Vai al contenuto

Kojima per il sociale, preoccupato per l’era digitale che ci attende


Messaggi raccomandati

  • Risposte 164
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Immagini Pubblicate

Ospite Utente cancellato 90
Kojima è un grande estimatore di film e musica, probabilmente pure collezionista, però l'attenzione al trend è importante. Si è visto in nazioni sotto regimi quanto può diventare problematico "venire tagliati fuori dal mondo".
Link al commento
Condividi su altri siti

  • Amministratore
speriamo che adesso che lo dice Kojima, la questione venga presa più seriamente.
Mah... non so.

Non mi ha convinto.

 

Secondo me il problema è pensare che tutto debba essere eterno.

 

Una buon film, una bella musica, un bel videogioco...

 

Io credo che "incentivare" l'acquisto fisico, con il consumismo sfrenato e lo stato in cui verte l'intero globo a causa dell'inquinamento sia un filo "egoistico" ad un certo punto.

 

Possono anche toglierci i videogiochi dall'account dopo 30 anni... così come potrebbero rompersi le console o deteriorarsi i dischi dopo un determinato lasso di tempo.

 

Chi se ne frega? Viviamo di emozioni, non di beni materiali.

 

Le emozioni ed i ricordi li conserviamo nel cuore e nessuno può toglierci questo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Kojima è un grande estimatore di film e musica, probabilmente pure collezionista, però l'attenzione al trend è importante. Si è visto in nazioni sotto regimi quanto può diventare problematico "venire tagliati fuori dal mondo".

Madó basta guardare Cuba al momento, praticamente sono tornati culturalmente nel Medioevo nel giro di un mese.

 

Comunque a me tutto quello che limita la libertà delle persone mette sempre un po' di ansia devo ammetterlo.

  • Like 2
Link al commento
Condividi su altri siti

  • Amministratore
tante emozioni sarebbero andate perdute per sempre se qualcuno al tempo non le avesse registrate su pellicola, vinile, cartuccia ecc....

Pensa a tutte le tradizioni orali perdute nella storia, quello che è stato tramandato è lo scritto, dalle pitture rupestri in poi.

 

Le emozioni sono quel momento e basta, e muoiono insieme alla persona, non vengono tramandate.

Ma se hai un mezzo fisico per continuare a trasmettere quelle stesse emozioni (un quadro, un disco, un libro), intere generazioni potranno continuare a sperimentarle.

 

Pensa se Da Vinci avesse avuto il cloud... :asd:

 

Confondi le emozioni con i ricordi.

 

Se uno si scorda del proprio matrimonio perché non gli è stato fatto un filmino significa che evidentemente non ha provato emozioni forti o che valesse la pena di ricordare.

 

Nessuno dovrebbe scordarsi del proprio matrimonio e non dovrebbe essere una "stupida videocassetta" a cambiare le cose.

 

Tu parli di nostalgia e condivisione, ma quelle sono ben altre cose.

 

Le emozioni non muoiono, restano per sempre nel cuore di chi le ha provate e sono anche la causa, o il motivo, di quello che siamo.

 

Le tradizioni non c'entrano con il possesso, così come dubito fortemente che Da Vinci abbia dipinto la Gioconda pensando poi di conservarla sul suo scaffale o appenderla in una fredda parete di una sua stanza.

 

In quel caso il mezzo fisico serve per condividere un'esperienza, ma è un dono per tutti e nessuno la possiede.

 

Il possesso di un oggetto come un film, un videogioco o una canzone è superfluo (soprattutto nell'era del digitale in cui tutto è ovunque in qualsiasi momento).

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Utente cancellato 113

Mah... non so.

Non mi ha convinto.

 

Secondo me il problema è pensare che tutto debba essere eterno.

 

Una buon film, una bella musica, un bel videogioco...

 

Io credo che "incentivare" l'acquisto fisico, con il consumismo sfrenato e lo stato in cui verte l'intero globo a causa dell'inquinamento sia un filo "egoistico" ad un certo punto.

 

Possono anche toglierci i videogiochi dall'account dopo 30 anni... così come potrebbero rompersi le console o deteriorarsi i dischi dopo un determinato lasso di tempo.

 

Chi se ne frega? Viviamo di emozioni, non di beni materiali.

