestazioni/prezzo delle console sia inarrivabile è innegabile (io stesso gioco tranquillamente a tutte le nuove uscite con una console pagata 260 euro), ma non è vero che per giocare su PC bisogna spendere almeno 1500 euro. Poi ognuno ha la propria indiscutibile e insindacabile concezione di "giocare bene".
  8. Dipende dal tipo di gioco e dai gusti del giocatore. Il fatto è che finora i miglioramenti grafici arrivati con la current gen sono sostanzialmente poco impattanti e tranquillamente sacrificabili in nome di una maggiore fluidità, per questo si sente di più l'esigenza di avere una modalità performance. Avessero avuto un impatto più evidente, probabilmente nessuno avrebbe chiesto niente. (anche se io rimango convinto che almeno un buon 80% dei giocatori vada con qualsiasi sia la modalità predefinita. E che, di questi, una buona percentuale non sappia neanche che esistono diverse modalità grafiche.) Per esempio, ragionando in linea del tutto ipotetica, in un gioco d'atmosfera come un Alan Wake 2, io sacrificherei tranquillamente i 60 fps per avere il maggior livello di dettaglio possibile e il ray tracing a palla di cannone. Ma se fossi costretto a spegnere il ray tracing e il semplice abbassare un po' il livello di dettaglio e la risoluzione mi consentisse di andare a 60 fps, allora probabilmente potrei anche scegliere i 60 fps. Cioè, non so se mi spiego, se mi togli un elemento che rende davvero "next-gen" la mia esperienza di gioco (il ray tracing come elemento chiave per definire la next gen lo uso solo come esempio, sia chiaro), tanto vale avere la possibilità di scegliere tra grafica e performance. Ma se, ragionando per assurdo, Remedy avesse deciso che senza ray tracing Alan Wake 2 non avrebbe avuto ragione di esistere, allora AW2 te lo becchi al frame rate che il tuo hardware riesce a spingere. E se, in questo scenario ipotetico, l'unica soluzione per raggiungere i 60fps fosse andare di potato mode (che sarebbe una scelta folle e che realisticamente nessuno adotterebbe), su PC è impossibile impedirlo (per la natura stessa della macchina e per le innumerevoli configurazioni disponibili), mentre su console si può tranquillamente evitare di mettere una modalità inutile e ridicola. Per tornare a Hellblade, evidentemente le tecnologie usate (o la scarsa capacità del team, o la carrettitudine dell'hardware o tutte e tre le cose) non consentono di avere una qualità dell'immagine accettabile a un frame rate superiore ai 30. Ci si potrebbe chiedere se vale la pena utilizzare queste tecnologie, ma a questa domanda io non so rispondere.
  9. Io ne ho fatti 820 praticamente solo finendo il gioco più un paio di achievement random. Se lo giochi con una guida, in un paio d'ore probabilmente fai tutto.
  10. Open Roads per me mezza delusione. È stato in sviluppo per un sacco di tempo e il team c'ha avuto un sacco di casini, e secondo me si vedono tutti. La storia è carina, ma mi è sembrato un prodotto raffazzonato e quasi non finito.
  11. Finito Botany Manor, puzzle game in prima persona in cui si devono coltivare piante. Gli enigmi richiedono più attenzione che intuito, ma danno comunque belle soddisfazioni. Carina anche la storia che racconta in sottofondo. Dura pochissimo e dà un sacco di punti G. L'unico difetto è una gestione criminale degli indizi, non consultabili direttamente dal diario. Ah, si corre con il tasto LB. Lo dico perché avrei voluto che qualcuno me lo avesse detto sin dall'inizio . Consigliato.
  12. Grappa.892

    Fallout serie tv

    Io ho visto le prime due puntate. Avevo aspettative molto modeste, invece sembra davvero ben fatta e imho rende molto bene quel sottofondo di comicità grottesca tipica del mondo di Fallout. Mi piace molto l'attrice protagonista, invece le armature della confraternita d'acciaio sono di un cheap ai limiti dell'imbarazzante. Comunque bella, mi sta piacendo.
