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Serie A TIM 2020/2021


Giuseppe90 Master

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Credo che alla fine prevarrà il buon senso e la partita verrà rinviata a data da destinarsi, però adesso è proprio il campionato che è a rischio; tanto vale fermarlo qui o fissare delle regole veramente condivise da tutto gli organi e le istituzioni competenti (ma non aveva già stabilito un protocollo poco fa?). Io capisco tutto ma se ogni squadra che ha un paio di positivi (e ce l'hanno avuti praticamente tutti) sommando vari infortunati ecc. non parte per la trasferta o non si presenta in campo è un macello: a questo punto che abbiamo iniziato a fare il campionato? Penso fosse chiaro che ci sarebbero stati dei positivi.

Poi per carità il parere di un'autorità sanitaria è sovraordinato rispetto al "protocollo" della Lega, io so solo che in questo modo il campionato non andrà avanti, e vabbè pazienza, ce ne faremo una ragione.

 

This. Semplice.

 

Il problema come sempre è che vengono fatte o accettate delle regole (anche se del piffero), ma poi non vengono rispettate. Sono regole del cavolo si sicuramente, ma fino a 5 giorni fa nessuno si era interessato perchè noi come al solito ci svegliamo ad omicidio commesso per cui ci attacchiamo e quelle si seguono. Parlare di buon senso è facile ora, se volevano parlare di buon senso il campionato non doveva iniziare MAI.

 

Il problema non è l'aver vietato il rinvio di Juve-Napoli, è aver consentito il rinvio della partita del genoa. Gli manca mezza squadra ? Pazienza, mette 12 giocatori, la primavera, i bibitari altrimenti si becca il 3 a 0 e tanti saluti. Spiace, ma se la regola è quella, quella va fatta rispettare. O tutti o nessuno e invece hai adottato 3 decisioni diverse addirittura.

 

Una vittoria a tavolino falsa il campionato, un campionato a pezzi come lo scorso falsa il campionato (basta vedere la trasformazioni di certe squadre), dare il permesso ad una squadra anzichè ad un altra falsa il campionato è inutile girarci attorno.

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Tocca ora allo stato regolamentare il tutto, le società hanno firmato il protocollo col ministero, non è possibile che le Usl decidano autonomamente il da farsi...

 

Certo, ci fosse un ministro delo sport senza evidenti ritardi mentali o un ministrl della salute che sa solo rispondere "la priorità è la scuola" come se non si potessero fare due cose assieme...

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Ospite Utente cancellato 260
Intanto Bonucci e Chiellini sono fermi a Torino e non sanno se potranno raggiungere la nazionale in quanto convocati.

Motivazione? Attendono la decisione delle Usl di Torino e Firenze.

E con questo direi che possiamo concludere la pagliacciata di ieri sera

 

https://www.youtube.com/watch?v=CgJ5xIbGyFA

A me invece pare che si stia scoprendo l'acqua calda (non sul forum, ma nel calcio).

Le ASL sono sempre state presenti nell'applicazione del protocollo, che vale finché vale e cioè fin quando le ASL stesse considerano un coefficiente di rischio basso, ad esempio se si tratta di pochi positivi contagiati "esternamente" al sistema calcio. Il caso del Napoli è particolare perché la squadra può essere diventata un cluster dopo la partita con una compagine totalmente infetta, unicum del calcio europeo. A quel punto la responsabilità di avallare una trasferta in cui potenzialmente si muovono decine di positivi che possono contribuire a diffondere il coronavirus tra alberghi, aerei, bus e via dicendo non la prende più nessuno, protocollo o meno. E fanno bene.

 

Poiché la decisione dell'autorità sanitaria è naturalmente sovraordinata a un protocollo recepito con circolare ministeriale, la questione davvero non si pone. E si sarebbe potuta porre solo se l'ASL avesse ignorato il protocollo o il Napoli avesse frainteso le comunicazioni della ASL: poiché così non è, e c'è un obbligo chiaro e ripetuto, mi chiedo cosa ci sia da questionare.