 

Le emozioni ed i ricordi li conserviamo nel cuore e nessuno può toglierci questo.

Millenni di storia buttati nel cesso

Link al commento
Condividi su altri siti

il filmino del matrimonio serve ai figli e ai nipoti per tramandare un pezzettino di storia della propria famiglia, non certo agli sposini per vedere cosa faceva la zia Marta durante i balli di gruppo :asd:

 

Le emozioni sono personali e non le puoi tramandare senza un mezzo fisico. Con un mezzo fisico qualcun altro potrà sperimentarle direttamente e provare le stesse tue emozioni.

Oggi possiamo sperimentare ad esempio il cinema muto di Chaplin come i nostri nonni e bisnonni un secolo fà, e devi ringraziare il supporto fisico, le pellicole che hanno salvato questi capolavori (il digitale al max è un appoggio dopo che hai già salvato tutto su altri supporti fisici moderni).

 

Possiamo andare anche più indietro, pensare ai geroglifici egizi che resistono da 5000 anni, la foto digitale con lo smartphone che fai a quegli stessi geroglifici resisterà tanto? Se supera i 5 anni al cambio cellulare è già troppo :asd:

 

Il possesso poi diventa sempre più necessario in una società malata e controllata come la nostra, dove il primo pirla che si sveglia storto la mattina può rimuovere contenuti per i più svariati motivi.

  • Like 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Mah, imho non c'è neanche da evocare lo spettro di un regime, se un publisher per qualsiasi motivo decide che non vuole più mantenere disponibile un prodotto, quello sparisce e buonanotte ar secchio.

Il supporto fisico, se parliamo di videogiochi, è una falsa soluzione. Cioè, funziona finché hai a disposizione l'hardware su cui farlo funzionare. Magari oggi qualche accrocchio per far girare una cassettina del C64 lo trovi ancora, ma tra 20, 30 o 50 anni?

Perciò, sarà brutto da dire (e probabilmente anche contrario al regolamento), ma per quanto riguarda la "preservazione culturale", almeno in ambito videogiochi, a oggi non vedo alternative alla pirateria.

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Sarei proprio curioso di sapere a che millenni di storia fai riferimento.

Beh un esempio è la musica classica. Se spariscono CD e vinili passa tutto in digitale come già è ora, ma un giorno con due click potremmo perdere tutto. E in mano ci rimarrebbero solo delle realtà fisiche che mai vorresti dare via e che durassero per generazioni

Link al commento
Condividi su altri siti

speriamo che adesso che lo dice Kojima, la questione venga presa più seriamente.

 

Il solo fatto che ovvietá del genere non trovino il 100% dei consensi nemmeno in un luogo composto da appassionati over 30/40/50 è discretamente sconfortante :asd:

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Utente cancellato 61

il filmino del matrimonio serve ai figli e ai nipoti per tramandare un pezzettino di storia della propria famiglia, non certo agli sposini per vedere cosa faceva la zia Marta durante i balli di gruppo :asd:

 

Le emozioni sono personali e non le puoi tramandare senza un mezzo fisico. Con un mezzo fisico qualcun altro potrà sperimentarle direttamente e provare le stesse tue emozioni.

Oggi possiamo sperimentare ad esempio il cinema muto di Chaplin come i nostri nonni e bisnonni un secolo fà, e devi ringraziare il supporto fisico, le pellicole che hanno salvato questi capolavori (il digitale al max è un appoggio dopo che hai già salvato tutto su altri supporti fisici moderni).

 

Possiamo andare anche più indietro, pensare ai geroglifici egizi che resistono da 5000 anni, la foto digitale con lo smartphone che fai a quegli stessi geroglifici resisterà tanto? Se supera i 5 anni al cambio cellulare è già troppo :asd:

 

Il possesso poi diventa sempre più necessario in una società malata e controllata come la nostra, dove il primo pirla che si sveglia storto la mattina può rimuovere contenuti per i più svariati motivi.

Concordo in tutto. Non capisco anche solo come si possa pensare il contrario.

Link al commento
Condividi su altri siti

Mah, imho non c'è neanche da evocare lo spettro di un regime, se un publisher per qualsiasi motivo decide che non vuole più mantenere disponibile un prodotto, quello sparisce e buonanotte ar secchio.