  13. Mah, carrette in confronto a cosa? Anche avessero avuto a disposizione l'equivalente di un megaprocessore e di una 4090, gli sviluppatori dell'Hellblade di turno avrebbero comunque sfruttato la potenza in più per spingere sugli aspetti del gioco che loro ritengono più importanti. Probabilmente si sarebbero comunque trovati di fronte a dei limiti e, di fronte a quei limiti, avrebbero comunque optato per sacrificare il frame rate e la risoluzione nativa.
  14. Direi dagli ultimi 10 anni, più o meno. Per carità, potrebbe tranquillamente essere un'impressione mia, superati i 40 anni è difficile provare la meraviglia che si provava da ragazzini. Però, boh. Se io gioco oggi un gioco del 2014, tutto sommato lo trovo dignitoso a livello grafico e assolutamente moderno da giocare. Nel 2014, un gioco del 2004 mi sarebbe sembrato preistoria. Quelli bravi parlano di diminishing returns, secondo me c'è anche un appiattimento delle capacità e del talento di chi lavora nel settore. Ma è un'opinione mia, facile che sia una cazzata.
  15. Imho, l'epoca della mascella a terra da mo che è finita
  16. Ma il primo Hellblade l'hai giocato? È un gioco che sul lato ludico ha davvero poco e niente da dire. È un prodotto che vive e muore con la sua messa in scena, normale che i Ninja Theory abbiano spremuto tutte le risorse a disposizione sui punti di forza del gioco. Gears è un'altra roba (e ha anche ben altro budget). In Gears, oltre ad avere il graficone, si gioca e si gioca alla grande. Lì sì che sarebbe un delitto non avere una modalità a 60 fps. In Hellblade anche sticazzi.
  17. La polemica sui 30 fps è la solita, tra chi dice che oggi è obbligatorio avere una modalità performance e chi fa semplice console war. La polemica su Sabaku è perché ultimamente sembra esserci un clima abbastanza frizzantino nel mondo degli influencer videoludici italiani
  18. Sabaku pubblica su Facebook un post che annuncia una live in cui si parlerà della questione 30 o 60 fps. Uno sviluppatore di Ninja Theory scrive un commento (lungo e dettagliato) per spiegare che l'acqua è bagnata. Sabaku gli risponde con tono forse un po' sarcastico Le tifoserie si scatenano. Tagliaferri nella polemichetta ci sguazza e fa la news per Multi. Probabilmente qualcuno si incazza. Multi cancella la news. Qui un video, dal tono serio, sulla questione Una barzelletta (anche brutta) era meglio, più interessante e sicuramente più divertente.
  19. Grappa.892

    A cosa state giocando?

