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Fog Gaming la nuova piattaforma cloud di Sega


Toshihiro90

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La cosa è molto più interessante del previsto.

 

In pratica questo fog gaming non è un semplice servizio da quattro soldi, Sega vorrebbe usarlo per trasformare le sale giochi in tanti data center, ma non per farci giocare i titoli arcade a casa, ma per dare il cloud anche ad altre società e business.

 

In pratica le prossime schede includeranno la tecnologia per diventare dei mini server cloud (non si parla però di giochi in cloud, i giochi misà che resteranno tradizionali). Col normale ricambio dei cabinati tutte le sale giochi diventeranno col tempo dei data center, senza costi aggiutivi per i gestori.

 

Azni si parla di possibilità di guadagno ulteriori per le sale giochi visto che avrebbero un doppio scopo, a questo punto potrebbe esserci una nuova diffusione delle sale giochi/data center, anche fuori dal Giappone.

Alla fine non era un'esagerazione, forse hanno trovato la formula per far sopravvivere e prosperare le sale e creare data center dal nulla.

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La portata rivoluzionaria non è tanto nel tipo di tecnologia di per sé ma nel rendere di nuovo profittevoli le sale giochi. La tecnologia applicata in questo modo è una testa d'ariete per dare nuovo mercato mainstream a luoghi che nel mondo si sono trasformati in ritrovi per ludopatici. Sarà la tecnologia stessa la fonte di guadagno per i gestori e non la "promessa" di un'effettiva ricompensa in denaro per i clienti.

 

Negli anni 80 una realtà economica giurassica e sonnecchiante come quella dei bar italiani si è trasformata in brevissimo tempo in una spugna altamente ricettiva per le nuove tecnologie provenienti dal remotissimo e culturalmente inesistente (per la nostra società) Giappone. I loghi e i nomi SEGA, Taito, Namco, Capcom, Atari e compagnia varia sono diventati in meno di un lustro delle icone nelle nostre giovani menti di bambini. E tutto perché quelle 200 lire a fondo perduto erano diventate un buon ritorno economico per quei bar. Da lì a pochissimo, già nei primi anni 90, l'Italia aveva sale giochi dedicate ai videogames.

 

Oggi questa tecnologia può attecchire in tempi rapidissimi anche fuori dal Giappone, con dinamiche del tutto simili a quelle già viste, e portare a videogames nuovamente orientati verso maggiore immediatezza, maggior senso di sfida e a nuovi investimenti in tal senso. Senza più il vincolo del contenere i costi tecnologici personali della console casalinga.

Se SEGA riesce nel suo intento, facciamo il botto!

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Potenzialmente sembra una discreta figata nonchè un'applicazione del fog computing che non avrei mai nemmeno lontanamente immaginato.

 

però mi chiedo: ma se io giapponese voglio giocare a outrun 2 sp versione da sala in casa e tutti cabinati della mia città sono già occupati da qualcun'altro, devo aspettare il mio turno? o mi manda a un cabinato più lontano che però magari non garantisce le stesse prestazioni nello streaming? :look:

Ma io immagino che ogni cabinato potrà eseguire istanze multiple del gioco, compresa almeno un'istanza locale/fisica.
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