Il supporto fisico, se parliamo di videogiochi, è una falsa soluzione. Cioè, funziona finché hai a disposizione l'hardware su cui farlo funzionare. Magari oggi qualche accrocchio per far girare una cassettina del C64 lo trovi ancora, ma tra 20, 30 o 50 anni?

Perciò, sarà brutto da dire (e probabilmente anche contrario al regolamento), ma per quanto riguarda la "preservazione culturale", almeno in ambito videogiochi, a oggi non vedo alternative alla pirateria.

 

i supporti fisici possono durare un casino, sui CD c'erano test che parlavano anche di 700 anni (con i dati intatti si intende) in condizioni ideali ovviamente (conservazione, supporto di qualità, fabbricazione senza difetti ecc.). Son prove teoriche ma danno l'idea.

 

Il problema è appunto leggerli, ma la tecnologia c'è e stà diventando sempre più alla portata di tutti.

Oggi cominciano ad uscire le console fpga ad esempio, non troppo economiche ma ti ritrovi con console che imitano quasi alla perfezione il funzionamento delle schede delle console originali (non è emulazione software) e con la quali puoi usare le cartucce Mega Drive o Super Nintendo originali ad esempio.

In futuro sicuramente sarà possibile farlo anche con le console con supporto ottico come Saturn, PSX ecc. o almeno si spera.

 

Senza contare i pezzi di ricambio fabbricati custom per le console originali.

 

Poi la soluzione più pratica è l'emulazione, ma li essendo tutto digitale, dura finchè la gente fa i backup sui propri HDD /DVD/ BD, continua a diffonderli e non perde interesse.

E' un attimo a togliere la spina e a dire addio all'emulazione (come insegna Nintendo che qualche anno fà ha buttato giù uno dei siti di riferimento dell'emu).

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Amministratore
il filmino del matrimonio serve ai figli e ai nipoti per tramandare un pezzettino di storia della propria famiglia, non certo agli sposini per vedere cosa faceva la zia Marta durante i balli di gruppo :asd:

 

Le emozioni sono personali e non le puoi tramandare senza un mezzo fisico. Con un mezzo fisico qualcun altro potrà sperimentarle direttamente e provare le stesse tue emozioni.

Oggi possiamo sperimentare ad esempio il cinema muto di Chaplin come i nostri nonni e bisnonni un secolo fà, e devi ringraziare il supporto fisico, le pellicole che hanno salvato questi capolavori (il digitale al max è un appoggio dopo che hai già salvato tutto su altri supporti fisici moderni).

 

Possiamo andare anche più indietro, pensare ai geroglifici egizi che resistono da 5000 anni, la foto digitale con lo smartphone che fai a quegli stessi geroglifici resisterà tanto? Se supera i 5 anni al cambio cellulare è già troppo :asd:

 

Il possesso poi diventa sempre più necessario in una società malata e controllata come la nostra, dove il primo pirla che si sveglia storto la mattina può rimuovere contenuti per i più svariati motivi.

Sì, ma fermati un attimo perché stiamo passando da un argomento all'altro come spesso accade in questi lidi.

 

Se parliamo di nostalgia e condivisione dei propri momenti sono d'accordo.

I più grandi artisti, pittori, scrittori, scultori, musicisti e tutto quello che ti viene in mente hanno dedicato interamente la loro vita a questo.

 

Il possesso di un bene materiale e fisico che, in digitale, "dopo 30 anni potrebbero toglierti" che non hai prodotto con le tue stesse mani e con la tua stessa persona però non c'entra nulla con il discorso.

 

I primi brani musicali venivano registrati solo 160 anni fa, nonostante si presume che la musica esista da almeno 55.000 anni.

Questi famosi "millenni di storia buttati nel cesso" che cita qualcun altro che possibilmente ha studiato poco, hanno dimostrato che per secoli generazioni su generazioni hanno vissuto senza possedere musica.

 

Il possesso è sempre stato qualcosa che storicamente ha aiutato le persone a sentirsi "più forti" o "desiderabili", ma è qualcosa che da sempre ha reso l'uomo schiavo.

 

Ora, qua parliamo di beni fisici superflui.

Musica, videogiochi, film.

Tutte opere di intrattenimento o emozionali che vivi una volta e che non acquisti e desideri possedere per "condividerle con i posteri".

