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AstroMaSSi

Survivor
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  1. LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: KUUKIYOMI 2 - CONSIDER IT NEW ERA (SWITCH) Input pro: Propone un sacco di situazioni bizzarre con cui interagire È un prodotto originale e particolare Input prot: È più un simulatore di reazioni che un gioco La barriera culturale non è indifferente, spesso non è possibile capire cosa bisognerebbe fare Commento finale: Kuukiyomi 2 è un prodotto molto particolare da capire ed apprezzare. Si tratta di un simulatore psicologico di reazioni che cerca di misurare, ponendo il giocatore di fronte a 100 situazioni diverse (a gruppi di 5), in grado di integrazione ed aderenza al contesto sociale. Lo fa proponendo delle situazioni a cui reagire/interagire cercando di effettuare una o più azioni che lo rendano “considerato”, ovvero idoneo a rapportarsi proficuamente agli altri. Alla fine del gioco verrà infatti fornita una scheda sintetica che cerca di rappresentare i valori caratteristici del carattere del giocatore, per esempio l’empatia. Il problema principale è capire come si dovrebbe reagire, a volte non è chiaro come agire (premere un bottone, muovere i pad, agitare la console) così come non è chiaro cosa sia la cosa da fare. Perché la cultura giapponese non è quella europea, le reazioni nei vari contesti sociali hanno scale di accettabilità diverse ed anche convenzioni sociali diverse. Se devi fare una foto di gruppo devi metterti davanti, di lato, dietro? Su di una metro come ti devi comportare? Questo impedisce anche di capire perché si sia ottenuta una specifica valutazione caratteriale, alcune azioni che in un contesto sociale europeo sarebbero opportune o quasi probabilmente in una società con valori e tradizioni diverse potrebbero essere esecrabili o poco tollerate. Tutto questo per dire che la maggioranza non apprezzerà il gioco o proprio non li capirà, come in fondo nemmeno io sono riuscito a fare se non in maniera molto generica e come concetto di base. Da notare che questo è il secondo gioco della serie kuukiyomi, essendo il primo uscito in Europa qualche mese fa, e si presenta sotto questo punto di vista come un more of the same. Si può consigliare questo titolo? Sicuramente solo a persone specifiche, curiose o con una infarinatura della cultura nipponica, per tutti gli altri sarà una curiosa ma inutile carrellata di situazioni e mini giochi. Giudizio finale: MANEGGIARE CON CURA
  2. +1 Hotline Miami Collection +1 Ruiner +1 Kuukiyomi 2: Consider It +1 The Walking Dead Season 2 +1 Behold The Kickmen +1 The Walking Dead: A New Frontier
  3. Sto procedendo con la terza stagione (dopotutto stavano a 3 € e mezzo circa cadauno) e sebbene lo scartavetri un po’ meno siamo sempre dalle parti della sceneggiatura per americano medio.
  4. LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: THE WALKING DEAD SEASON 2 (SWITCH) Input pro: - Se vi siete affezionati a Clementine sarà interessante scoprire cosa succede - Ci sono momenti di tensione Input prot: - È un gioco narrativo, quindi ha contenuti videoludici limitati e potrebbe non piacere a tutti. Se aggiungiamo la trama ripetitiva e poco curata facciamo bingo ma in negativo - Scartavetra i coglioni in fretta come se si agisse con la cartavetrata a fondo ed in velocità - Troppo basato sui QTE, soffre anche di una grande legnosità e imprecisione nei comandi che porta a dover ripetere più volte alcune scene per motivi sbagliati - In alcuni passaggi ci sono incongruenze di trama e forzature - Sembra di vedere la prima stagione con tutto peggiorato Commento finale: Se la prima stagione di The Walking Dead era caratterizzata da una trama appassionante e profonda, con personaggi ben tratteggiati e carismatici, questo non succede con la seconda, nella quale vorreste picchiare tutti pesantemente dall’inizio. La storia, nonostante dal taglio molto americano, anziché essere coinvolgente e carica di tensione, ripete in maniera asinesca gli stessi argomenti e situazioni della prima, provocando fastidio ed irritazione anzichè tensione ed interesse. Stonano tanti momenti dove la trama si fa sfilacciata ed incongruente, alcune imprecisioni, alcuni episodi un po’ troppo scontati siamo dalle parti della spazzatura venduta per avventura. Per quanto riguarda la parte ludica continuano ad esserci notevoli problemi relativi ad alcuni limiti nella legnosità dei comandi, che rendono difficile poter controllare efficacemente il personaggio nelle fasi action, tanto che a volte ci si trova a lottare contro i comandi e non contro gli zombi. Inoltre le scelte morali e tattiche compiute nel corso del gioco hanno un impatto solo apparentemente importante, in realtà l’influenza generale sul gioco è più estetico che sostanziale, e quindi a questo giro saprete già che qualsiasi scelta compiuta non conta nulla e sempre lì si finisce. I limiti tecnici e di qualità della trama non possono essere nascosti, resterete sintonizzati sul gioco giusto per finirlo e non tornarci più. Bocciato, prendetelo solo se ultrascontato e se volete vedere come continua la storia di Clementine. Giudizio finale: NO