This. Semplice.

 

Il problema come sempre è che vengono fatte o accettate delle regole (anche se del piffero), ma poi non vengono rispettate. Sono regole del cavolo si sicuramente, ma fino a 5 giorni fa nessuno si era interessato perchè noi come al solito ci svegliamo ad omicidio commesso per cui ci attacchiamo e quelle si seguono. Parlare di buon senso è facile ora, se volevano parlare di buon senso il campionato non doveva iniziare MAI.

 

Il problema non è l'aver vietato il rinvio di Juve-Napoli, è aver consentito il rinvio della partita del genoa. Gli manca mezza squadra ? Pazienza, mette 12 giocatori, la primavera, i bibitari altrimenti si becca il 3 a 0 e tanti saluti. Spiace, ma se la regola è quella, quella va fatta rispettare. O tutti o nessuno e invece hai adottato 3 decisioni diverse addirittura.

 

Una vittoria a tavolino falsa il campionato, un campionato a pezzi come lo scorso falsa il campionato (basta vedere la trasformazioni di certe squadre), dare il permesso ad una squadra anzichè ad un altra falsa il campionato è inutile girarci attorno.

A me pare invece che, al contrario, stia crollando come un castello di carte tutta l'illusione di sicurezza che il calcio si era costruito attorno a un protocollo di due pagine.

Com'è normale che sia, il protocollo è tollerato dalle ASL che possono sospenderlo qualora dallo spostamento dei calciatori si determini un rischio per la salute pubblica.

Come scrivevo sopra, non si può pensare che qualcuno avalli lo spostamento di una squadra potenzialmente tutta infetta e che viene a contatto con altra gente in bus, aereo, hotel, oltre che ovviamente con gli avversari.

I rischi di una diffusione del contagio non sono accettabili in un caso del genere, è già tanto che invece si permetta l'andamento del campionato per motivi economici assumendosi comunque un rischio quando invece si tratta di pochi positivi individuati "per tempo". E che comunque non ha impedito di creare l'attuale situazione, visto che il Genoa ha seguito il protocollo e ta-daan.

Perché, lo ribadisco, il problema qua non sono Zielinski ed Elmas, ma Napoli-Genoa.

 

Onestamente io vedo solo una grande arroganza del calcio e una sconnessione dal mondo reale.

[automerge]1601891518[/automerge]

Tocca ora allo stato regolamentare il tutto, le società hanno firmato il protocollo col ministero, non è possibile che le Usl decidano autonomamente il da farsi...

 

Certo, ci fosse un ministro delo sport senza evidenti ritardi mentali o un ministrl della salute che sa solo rispondere "la priorità è la scuola" come se non si potessero fare due cose assieme...

black, non te ne esci mai così.

non esiste alcuna formuletta magica che possa consentire a 30 persone entrate a contatto con un gruppo di 22 contagiati meno di una settimana prima di prendere bus, aerei, dormire in hotel o semplicemente di giocare a calcio.

se vogliono mandare avanti il carrozzone e tenere botta un anno, la strategia da perseguire non è quella di creare dei protocolli, ma di adattare il format alle esigenze.

in NBA non è che sono coglioni ad aver fatto i playoff in una bolla. i veri coglioni sono quelli che pensavano di aver risolto il problema coronavirus con due paginette stiracchiate quest'estate.

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A me pare invece che, al contrario, stia crollando come un castello di carte tutta l'illusione di sicurezza che il calcio si era costruito attorno a un protocollo di due pagine.

Com'è normale che sia, il protocollo è tollerato dalle ASL che possono sospenderlo qualora dallo spostamento dei calciatori si determini un rischio per la salute pubblica.

Come scrivevo sopra, non si può pensare che qualcuno avalli lo spostamento di una squadra potenzialmente tutta infetta e che viene a contatto con altra gente in bus, aereo, hotel, oltre che ovviamente con gli avversari.

