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WOT: L'industria sembra aver perso la strada della creatività negli ultimi anni?


Coscienza

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Negli anni '80 e '90, tutto era un platform. Alla fine degli anni '90 e '00, tutto era uno sparatutto o un MMORPG. Ora tutto è un gioco open world o un simulatore di sopravvivenza. Stessa cosa, generi diversi. Ogni tanto arriva un gioco che sfida le convenzioni ed è un grande successo. A quel punto tutti copiano quel concept e il ciclo ricomincia.

Tuttavia mi pare che qualcosa sia cambiato e riguarda i tripla A. L'ultimo incredibile esempio è Hogwarts Legacy che rappresenta un pò lo specchio della condizione attuale dei tripla A degli ultimi 10-13 anni: open world, quest, graficone, gameplay accessibile per chiunque, ore di gameplay per allungare il brodo...ripeti e ripeti all'infinito. Ho preso in esame Hogwarts ma ne avremmo di esempi. 

Fattostà che la creazione di giochi AAA sta diventando oscenamente costosa e questi costi non diminuiranno. Ciò significa che gli studi  si devono affidare a investitori e a case editrici per fare soldi.Pertanto il gioco deve categoricamente fare un sacco di soldi. e non possono soltanto pareggiare i costi perché se così fosse, perderebbero effettivamente una montagna di denaro. Devono ripagare gli investitori e la casa editrice deve prende una quota. Quindi, se uno studio spende 150 milioni di dollari per realizzare un gioco (è una cifra oscena, ma i giochi stanno sicuramente raggiungendo questo punto, se non l'hanno già superato), devono almeno raddoppiarli per poter fare soldi . E poiché DEVONO fare soldi, si affidano alle formule che funzionano e che tutti conoscono: microtrans, GAAS etc. Questo è il motivo per cui così tanti giochi in questi giorni sembrano uguali.

Tra i colpevoli più noti di questa situazione ci sono il franchise di Fortnite, Apex, Call of Duty e Assassin's Creed. Certo, i giochi sportivi seguono a ruota, ma per un motivo leggermente diverso. Pure nel mondo reale gli sport non cambiano molto a parte gli elenchi delle squadre.

Ciò significa che i giochi possono innovare solo aggiungendo nuove meccaniche o perfezionando le meccaniche più vecchie in modo che escano migliori di prima. Ma con Call of Duty, la sensazione molto "uguale", con lievi modifiche, è estremamente intenzionale. Sanno che faranno soldi, quindi perché scuotere la barca e rischiare di dover licenziare una tonnellata del loro personale mettendo a rischio i loro guadagni?

Non mi interessa essere nostalgico, ma personalmente la settima generazione (X360/PS3) è quella che mi è piaciuta di più. La settima generazione fu qualcosa di incredibile e cruciale nella storia dei videogiochi. In quella generazione vi furono i cambiamenti che hanno portato a ciò che assistiamo oggi con la nona. Oltre che all'esplosione del mondo indie. Non c'era la gara a chi aveva la grafica migliore, tra gli studi, si sperimentavano e si applicavano le prime modalità serie online, e la creatività dei tripla A era esplosiva: Super Mario Galaxy, Mass Effect, MGS4, Gears of War, Uncharted 2, Halo 3, TLOU1, Bioshock, Skyrim, GTA4, Bioshock Infinite, Batman Arkham City, Portal 2, RDR, Fallout 3, COD 4, Twilight Princess, Dark Souls, Dead Space, AC 2, Reach etc.

Dopo due anni quasi tre dall'inizio della nona generazione, dobbiamo constatare che la percentuale di giochi single player tripla A - anche così originale e diversificati tra loro, - è diminuita drasticamente in favore dei GAAS.