    Poca roba e tutta tra il semplice e l'inutile. È più un'avventura narrativa/"walking simulator"
  20. Non è né di vendite (visto che è piena di f2p) né di tempo (se no Mario Wonder non potrebbe essere così in alto nella classifica per Switch), ma della media degli utenti mensili attivi nel 2023. E non era per dimostrare o giustificare niente, era per rispondere a chi chiedeva quali fossero i giochi più giocati su PC
  21. PCisti e nintendari giocano alle esclusive
  22. @Onezero Non buttiamola in caciara. Le previsioni le fanno i maghi e mi interessano il giusto. Il picco di spesa sull'hardware dedicato ai videogiochi c'è stato nel 2008 perché, per giocare ai videogiochi, era necessario comprare un hardware dedicato. Il fatto che ci fossero 6 piattaforme diverse (ognuna più o meno con un suo pubblico di riferimento) dovrebbe più o meno confermare questa cosa. C'era interesse per i videogiochi e la gente comprava aggeggi per giocare ai videogiochi. Poi è successo che per giocare ai videogiochi non è stato più necessario comprare un aggeggio dedicato. Quella che è stata colpita maggiormente è stata Nintendo che si è dovuta reinventare una seconda volta e ha messo sul mercato qualcosa che prima non c'era, cioè un aggeggio comodo e versatile che permettesse di giocare ai videogiochi sia davanti alla tv che sulla tazza del cesso. E, pur essendo numeri molto inferiori al periodo Wii+DS, sono comunque molto superiori al periodo WiiU+3DS, in cui si celebrava la morte delle console portatili (che, volendo, sono effettivamente morte, almeno per come le conoscevamo, cioè dispositivi economici, "per bambini", con giochi tendenzialmente semplici e blablabla. Oggi ci si può giocare a The Witcher e a Doom, e questo fa un po' capire che niente muore e che ai cambiamenti del mercato si risponde con proposte nuove) Oggi l'interesse per i videogiochi continua a esserci, è evidente e confermato dai dati. Non sono mai stati così mainstream, tant'è che anche giochi molto hardcore e con una barriera di ingresso decisamente alta vendono a camionate. Però, a questa crescita, che è dovuta anche al fatto che siamo cresciuti noi ed è cresciuta, se dio vuole, la nostra capacità di spesa (nel 1992 non esistevano quarantenni che giocavano ai videogiochi), non corrisponde una crescita della spesa su hardware dedicato e questo significa che i soldi dei videogiocatori stanno andando da altre parti. E, visto che come dici giustamente anche te, siamo arrivati a una specie di picco massimo possibile, le aziende che producono hardware hanno tutto l'interesse del mondo di mettere le mani sui soldi dei videogiocatori che stanno andando altrove. Non significa che qualcuno sta morendo, sta fallendo o che il mondo sia al collasso. Playstation vende alla grande ai prezzi più alti di sempre, vende camionate di giochi a prezzi (imho) folli, mette sul mercato accessori e periferiche costosissimi, eppure il CEO (non pincopallo) si chiede perché, nonostante tutti questi record di successi, guadagni così poco. E la fotografia del mercato fatta da Piscatella non è che dice che stanno tutti sulla stessa barca, ma che il mare è lo stesso per tutti (che sia calmo o agitato non importa), sia per quelli a bordo di una corrazzata che per quelli a bordo di una bagnarola.
  23. Allora, cerco (senza riuscirci) di andare con ordine: I videogiocatori non sono mai stati così tanti come oggi. Anche escludendo le malefiche casalinghe di Voghera, mai nella storia avresti trovato 20 milioni di cristiani disposti a spendere soldi per giocare a Elden Ring o Baldur's Gate. L'industria non sta morendo. Le console, che un tempo erano il mezzo di accesso più pratico ed economico ai videogiochi, oggi non sono più né così pratiche né così economiche. E non è solo l'evil casalinga di Voghera, che ieri si comprava WiiFit e oggi gioca a qualche gioco coi pallini sul cellulare, a non aver più bisogno di comprare una console per divertirsi con i giochi elettronici, ma sono anche i più giovani che evidentemente si trovano bene con quello che hanno, che sia il telefono, il tablet o il pc o la vecchia console dei genitori. Io questo disinteresse lo posso vedere tra i compagni di classe e gli amici di mio figlio, ma se lo dice anche una società che si occupa di raccogliere e analizzare dati, io qualche domanda me la faccio (scusa @MisterXDTV se mi fido più di loro che di te, non è una cosa personale). Detto questo, che per molti di noi 30-40enni la console (o il PC da gaming) sia praticamente un elettrodomestico essenziale in una casa è vero. Ci siamo cresciuti, le console ci hanno accompagnato dalla cameretta al salotto. Che continuerà a essere così anche in futuro è da vedere. E tutto questo non ha nulla a che fare con l'innegabile fatto che Xbox vende 'na sega rispetto a Playstation.
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