I rischi di una diffusione del contagio non sono accettabili in un caso del genere, è già tanto che invece si permetta l'andamento del campionato per motivi economici assumendosi comunque un rischio quando invece si tratta di pochi positivi individuati "per tempo". E che comunque non ha impedito di creare l'attuale situazione, visto che il Genoa ha seguito il protocollo e ta-daan.

Perché, lo ribadisco, il problema qua non sono Zielinski ed Elmas, ma Napoli-Genoa.

 

Onestamente io vedo solo una grande arroganza del calcio e una sconnessione dal mondo reale.

 

Ma non può crollare qualcosa che era già a terra, la sicurezza non c'è MAI stata è quello il punto. Però tutti hanno accettato, tutti se ne sono fregati e adesso ecco che saltano fuori i problemi. Il genoa ha seguito il protocollo ? Sono 2 le cose:

 

a) il genoa spara cazzate

b) il protocollo è fatto da cani (e si torna al discorso che a nessuno prima importava)

 

Cacchio hanno tenuto un intero tour de france nel paese più contagiato d'europa (con tanto di pubblico) e non c'è stato UN caso UNO dopo la partenza. Ovvio che sono sport diversi e la gestione della bolla è differente, ma nel ciclismo come in altri 200 sport si stanno seguendo e rispettando delle regole ben precise, regole che appunto nel calcio non ci sono. Sarebbe interessante vedere anche come in altri campionati affrontano la situazione perchè la regolamentazione governo/asl/lega è dovuto semplicemente dalla nostra incapacità.

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Ospite Utente cancellato 260

Ma non può crollare qualcosa che era già a terra, la sicurezza non c'è MAI stata è quello il punto. Però tutti hanno accettato, tutti se ne sono fregati e adesso ecco che saltano fuori i problemi. Il genoa ha seguito il protocollo ? Sono 2 le cose:

 

a) il genoa spara cazzate

b) il protocollo è fatto da cani (e si torna al discorso che a nessuno prima importava)

 

Cacchio hanno tenuto un intero tour de france nel paese più contagiato d'europa (con tanto di pubblico) e non c'è stato UN caso UNO dopo la partenza. Ovvio che sono sport diversi e la gestione della bolla è differente, ma nel ciclismo come in altri 200 sport si stanno seguendo e rispettando delle regole ben precise, regole che appunto nel calcio non ci sono. Sarebbe interessante vedere anche come in altri campionati affrontano la situazione perchè la regolamentazione governo/asl/lega è dovuto semplicemente dalla nostra incapacità.

 

io faccio un discorso molto pragmatico: il problema è nelle regole oppure nel format che è incompatibile con la pandemia?

come hai detto stesso tu, il tour de france si svolge in una bolla. la NBA, pure.

se cercano la formuletta magica per cui il Napoli, un domani, possa prendere quell'aereo e giocare quella partita sono totalmente fuori strada e pure degli incoscienti.

la follia del calcio, lattone, è stata quella di pensare che con TRE PAGINETTE di circolare avessero risolto il problema, tirando a campare pure con nazionali e coppe europee.

ma poi anche dal punto di vista dello spettacolo, che schifezza è? partite tennistiche, squadre non allenate, stadi vuoti, gente che gioca con la paura del contagio addosso. se hai la sfortuna di beccarti il virus in un momento particolare dell'anno ti trovi a perdere partite su partite a tavolino, davvero è ancora sport?

 

io non vedo alternativa al finire di giocare il girone d'andata (e quelli CL/EL) alla bene e meglio, accettando rinvii e disagi, per poi svolgere playoff e playout in una bolla (e la fase eliminatoria delle competizioni europee). il rischio, continuando così, è di non finire affatto.