A chi è imputabile lo scenario attuale? Io penso alla generazione dei  nati intorno al 2000. Perché la stragrande maggioranza delle microtransazioni proviene da bambini/ragazzini fino alla tarda adolescenza che supportano massivamente queste cose. Ovviamente qualcuno che legge tra di voi dirà "hey aspetta un minuto conosco persone anziane che supportano anche le micro transazioni." Sì, ok, ma non stiamo parlando di giocatori che fanno media o spostano la bilancia. Dai 6 ai 18 anni, la stragrande maggioranza di questi pensa che vada bene acquistare contenuti digitali perché è una caratteristica di questa generazione di nativi digitali. Si potrebbe obiettare che anche i film sono passati all'era digitale con lo streaming, e non ci sono più nemmeno i supporti fisici, ed è vero, ma la differenza è che un film dura al massimo 2 ore, i videogiochi durano dalle 20 alle 100 ore. 

Questa generazione non si rende nemmeno conto di aver creato un mostro chiamato "avidità" con questi acquisti, e questi acquisti hanno ora imbastardito l'industria dei videogiochi, e infatti la sua purezza è sparita, per ora. E se devo essere completamente onesto, un bambino nato intorno agli anni 2000 in su non sa che a un certo punto compravi un videogioco e non c'era alcuna monetizzazione di merda ad esso collegata. Adesso si sono abituati, perché ci sono cresciuti.

 

Pertanto, non direi che nessuna generazione di console sia la "migliore", ma la settima generazione è stata decisamente migliore dell'ottava e mi sembra si stia delineando migliore persino della nona. PS4 e Xbox One avevano tutta la grafica del mondo, ma mancavano seriamente di giochi di qualità. La gen PS3/360, d'altra parte, ci ha dato entrambi. C'erano sicuramente molti giochi terribili, ma c'erano tonnellate di titoli ad alto budget che hanno raggiunto l'obiettivo che stavano cercando di raggiungere. Mi pare che gran parte dei titoli PS4/XOne furono piuttosto deludenti, mentre i giochi indie brillavano.

Oggi sarebbe bello poter entrare dal Gamestop di turno, scegliere un gioco a caso dal loro rack "Best Sellers" e vivere un'esperienza videoludica che cambi la vita. Così fu con PS1/2/3. C'erano un sacco di giochi che erano semplicemente perfetti dall'inizio alla fine. Con PS4, i giochi più grandi sono giochi "quasi fantastici" come Horizon Zero Dawn, Star Wars Battlefront, Destiny, Death Stranding, Control, ecc (eccezione per le solite esclusive che sappiamo) Al contrario, ripeto, la settima generazione ci ha regalato The Last of Us, Bioshock, Halo 3, GTAV, Fallout 3 e New Vegas, Far Cry 3, Dark Souls e molti altri.

Semplicemente l'elenco dei giochi all'altezza dell'hype generato trovò un corrispettivo REALE all'uscita, ed era enorme rispetto a quest'ultima generazione. L'attuale generazione più che stare offrendo titoli imprescindibili, sta migliorando grandemente la qualità della vita del giocatore, ma non mi pare di stare assistendo all'uscita, se non di pochissime eccezioni...di titoli imprescindibili.

 

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16 minuti fa, Coscienza ha scritto:

Negli anni '80 e '90, tutto era un platform. Alla fine degli anni '90 e '00, tutto era uno sparatutto o un MMORPG. Ora tutto è un gioco open world o un simulatore di sopravvivenza. Stessa cosa, generi diversi. Ogni tanto arriva un gioco che sfida le convenzioni ed è un grande successo. A quel punto tutti copiano quel concept e il ciclo ricomincia.

Tuttavia mi pare che qualcosa sia cambiato e riguarda i tripla A. L'ultimo incredibile esempio è Hogwarts Legacy che rappresenta un pò lo specchio della condizione attuale dei tripla A degli ultimi 10-13 anni: open world, quest, graficone, gameplay accessibile per chiunque, ore di gameplay per allungare il brodo...ripeti e ripeti all'infinito. Ho preso in esame Hogwarts ma ne avremmo di esempi. 