 

Nessuno qua dentro mi convincerà del fatto che acquista un film o un videogioco in formato fisico perché un giorno vorrà farlo vedere o giocare ai suoi nipoti.

 

Al massimo, come è stato già dimostrato dai post che si leggono qua sopra, si acquista il fisico per paura che qualcuno tolga il digitale.

La paura di perdere qualcosa, come se quel qualcosa ne andasse del nostro "essere".

 

Noi non siamo quello che abbiamo, siamo quello che siamo.

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Utente cancellato 1304

Ma voi che avete più di 30/40/50 anni, ai giochi che avete comprato 20/30/40 anni fa come fate a giocarci?

45 compiuti io.

Ogni tanto ci scappa una partitina a castlevania bloodlines, contra hard corps, super mario 2, pong..ma anche pang! :asd:

[automerge]1628516279[/automerge]

 

un tweet di qualche giorno fa che ha fatto polemica, interessante che lo dica lui visto che voleva fare un gioco in cloud .

appunto,kojima trolla di brutto :asd:

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Utente cancellato 113

Sarei proprio curioso di sapere a che millenni di storia fai riferimento.

Sei serio?

Tutto quello che è venuto prima di te non l'avresti mai potuto conoscere se non fosse stato conservato.

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.


  • Chi sta navigando

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.
  • Contenuti simili

  • Risposte

    • Mirko c'è da dire un'altra cosa che però devi tenere nel discorso: i giochi su PC costano di meno anche perché gli sviluppatori li ottimizzano sempre peggio, certi titoli diventano giocabili quando la controparte console li sconta. Quante volte sto discorso non si fa? Eppure da giocatore PC l'ho provato sulla mia pelle, non che su console non ci siano spesso le stesse problematiche ma io avevo un mostro da 2.500€ e non hai idea di quanto mi girassero quando mi scattava Quantum Break o Mafia 3 (che configurazioni sotto la mia potevano a malapena avviare). Inoltre, altro discorso che non si fa mai, le librerie Steam contano titoli old gen che è ormai impossibile far partire, per dire che Bully della Rockstar conviene prenderselo su PS3 addirittura anziché su PC. Questo perché il sistema operativo si aggiorna ma molti titoli sono abbandonati in quello store e moltissime software house non aggiornano più giochi che a loro non portano introiti (però sono ancora regolarmente venduti su Steam). Salvo casi eccezionali (tipo GTA IV, giusto per ricitare Rockstar), le librerie Steam diventano quasi dei cimiteri degli elefanti. Ora, io su un PC pretendo, soprattutto se spendo tanto per l'hardware, di poter giocare a qualsiasi cosa e per riagganciarmi al discorso che facevo prima, pretendo addirittura di giocarci come più mi aggrada, che sia con un laptop o con una portatile; questa cosa è parzialmente possibile oggi (parzialmente perché, come spiegavo, la fruizione non è garantita per tutti i giochi presenti nell'ecosistema) ma devo comunque spendere di più rispetto alla controparte console e la questione convenienza non è minimamente contemplata. Gioco su PC perché mi piace, non perché conviene, quel discorso lì è decaduto ormai da qualche anno.
    • Dipende da quanto uno gioca, considerando che su pc c'è il gamepass e i giochi su steam costano 10 euro meno che su console (senza considerare la possibilità di acquistare le keys, che tengo fuori dal discorso)
    • Preso, ora si aspetta il 21 anche se probabilmente mi ci potrò mettere durante il weekend. Livello 150 quindi sto apposto, anche se non mi ricordo una sega come si gioca, e oggi mi sono messo ad aiutare gente contro Mogh e sono andato pure da Malenia (Ouch ).   Still peccato che non ci siano trofei :tsk:, btw su ps store manco me lo segnava come DLC ma come ''mappa''
    • Certo. Ai ricchi non cambia nulla. A rimetterci sono sempre i poveri alla fine, perché se vogliono giocare sia Forza Horizon che Spider-Man 2 devono comprare due console da 550 euro l'una, mentre il ricco può comprare entrambe le console senza neanche stare lì a pensarci. Ha senso? Per me no. Per NESSUN consumatore al mondo ha senso. A te può non intaccare perché "non ti interessa" un determinato prodotto in un determinato momento, ma da consumatore la soluzione appare fin troppo chiara.
  • Discussioni

×
×
  • Crea Nuovo...