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io faccio un discorso molto pragmatico: il problema è nelle regole oppure nel format che è incompatibile con la pandemia?

come hai detto stesso tu, il tour de france si svolge in una bolla. la NBA, pure.

se cercano la formuletta magica per cui il Napoli, un domani, possa prendere quell'aereo e giocare quella partita sono totalmente fuori strada e pure degli incoscienti.

la follia del calcio, lattone, è stata quella di pensare che con TRE PAGINETTE di circolare avessero risolto il problema, tirando a campare pure con nazionali e coppe europee.

ma poi anche dal punto di vista dello spettacolo, che schifezza è? partite tennistiche, squadre non allenate, stadi vuoti, gente che gioca con la paura del contagio addosso. se hai la sfortuna di beccarti il virus in un momento particolare dell'anno ti trovi a perdere partite su partite a tavolino, davvero è ancora sport?

 

io non vedo alternativa al finire di giocare il girone d'andata (e quelli CL/EL) alla bene e meglio, accettando rinvii e disagi, per poi svolgere playoff e playout in una bolla (e la fase eliminatoria delle competizioni europee). il rischio, continuando così, è di non finire affatto.

 

L'alternativa non esiste, o continui cosi per TUTTI (nessuno altro rinvio come il genoa) o interrompi proprio il campionato perchè non ha senso.

 

Io ripeto: dove erano tutti PRIMA di accettare ? A prendersi i soldi dei diritti TV, a cercare di riaprire gli stadi il prima possibile e a fare calciomercato come sempre. Ovviamente, succedeva ad una squadra minore contro un'altra piccola tra l'altro, non sarebbe successo nemmeno 'sto casino tra l'altro perchè come sempre, a quel punto non interessava a nessuno.

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L'alternativa non esiste, o continui cosi per TUTTI (nessuno altro rinvio come il genoa) o interrompi proprio il campionato perchè non ha senso.

 

Io ripeto: dove erano tutti PRIMA di accettare ? A prendersi i soldi dei diritti TV, a cercare di riaprire gli stadi il prima possibile e a fare calciomercato come sempre. Ovviamente, succedeva ad una squadra minore contro un'altra piccola tra l'altro, non sarebbe successo nemmeno 'sto casino tra l'altro perchè come sempre, a quel punto non interessava a nessuno.

 

la vita va avanti con approssimazioni successive.

il protocollo è stato creato in un momento a contagio zero e senza alcun problema di sorta nella coda finale della scorsa stagione.

ora la situazione è cambiata, napoli genoa è un evento particolare che richiede misure particolari. lo stesso protocollo è sempre stato "tollerato" dalle asl, e come dicevo prima non è che esista una formuletta magica per nascondere i problemi o escludere l'autorità sanitaria.

 

io penso che il calcio se continua così si fa male sul serio. meglio prendere atto di aver pestato una merda e correggere in corsa che continuare con i paraocchi appellandosi a fantomatiche regole che devono essere rispettate indipendentemente dalla loro posizione gerarchica nel sistema giuridico e senza valutare i contesti.

il rischio è quello di fare mezzo campionato di 3-0 a tavolino perché oggi è il napoli, domani è un'altra squadra, dopodomani è un'altra ancora che si contagia in 20 e perde un mese di fila, fantasmi in mezzo al campo eccetera. un prodotto del genere ti diventa invendibile.

interrompere il campionato significherebbe uccidere la quarta industria italiana, vedessero come devono fare, andassero a giocare in bolla ma non perdessero più tempo appresso a queste cazzate.

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Quindi nel video woprq agnelli ha detto che avrebbe disatteso le regole

A me invece pare che si stia scoprendo l'acqua calda (non sul forum, ma nel calcio).

Le ASL sono sempre state presenti nell'applicazione del protocollo, che vale finché vale e cioè fin quando le ASL stesse considerano un coefficiente di rischio basso, ad esempio se si tratta di pochi positivi contagiati "esternamente" al sistema calcio. Il caso del Napoli è particolare perché la squadra può essere diventata un cluster dopo la partita con una compagine totalmente infetta, unicum del calcio europeo. A quel punto la responsabilità di avallare una trasferta in cui potenzialmente si muovono decine di positivi che possono contribuire a diffondere il coronavirus tra alberghi, aerei, bus e via dicendo non la prende più nessuno, protocollo o meno. E fanno bene.