Fattostà che la creazione di giochi AAA sta diventando oscenamente costosa e questi costi non diminuiranno. Ciò significa che gli studi  si devono affidare a investitori e a case editrici per fare soldi.Pertanto il gioco deve categoricamente fare un sacco di soldi. e non possono soltanto pareggiare i costi perché se così fosse, perderebbero effettivamente una montagna di denaro. Devono ripagare gli investitori e la casa editrice deve prende una quota. Quindi, se uno studio spende 150 milioni di dollari per realizzare un gioco (è una cifra oscena, ma i giochi stanno sicuramente raggiungendo questo punto, se non l'hanno già superato), devono almeno raddoppiarli per poter fare soldi . E poiché DEVONO fare soldi, si affidano alle formule che funzionano e che tutti conoscono: microtrans, GAAS etc. Questo è il motivo per cui così tanti giochi in questi giorni sembrano uguali.

Tra i colpevoli più noti di questa situazione ci sono il franchise di Call of Duty e Assassin's Creed. Certo, i giochi sportivi seguono a ruota, ma per un motivo leggermente diverso. Pure nel mondo reale gli sport non cambiano molto a parte gli elenchi delle squadre.

Ciò significa che i giochi possono innovare solo aggiungendo nuove meccaniche o perfezionando le meccaniche più vecchie in modo che escano migliori di prima. Ma con Call of Duty, la sensazione molto "uguale", con lievi modifiche, è estremamente intenzionale. Sanno che faranno soldi, quindi perché scuotere la barca e rischiare di dover licenziare una tonnellata del loro personale mettendo a rischio i loro guadagni?

Non mi interessa essere nostalgico, ma personalmente la settima generazione (X360/PS3) è quella che mi è piaciuta di più. La settima generazione fu qualcosa di incredibile e cruciale nella storia dei videogiochi. In quella generazione vi furono i cambiamenti che hanno portato a ciò che assistiamo oggi con la nona. Oltre che all'esplosione del mondo indie. Non c'era la gara a chi aveva la grafica migliore, tra gli studi, si sperimentavano e si applicavano le prime modalità serie online, e la creatività dei tripla A era esplosiva: Super Mario Galaxy, Mass Effect, MGS4, Gears of War, Uncharted 2, Halo 3, TLOU1, Bioshock, Skyrim, GTA4, Bioshock Infinite, Batman Arkham City, Portal 2, RDR, Fallout 3, COD 4, Twilight Princess, Dark Souls, Dead Space, AC 2, Reach etc.

Dopo due anni quasi tre dall'inizio della nona generazione, dobbiamo constatare che la percentuale di giochi single player tripla A - anche così originale e diversificati tra loro, - è diminuita drasticamente in favore dei GAAS.

A chi è imputabile lo scenario attuale? Io penso alla generazione dei  nati intorno al 2000. Perché la stragrande maggioranza delle microtransazioni proviene da bambini/ragazzini fino alla tarda adolescenza che supportano massivamente queste cose. Ovviamente qualcuno che legge tra di voi dirà "hey aspetta un minuto conosco persone anziane che supportano anche le micro transazioni." Sì, ok, ma non stiamo parlando di giocatori che fanno media o spostano la bilancia. Dai 6 ai 18 anni, la stragrande maggioranza di questi pensa che vada bene acquistare contenuti digitali perché è una caratteristica di questa generazione di nativi digitali. Si potrebbe obiettare che anche i film sono passati all'era digitale con lo streaming, e non ci sono più nemmeno i supporti fisici, ed è vero, ma la differenza è che un film dura al massimo 2 ore, i videogiochi durano dalle 20 alle 100 ore. 

Questa generazione non si rende nemmeno conto di aver creato un mostro chiamato "avidità" con questi acquisti, e questi acquisti hanno ora imbastardito l'industria dei videogiochi, e infatti la sua purezza è sparita, per ora. E se devo essere completamente onesto, un bambino nato intorno agli anni 2000 in su non sa che a un certo punto compravi un videogioco e non c'era alcuna monetizzazione di merda ad esso collegata. Adesso si sono abituati, perché ci sono cresciuti.

 

Pertanto, non direi che nessuna generazione di console sia la "migliore", ma la settima generazione è stata decisamente migliore dell'ottava e mi sembra si stia delineando migliore persino della nona. PS4 e Xbox One avevano tutta la grafica del mondo, ma mancavano seriamente di giochi di qualità. La gen PS3/360, d'altra parte, ci ha dato entrambi. C'erano sicuramente molti giochi terribili, ma c'erano tonnellate di titoli ad alto budget che hanno raggiunto l'obiettivo che stavano cercando di raggiungere. Mi pare che gran parte dei titoli PS4/XOne furono piuttosto deludenti, mentre i giochi indie brillavano.