  5. LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: CAN ANDROIDS PRAY - BLUE (SWITCH) Input pro: Una certa profondità del concept Finisce in fretta Input prot: Rapporto qualità/prezzo infimo Dura pochissimo Sostanzialmente inutile Commento finale: Can Androids Pray girà attorno al concetto metafisico dell’esistenza di Dio e delle sue implicazioni. Lo fa nella forma di una visual novel basata sui dialoghi di due piloti di mech prossimi alla morte, con una serie di bivi introdotti dalle scelte che scaturiscono dalle nostre risposte che portano a finali diversi. La grafica è solo uno sfondo dei dialoghi, la durata circa 15 minuti, con una rigiocabilità legata alla possibilità di ottenere finali diversi. A che pro? Nessuno, dubito che molti giocatori possano avere interesse a rivivere una breve esperienza sostanzialmente inutile leggendo dei segoni mentali di due piloti di mech forse androidi. Fosse gratis ci si potrebbe pure pensare, come ti capita di leggere al bar le righe di un qualsiasi editorialista di quotidiano per dimenticarsi il tutto dopo il caffè. Lasciate perdere. Giudizio finale: NO
  6. LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: WUPPO - DEFINITIVE EDITION (SWITCH) Input pro: Grafica carinissima, con pochi tratti sono stati capaci di tratteggiare caratteri e caratteristiche dei personaggi Ironia e arguzia ai massimi livelli, diverte sempre grazie alle idee Circa 10 ore di gioco di qualità Input prot: Non è un gioco che lascia molti aiuti per gli enigmi, ma non è difficile, il livello di difficoltà scende col passare del tempo Alcuni potrebbero essere infastiditi dallo stile da cartoon per piccini, peggio per loro Configurazione dei tasti non ottimale, a volte il doppio salto tradisce Commento finale: Wuppo è un action adventure con elementi platform e metroidvania. Un piccolo protagonista, un wum, si trova a dover salvare il mondo a causa di un gelato. Da qui un lungo viaggio tra territori strani e personaggi bizzarri, continue sorprese e deliziose divagazioni. Il gioco è molto ricco, ci sono fasi esplorative, come in un piccolo metroidvania (con poco backtracking, che può ridursi a zero), alcuni passaggi platform, boss fight divertenti ed impegnative, soprattutto inizialmente o a livelli di difficoltà alti (ci sono 4 livelli), boss fight che sono praticamente i soli punti ove si combatte, tanti piccoli enigmi da risolvere senza troppi aiuti come nei giochi di una volta, compagni di avventura divertenti e bizzarri, minigiochi ispirati. Il personaggio si controlla con l’analogico, il tasto di salto è il dorsale sinistro, i pulsanti del joycon sinistro servono a selezionare i menu, quelli del destro per interagire con l’ambiente: l’interfaccia è l’unica parte del gioco che non ho pienamente apprezzato. Perché per tutto il resto è un titolo favoloso. Divertente, divertente, divertente, dal minigioco degli fnakker ai dialoghi surreali, da Carlo all’uccello, questo bellissimo gioco è talmente pieno di sorprese che vorrei dimenticare tutto per potermelo godere di nuovo. Se poi si pensa che tutto questo scaturisce da due sole persone... resti a bocca aperta. Insomma, se volete un gioco di media durata dal costo non eccessivo (15€ sullo store Nintendo) e vi piace il genere, questa non è una scelta, questo è un obbligo. Gioco eccezionale. Giudizio finale: ASSOLUTAMENTE SI
  7. LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: ARREST OF A STONE BUDDHA (SWITCH) Input pro: Ricostruzione ispirata di un coacervo estetico-filosofico che si pone tra l’esistenzialismo, i film francesi degli anni ‘70, la violenza di John Woo Evocativo, con pochi pixel un ottimo grafico ricostruisce un mondo ed una atmosfera Input prot: Potreste trovare irritante la camminata lenta del protagonista ed il senso di vuoto generale che trasmette il gioco Non c’è molto da fare a parte le fasi di feroce combattimento. È voluto. Commento finale: Arrest Of A Stone Buddha è un titolo difficile. Sa essere indie sino in fondo, ovvero concettuale, ostico, estremo, difficilmente digeribile dalla maggior parte dei giocatori. Si narra la parabola lavorativa di un killer, che inframezza le missioni con lunghi e stanchi tratti di vuoto. Immerso in una Parigi grigia e fumosa, trascina la sua esistenza in una solitudine enorme e soffocante, con poche interazioni col mondo insignificanti, come se piombassimo nei panni de l’Etranger di Camus. L’immaginario estetico sembra uscire da un film noir francese, le fasi di lotta da un film di John Woo (la camminata lenta, inforcare gli occhiali scuri, fumare una sigaretta). Le missioni interrompono il flusso del vuoto, con una scena iniziale di omicidio e l’attraversamento di livelli a scorrimento dove veniamo investiti da ondate di avversari che dovremo uccidere con pallottole o prese mortali, missioni caratterizzate da un livello di difficoltà elevato, mitigato dalla suddivisione di ogni missione in più sottolivelli, sino alla fuga finale. Le pallottole finiscono in fretta, quindi il giocatore dovrà atterrare alcuni avversari per sottrargli l’arma e continuare nella sua lenta fuga (perché nei livelli si passeggia, non si corre). Il tutto molto basico come gameplay, molto asciutto. Questi aspetti potranno risultare irritanti ai più, come la mancanza di indicatori su schermo, non si saprà quanta vita rimanga, quante pallottole si abbiano, ad ogni morte, e ce ne saranno tante, dovremo ripetere l’ultima sezione in corso. E dopo la missione la lunga attesa vuota di una nuova, sino al finale ed ad una canzone finale scelta con grande gusto. Alla fine del gioco non si potrà che apprezzare la coerenza del tutto, di tutte le scelte di design, consci che questo è un prodotto per pochi che quindi non posso consigliare se non a chi creda di poter entrare in sintonia con una storia difficile ed un gioco che non è fatto per divertire. Giudizio finale: MANEGGIARE CON CURA
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