 

Poiché la decisione dell'autorità sanitaria è naturalmente sovraordinata a un protocollo recepito con circolare ministeriale, la questione davvero non si pone. E si sarebbe potuta porre solo se l'ASL avesse ignorato il protocollo o il Napoli avesse frainteso le comunicazioni della ASL: poiché così non è, e c'è un obbligo chiaro e ripetuto, mi chiedo cosa ci sia da questionare.

A me pare invece che, al contrario, stia crollando come un castello di carte tutta l'illusione di sicurezza che il calcio si era costruito attorno a un protocollo di due pagine.

Com'è normale che sia, il protocollo è tollerato dalle ASL che possono sospenderlo qualora dallo spostamento dei calciatori si determini un rischio per la salute pubblica.

Come scrivevo sopra, non si può pensare che qualcuno avalli lo spostamento di una squadra potenzialmente tutta infetta e che viene a contatto con altra gente in bus, aereo, hotel, oltre che ovviamente con gli avversari.

I rischi di una diffusione del contagio non sono accettabili in un caso del genere, è già tanto che invece si permetta l'andamento del campionato per motivi economici assumendosi comunque un rischio quando invece si tratta di pochi positivi individuati "per tempo". E che comunque non ha impedito di creare l'attuale situazione, visto che il Genoa ha seguito il protocollo e ta-daan.

Perché, lo ribadisco, il problema qua non sono Zielinski ed Elmas, ma Napoli-Genoa.

 

Onestamente io vedo solo una grande arroganza del calcio e una sconnessione dal mondo reale.

[automerge]1601891518[/automerge]

 

black, non te ne esci mai così.

non esiste alcuna formuletta magica che possa consentire a 30 persone entrate a contatto con un gruppo di 22 contagiati meno di una settimana prima di prendere bus, aerei, dormire in hotel o semplicemente di giocare a calcio.

se vogliono mandare avanti il carrozzone e tenere botta un anno, la strategia da perseguire non è quella di creare dei protocolli, ma di adattare il format alle esigenze.

in NBA non è che sono coglioni ad aver fatto i playoff in una bolla. i veri coglioni sono quelli che pensavano di aver risolto il problema coronavirus con due paginette stiracchiate quest'estate.

A quanto mi pare di aver capito le società hanno firmato il protocollo con lo "stato", col ministero dello sport. Le Usl, evidentemente, possono "scavalcare" lo stato stesso, essendo loro quelle che regolamentano il tutto a base regionale. Ergo tocca allo stato sistemare il casino.

Certo, vedendo chi abbiamo al governo e al ministero dello sport e della salute non la vedo benissimo :asd:

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Il punto in primis, e' che si sa per certo che il napoli e' entrato in contatto diretto con gente risultata positiva, il fatto che dopo Perin e Schone, tutti gli altri siano diventati positivi un giorno dopo l'altro e che le dinamiche Zielinski/Elmas siano simili, dovrebbe far riflettere sul fatto che il rischio e' quello di contagiare mezza serie A, poi la Champions i rispettatori di regolamenti (tipo mettersi due scudetti in più, Ronaldo che fugge via dallo stadio, saltando a pie' pari l'antidoping e questi che in pieno lockdown vanno e vengono con voi privati, strafottendosene della legge) se la vanno a fare con Frabotta ed il terzo portiere.

E questo e'.

La bolla, solo la bolla, altrimenti i giocatori stessero sempre a casa.

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La soluzione è che le regioni accettino che per gli sport di squadra la responsabilità sanitaria è in mano allo stato che si prende il rischio di farli giocare in base a quel protocollo sanitario, che può essere ovviamente migliorato.