Oggi sarebbe bello poter entrare dal Gamestop di turno, scegliere un gioco a caso dal loro rack "Best Sellers" e vivere un'esperienza videoludica che cambi la vita. Così fu con PS1/2/3. C'erano un sacco di giochi che erano semplicemente perfetti dall'inizio alla fine. Con PS4, i giochi più grandi sono giochi "quasi fantastici" come Horizon Zero Dawn, Star Wars Battlefront, Destiny, Death Stranding, Control, ecc (eccezione per le solite esclusive che sappiamo) Al contrario, ripeto, la settima generazione ci ha regalato The Last of Us, Bioshock, Halo 3, GTAV, Fallout 3 e New Vegas, Far Cry 3, Dark Souls e molti altri.

Semplicemente l'elenco dei giochi all'altezza dell'hype generato trovò un corrispettivo REALE all'uscita, ed era enorme rispetto a quest'ultima generazione. L'attuale generazione più che stare offrendo titoli imprescindibili, sta migliorando grandemente la qualità della vita del giocatore, ma non mi pare di stare assistendo all'uscita, se non di pochissime eccezioni...di titoli imprescindibili.

 

Bellissimo spunto di discussione. Molte parti del tuo discorso le condivido, altre leggermente meno, ma di base direi che sono abbastanza d'accordo. La gen ps360 è stata fantastica, ma in quella gen sono successe imho due cose che hanno cambiato l'industria: 

- i costi di sviluppo che sono lievitati

-il gaming è passato da fenomeno di nicchia a fenomeno di massa, grazie/per colpa dell'avvento di Wii

Con i costi di sviluppo che hanno raggiunto cifre da capogiro, sbagliare prodotto per molte software house significa dare il giro e quindi giocano sul sicuro. Prendono dai vari giochi ciò che piace e fanno un mix che soddisfi la massa per vendere. In questo meccanismo c'è poco spazio per l'innovazione, senza contare che comunque chi sa mixare bene elementi diversi sono comunque pochi team. In questo tipo di mercato, sono gli indie che per distinguersi hanno dovuto portare innovazione, superando spesso le produzioni AAA a livello goduria videoludica.

Con l'apertura del gaming alla massa invece si ha avuto imho un tracollo dello spirito critico. Fino alla gen XBOX ps2 le riviste non davano 9 e 10 a giochi mediocri (si vedevano dei 6 dei 7, ma anche dei 5. Oggi un gioco basta che parta e il suo voto minimo è 6, ci si deve impegnare veramente per ottenere l'insufficienza). Così facendo i giochi veramente da 9 (che sono pochi) vengono accostati a giochi mediocri, ma agli occhi di un pubblico di massa, sono uguali e di conseguenza sembrano giochi di pari valore, togliendo di fatto valore a chi da 9 lo è davvero. Dragon Age Inquisition ha vinto il GOTY, imho è un gioco da massimo 7.5, ma la gente lo comprava e diceva che era fighissimo, salvo poi parlare con le stesse persone anni dopo e la loro opinione finito l'hype iniziale era ben diversa dal "capolavoro". Prima il gaming era una nicchia e la nicchia pretende, la massa si accontenta (e non è un discorso elitario sia chiaro).

Mi fa sempre un po' ridere quando sento dire che i dark/demon soul sono difficili. Si è vero, ma rapportato alle produzioni di oggi, chi come me gioca dall'inizio degli anni '90 bestemmiava il doppio su giochi decisamente più ostici. Non esistevano guide, non c'era youtube e il gameplay era decisamente più punitivo, un gioco si impiegavano mesi per finirlo, anche se la sua durata effettiva era magari di 10/15 ore. Oggi un gioco del genere si finisce in 2/3 giorni. La generazione ps360 ha avuto imho un difetto gigantesco: i giochi erano fatti a prova di deficiente, veramente in pochi offrivano una sfida seria e questo è imho portato dal fatto che la massa non si applica come facevamo noi "hardcore gamer", il gioco  oggi deve essere alla portata di tutti se no è considerato di nicchia e la nicchia porta pochi soldi. Concordo sul fatto che la generazione ps360 ha portato grandi giochi, ma la vedo anche come la generazione che ha poi portato un 'appiattimento dell'industria. 

Ultimo problema quella che definiamo stampa videoludica. I siti e le testate non sono libere come la gente pensa. Se qualcuno stronca un gioco (anche giustamente), poi la testata non riceve più il gioco successivo, o arriva in ritardo (facendo perdere click e quindi soldi). I siti sono divulgatori, niente di più niente di meno. Fanno da cassa di risonanza, senza considerare che proprio a livello giornalistico (e non solo da noi), si leggono cose che fanno sanguinare gli occhi, la figura del critico, come nel cinema o nella musica in questo medium semplicemente non esiste, servono a generare Hype ingiustificato, che poi appunto delude puntualmente le aspettative

Per quanto riguarda il modello di business delle micro transazioni, posso accettarle in gioco free to play (di qualcosa devono pur vivere gli sviluppatori, purché non sia pay to win), mi mandano in bestia invece quando sono su giochi a prezzo pieno, ma stiamo scherzando? Il problema è che appunto la massa accetta tutto e quindi va bene così. Si fanno sempre più soldi e la qualità media continua a calare. Riotteniamo lo spirito critico, quando capiremo che criticare con argomentazioni non significa sminuire, ma serve e serve tanto, forse le cose cambieranno. Sono sonaro come sapete tutti e non lo nascondo di certo, ma quando mi vengono a dire che il dual sense è un game change... anche no. Migliora l'immersione? Può darsi se è fatta veramente bene (e non è una cosa affatto scontata), ma non spacciamo una simpatica aggiunta per un game change solo perché lo fatto Sony. Bisogna criticare, soprattutto ciò che ci piace, perché in ogni cosa si può fare meglio, ogni prodotto per quanto buono ha dei difetti e si può migliorare, ma per avere i miglioramenti bisogna lasciare spazio alla critica.

La creatività non è morta, semplicemente con i costi che ha l'industria è pericolosa e questo e veramente la cosa peggiore che potesse succedere, la creatività è alla base di tutto, senza si hanno prodotti in serie, senza anima e se il pubblico si abitua questo, bhe imho abbiamo un problema.

Scusate il mega papiro ma è un discorso che reputo molto interessante. Ovviamente queste sono mie considerazioni personali, se secondo qualcuno ho scritto una marea di cazzate non esitate a contraddirmi, ci mancherebbe altro, siamo qua per discutere.

 

 

  • Grazie 1
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Il punto è che il media vive delle fasi, come hai notato anche tu ogni epoca corrisponde ad un genere di riferimento, a parte poche eccezioni, oggi, tanti giochi seguono uno standard anche per garantirsi determinate vendite; poi ci sono i remastered che puntano sull'effetto nostalgia e i remake che di base utilizzano elementi preconfezionati, ma l'industria continua comunque a seguire le sue "mode" e fa di tutto per sopravvivere agli altissimi costi di produzione.

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Interessante discussione

Io credo invece che la settima generazione, PS360Wii, sia stata la peggiore di sempre, il medioevo videoludico.
I motivi sono semplici, molte delle pratiche dannose e tossiche sono nate in quella gen: i giochi monchi, DLC, patch, microtransazioni, digital delivery, la truffa del motion control, i giochi per i non-giocatori ecc. oltre al fatto che era sparito quasi del tutto il Giappone a favore dell'Occidente che non era in grado di proporre qualcosa di diverso dagli sparacchini in tonalità marrone...
La stampa poi ha fatto danni epocali in quella gen, tanto che i 10 regalati a cani e porci la fanno risultare oggi al metascore come una delle gen migliori della storia...pensate voi.
 