 

Se tutto rimane in mano a centinaia di Asl che non si coordinano tra di loro il campionato è già falsato adesso

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Ospite Utente cancellato 260
Quindi nel video woprq agnelli ha detto che avrebbe disatteso le regole

 

A quanto mi pare di aver capito le società hanno firmato il protocollo con lo "stato", col ministero dello sport. Le Usl, evidentemente, possono "scavalcare" lo stato stesso, essendo loro quelle che regolamentano il tutto a base regionale. Ergo tocca allo stato sistemare il casino.

Certo, vedendo chi abbiamo al governo e al ministero dello sport e della salute non la vedo benissimo :asd:

Non è proprio così.

Il protocollo è stato adottato con circolare, è una linea guida, praticamente spazzatura nella gerarchia delle fonti del diritto.

Il provvedimento dell'ASL prende forza direttamente dai DPCM, che sono dei regolamenti di attuazione della legge 35/2020 la quale copre la riserva richiesta dall'art. 16 della Costituzione, libertà di circolazione.

(evito di aprire una parentesi per cui questa ricostruzione susciti molte perplessità in dottrina, ma allo stato attuale questo è).

 

Il provvedimento ASL ha una forza tale capace di inibire qualsiasi profilo colposo in caso di inadempimento obbligazionario e la cui inosservanza determina un principio di responsabilità penale.

 

Insomma, il provvedimento ASL è gerarchicamente sovraordinato. E non esiste alcuna possibilità che si possa sistemare questa antinomia a favore del calcio, anche producendo un DPCM apposito che disciplinasse la questione le ASL potrebbero continuare a far valere le proprie ragioni in virtù del criterio di specialità che assegnerebbe loro la tutela della salute pubblica.

(e un DPCM sul calcio non lo faranno mai)

 

Non c'è modo di uscire da questo cul de sac se non prendere atto che la strada da seguire non sia quella della formuletta magica, ma del cambio di format, mettendosi nelle condizioni di non contrarre il virus. E cioè la bolla.

Prima ci arrivano, meglio è.

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La bolla intesa e fatta come si deve nel calcio non la puoi fare a meno che le squadre, i dirigenti, lo staff e tutti quelli che ci lavorano non rimangono in ritiro insieme fino alla fine del campionato. Il che mi sembra altamente impossibile ...
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Ospite Utente cancellato 260
La soluzione è che le regioni accettino che per gli sport di squadra la responsabilità sanitaria è in mano allo stato che si prende il rischio di farli giocare in base a quel protocollo sanitario, che può essere ovviamente migliorato.

 

Se tutto rimane in mano a centinaia di Asl che non si coordinano tra di loro il campionato è già falsato adesso

Non è possibile, perché l'articolo 117 della Costituzione prevede una competenza concorrente stato/regione in materia di salute (e ciò significa che lo stato può normare solo il principio e non il dettaglio), la questione del calcio ricade in questa dinamica.

Inoltre non è solo una questione di far giocare le squadre (che tanto vabè si contagiano al massimo tra loro), ma anche e soprattutto di possibilità di far estendere il contagio a chi gravita intorno alla squadra, creando dei focolai epidemici che non ci possiamo permettere.

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Ospite Utente cancellato 260
Diciamo che il protocollo non è spazzatura, fa fede se le Usl non deliberano in maniera differente.

 

Appunto, vale finché vale. E cioè fino a quando l'autorità sanitaria non configura un coefficiente di rischio troppo alto per permettere la trasferta.

Nel caso di Napoli-Genoa era troppo alto.

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Non è possibile, perché l'articolo 117 della Costituzione prevede una competenza concorrente stato/regione in materia di salute (e ciò significa che lo stato può normare solo il principio e non il dettaglio), la questione del calcio ricade in questa dinamica.

Inoltre non è solo una questione di far giocare le squadre (che tanto vabè si contagiano al massimo tra loro), ma anche e soprattutto di possibilità di far estendere il contagio a chi gravita intorno alla squadra, creando dei focolai epidemici che non ci possiamo permettere.

 

si può tranquillamente fare, basta trovare un accordo nella conferenza stato-regioni e trattare il tema sanitario relativamente agli sport di squadra come un tema unicamente nazionale.