La gen di PS4 è stata un ritorno al vero gaming con il quale molti sono cresciuti: Giappone, ritorno di tanti generi che erano morti, la varietà, il ritorno dei colori, del single player, il retail più forte che nella gen precedente, la VR e così via.
Chi ne ha fatto le spese è stato il gaming Occidentale, che tolta la roba single player Sony (che comunque pure loro fanno tutto con solito template) e qualcos'altro, credo sia in generale ai minimi storici qualitativi e creativi, con publisher come EA e Ubi che ormai sono allegramente alla canna del gas.

Ecco se si considera SOLO il gaming occidentale escludendo i first party, allora si che si può vedere una parabola discendente che parte dalla fine della gen PS360Wii (gli indie occidentali son nati proprio in risposta alla crisi creativa sul finire di quella gen) e arriva fino ai giorni nostri.

In generale però anche se il Giappone è tornato alla grande con PS4 (e di inerzia Switch), bisognerà vedere come andrà con la gen attuale.
Ci sono troppe pressioni per le inutilità come i gaas, abbonamenti, NFT e altre boiate, che non fanno altro che distogliere l'attenzione dal gaming.

Modificato da City Hunter
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26 minuti fa, City Hunter ha scritto:

I motivi sono semplici, molte delle pratiche dannose e tossiche sono nate in quella gen: i giochi monchi, DLC, patch, microtransazioni, digital delivery

Il gioco online a pagamento... da questo punto di vista concordo al 1000% in quella gen ci sono state aberrazioni notevoli, ma lato giochi imho ci sono state delle produzioni fantastiche, che se rapportate alla quantità di roba uscita, e effettivamente poca, ma quelli citati da Coscienza sono dei gioconi, al di là dei gusti personali. Come scriveva V il mercato funziona ad epoche e gira in base alla moda. In epoca 360 lavoravo da gamestop e ricordo valanghe di FPS che volevano imitare Halo, senza riuscire letteralmente ad allacciargli le scarpe. Oggi vanno di moda BR (genere che detesto) e open world (alcuni lo sono senza una logica, nel senso che potrebbero essere tranquillamente dei sandbox, senza per forza finire su OW in cui metti le solite 4 cose da fare a ripetizione). Sui dlc invece dipende dai dlc. Se sono contenuti palesemente tagliati dai giochi per monetizzare, allora no. Se è roba come i dlc di The Witcher allora se ne può parlare. Sugli NTF neanche ho voglia di esprimermi perché mi incazzo e basta. Quindi sì forse la gen ps360 dal punto di vista di fruizione del medium è stato un punto molto basso, ma come produzioni di valore, paradossalmente è stata imho una gran gen.

Modificato da Zaeder
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11 minuti fa, Zaeder ha scritto:

Il gioco online a pagamento... da questo punto di vista concordo al 1000% in quella gen ci sono state aberrazioni notevoli, ma lato giochi imho ci sono state delle produzioni fantastiche, che se rapportate alla quantità di roba uscita, e effettivamente poca, ma quelli citati da Coscienza sono dei gioconi, al di là dei gusti personali. Come scriveva V il mercato funziona ad epoche e gira in base alla moda. In epoca 360 lavoravo da gamestop e ricordo valanghe di FPS che volevano imitare Halo, senza riuscire letteralmente ad allacciargli le scarpe. Oggi vanno di moda BR (genere che detesto) e open world (alcuni lo sono senza una logica, nel senso che potrebbero essere tranquillamente dei sandbox, senza per forza finire su OW in cui metti le solite 4 cose da fare a ripetizione). Sui dlc invece dipende dai dlc. Se sono contenuti palesemente tagliati dai giochi per monetizzare, allora no. Se è roba come i dlc di The Witcher allora se ne può parlare. Sugli NTF neanche ho voglia di esprimermi perché mi incazzo e basta. Quindi sì forse la gen ps360 dal punto di vista di fruizione del medium è stato un punto molto basso, ma come produzioni di valore, paradossalmente è stata imho una gran gen.

 

vero anche l'online a pagamento, quanta robaccia.

Si ovviamente ci sono stati gioconi ci mancherebbe, soprattutto nella prima parte della gen, però appunto la quantità di robaccia è stata talmente alta... tipo per 1 Ninja Gaiden 2 o Halo Reach :hail: beccavi 100 Giulia Passione :asd: alla fine la gen è durata troppo per quello che offriva.

Dobbiamo dire che su pc son sempre esistite le espansioni (che sono l'equivalente del DLC seri stile witcher, Fallout 3 ecc.), mentre i primi dlc moderni consolari, con piccole cosette gratuite, si erano visti già su Dreamcast.
Ma è dall'armatura del cavallo a pagamento di Oblivion su 360 che è cambiato tutto, e siamo arrivati nella stessa gen anche ai giochi spezzettati rivenduti a tranci (tipo il finale di prince of persia ecc.).

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4 ore fa, City Hunter ha scritto:

 

vero anche l'online a pagamento, quanta robaccia.

Si ovviamente ci sono stati gioconi ci mancherebbe, soprattutto nella prima parte della gen, però appunto la quantità di robaccia è stata talmente alta... tipo per 1 Ninja Gaiden 2 o Halo Reach :hail: beccavi 100 Giulia Passione :asd: alla fine la gen è durata troppo per quello che offriva.

Dobbiamo dire che su pc son sempre esistite le espansioni (che sono l'equivalente del DLC seri stile witcher, Fallout 3 ecc.), mentre i primi dlc moderni consolari, con piccole cosette gratuite, si erano visti già su Dreamcast.
Ma è dall'armatura del cavallo a pagamento di Oblivion su 360 che è cambiato tutto, e siamo arrivati nella stessa gen anche ai giochi spezzettati rivenduti a tranci (tipo il finale di prince of persia ecc.).

A me Halo reach e piaciuto tantissimo, ho pure la collecror con il noble team... perché lo reputi robaccia? In cosa non ti e piaciuto?

Modificato da Zaeder
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2 ore fa, Zaeder ha scritto:

A me Halo reach e piaciuto tantissimo, ho pure la collecror con il noble team... perché lo reputi robaccia? In cosa non ti e piaciuto?

Che scherzi, io sono un fanboy di Reach :smile: , ho ancora due copie della limited (quella col diario, una copia da tenere intatta e l'altra letta e consumata lol), forse si capiva male da come ho scritto, ma i giochi che ho citato (Ninja Gaiden 2 e Halo Reach) erano per me alcuni dei pochi capolavori della gen.
Magari fosse stata tutta così la generazione...

 

 

 

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8 ore fa, City Hunter ha scritto:

Che scherzi, io sono un fanboy di Reach :smile: , ho ancora due copie della limited (quella col diario, una copia da tenere intatta e l'altra letta e consumata lol), forse si capiva male da come ho scritto, ma i giochi che ho citato (Ninja Gaiden 2 e Halo Reach) erano per me alcuni dei pochi capolavori della gen.
Magari fosse stata tutta così la generazione...

 

 

 

No hai scritto bene, sono io ho letto malissimo. Ho chiesto perché ci sono parecchi detrattori di reach, ma non ho mai capito perché. 

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7 ore fa, Zaeder ha scritto:

No hai scritto bene, sono io ho letto malissimo. Ho chiesto perché ci sono parecchi detrattori di reach, ma non ho mai capito perché. 


Si purtroppo la fanbase stessa ha sempre rotto le scatole a Reach, e so anche il motivo, "armor lock": gli scarsoni che non sapevano ne usarlo ne contrastarlo si lagnavano in continuazione su internet :asd: 
Per me invece resta uno dei migliori Halo, la campagna single è tra le migliori e più varie (il Sable :hail: ), l'online spettacolare proprio per le varie aggiunte, grafica, storia e musiche al top, ma che volevano di più.

Modificato da City Hunter
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Una volta tutti i giochi potevano considerarsi indie... Spessissimo erano il frutto di una persona, due al massimo... E ci si divertiva alla grande ugualmente. 

Un indie di oggi è certamente più dispendioso in termini economici e di risorse umane dei più grandi colossal del passato.

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L'aumento folle dei costi di sviluppo ha sicuramente reso più difficile per le software house rischiare. E quando il numero di persone coinvolte nello sviluppo di un gioco tripla A è 10 volte che in passato per un periodo di tempo lungo il triplo si capisce anche perchè purtroppo :(

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