Una volta trovato l'accordo li il grosso è fatto, le asl riceverevanno dei protocolli in linea con quanto deciso

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Noi scriviamo e ragioniamo ma poi stamane leggo questo:

Ecco quanto riporta il sito ufficiale della Nazionale:"In ottemperanza alle disposizioni delle autorità sanitarie, Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci raggiungeranno il ritiro al termine degli accertamenti preventivi e ottenute le relative autorizzazioni.”

Vorremmo portare buon senso in un mondo che è in una eterna contraddizione con sé stesso, per me non vale manco la pena perderci tempo.

Io mi sarei voluto veder qualche bella partita, come vorrei uscirmene di casa e fare quello che cavolo mi pare, ma purtroppo viviamo un momento difficile e la speranza è uscirne il prima possibile.

Speriamo riescano a farci vedere qualche bella partita in sicurezza, non vedo che altro possiamo fare.

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Ospite Utente cancellato 260
si può tranquillamente fare, basta trovare un accordo nella conferenza stato-regioni e trattare il tema sanitario relativamente agli sport di squadra come un tema unicamente nazionale.

Una volta trovato l'accordo li il grosso è fatto, le asl riceverevanno dei protocolli in linea con quanto deciso

No, davvero, non si può. La costituzione è precisa sul tema delle competenze. Lo Stato dovrebbe legiferare in una materia di competenza concorrente trattandola come esclusiva, visto che qualsiasi fonte sublegislativa verrebbe continuamente derogata dalle ASL per via del principio di specialità. E se lo facesse, basterebbe una regione in disaccordo per impugnare la legge davanti alla corte costituzionale con ricorso diretto.

 

Non c'è alcuna via d'uscita per evitare il riproporsi di una situazione simile, e mi sembra anche assurdo che da mercoledì in Italia ripartono le restrizioni mentre il calcio vuole trovare l'escamotage perfetto per andare in culo alla tutela della salute pubblica. :|

Ripeto, a costo di essere pesanterrimo, più che di regolamenti bisogna parlare di format.

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No, davvero, non si può. La costituzione è precisa sul tema delle competenze. Lo Stato dovrebbe legiferare in una materia di competenza concorrente trattandola come esclusiva, visto che qualsiasi fonte sublegislativa verrebbe continuamente derogata dalle ASL per via del principio di specialità. E se lo facesse, basterebbe una regione in disaccordo per impugnare la legge davanti alla corte costituzionale con ricorso diretto.

 

Non c'è alcuna via d'uscita per evitare il riproporsi di una situazione simile, e mi sembra anche assurdo che da mercoledì in Italia ripartono le restrizioni mentre il calcio vuole trovare l'escamotage perfetto per andare in culo alla tutela della salute pubblica. :|

Ripeto, a costo di essere pesanterrimo, più che di regolamenti bisogna parlare di format.

 

la conferenza stato regioni serve apposta a quello :asd:, so che non se la considera mai nessuno ma da quanto è passato la riforma costituzionale nel 2001 (per me assolutamente peggiorativa rispetto al passato, ma sono punti di vista) è diventato l'organo dove stato e regioni si mettono daccordo sulle materie concorrenti come appunto la sanità.

Se quindi in quell'ambito lo stato e le regioni trovano un accordo per quanto riguarda lo sport di squadra, poi avremmo un unico regolamento valido in ambito nazionale, senza che ogni ASL decide di testa propria.

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è stato preso ma è giallo sul deposito del contratto, la Roma dice di aver depositato in tempo ma sul sito della lega ancora non era apparso. Male che va lo possiamo utilizzare da Gennaio.

Stavo seguendo Sportitalia, e mentre loro dicevano che era tutto fatto, io vedevo che sullo schermo della lega (quello col conto alla rovescia) non appariva l'ufficialita'.

 

Infatti ora e' uscito fuori che non hanno inserito un documento obbligatorio.

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