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Gli anni 90 sono i migliori?


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Ospite Ste_84

Sony ha rivoluzionato il game, ha segnato la fine di Sega nel panorama delle console.

Resto dell'idea che i giochi attuali siano leggermente più facili dei nostri tempi e io, nato metà anni 80, ho potuto vivere 3 generazioni di vg.

Le sala giochi, probabilmente, avrebbero avuto la stessa sorte: ai ragazzini, di adesso, videogiocare non è più il mettere delle monete dentro un cabinato.

Non ci sono più gli hard-core gamer, siamo rimasti pochi e forse antichi.

I giochi attuali, quelli che vanno più per la maggiore, sono altri e molti dei ragazzini vivono nel mito di Fortnite e Gta.

Forse sbaglio, ho un pregiudizio sui giochi odierni, ma comunque molti restano una bella arte visiva e con scarsissima difficoltà.

Ma già dalla fine degli anni 90 era così.

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Cmq devo riconoscere che ho avuto un profondo legame con la prima PSX.

I due giochi che mi hanno maggiormente coinvolto sono entrambi di fine anni '90 e sono Final Fantasy 7 (ovviamente) e il primo Metal Gear Solid.

 

Tuttavia è proprio a causa di PSX che le sale giochi in Italia sono scomparse (che senso aveva spendere 1000 lire per 2 minuti di gioco quando potevi giocarci a casa all'infinito??), adoravo il Sega Planet di Padova con il mega cabinato di Sega Rally (4 macchine in vetroresina in cui entrare fisicamente: gran partite i primi anni di università)... forse l'unico rimpianto è quello. Adesso i cabinati sono quasi tutti con pistole a infrarossi o moto pneumatiche, li trovo solo al cinema multisala, che peccato.

Grande Cloud grandi partite al Sega Planet. Mio padre è molto legato a Padova ogni volta che ci andavamo mi fiondavo lì dentro.

 

Ma ricordo anche con piacere i mega sfidoni a Virtua Striker 2 nella nostra sala giochi grande 2x2. In decine di ragazzini attaccati allo schermo. Roba che con il distanziamento sociale per giocare doveva uscire il gestore oggi.

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Grande Cloud grandi partite al Sega Planet. Mio padre è molto legato a Padova ogni volta che ci andavamo mi fiondavo lì dentro.

 

Ma ricordo anche con piacere i mega sfidoni a Virtua Striker 2 nella nostra sala giochi grande 2x2. In decine di ragazzini attaccati allo schermo. Roba che con il distanziamento sociale per giocare doveva uscire il gestore oggi.

:mecry::mecry::mecry::mecry::mecry:

 

Che ricordi, che ricordi...

Dopo le lezioni di Fisica 1 con il cervello in pappa andavamo a giocare, puro divertimento.

Uscivamo dal Sega Planet poveri, rimbambiti e felici.

Era bello essere spensierati, cavoli se era bello!

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Inviato (modificato)

Il remake di RE3 comunque è emblematico.

È peggiore del 2 e sono quasi tutti concordi.

Eppure è tecnicamente un lavorone... cosa è andato storto?

Che il 3 era peggiore del 2.

Perché durava la metà, perché non innovava e non aggiungeva nulla alla formula, perché riciclava assets... insomma era il sequel fatto sul successo della serie.

 

Bel gioco eh, ma la dimostrazione che certe mosse commerciali c’erano già allora (e pure prima... da Ms. Pacman in poi).

 

 

E no non credo che i giochi oggi siano più belli da vedere e meno da giocare, semplicemente era più facile divertire i “noi bambini” che i noi di oggi.

Chi cerca arcade e sfida oggi ha più scelta di allora, basta rivolgersi al segmento di mercato giusto (se lo cercate nei blockbuster di rockstar o Ubi sbagliate in partenza).

 

Seguendo un po’ in rete mi è parso di capire che la questione RE3 non si limita solo a quello che hai descritto che per caritá ci sta tutto, ho notato che buona parte delle critiche derivano da una poca accuratezza dell’operazione, in poche parole dalla qualitá del remake stesso. La mancanza di fedeltà dall’originale a mio avviso è quello che lo rende nettamente inferiore dal 2.

 

Escludendo il remake di FFVII che secondo me tanto remake non è, io credo che guardare al passato sia importante, certe meccaniche che sono state abbandonate perchè “non adatte al mercato moderno” ,castrano molto la qualitá dei giochi attuali mi riferisco in particolare modo a cose come il backtracking, gli enigmi, i labirinti, la profonditá delle meccaniche ,ecc vengono viste come il male assoluto da estirpare ,quando invece se usate oculatamente e nei giusti contesti, fanno la differenza .

Modificato da Thenameless
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Gli anni '90 erano un inferno. Bellissimo, ma pur sempre un inferno. Le sale giochi che tanto valeva iniziare a fumare a 13 anni, il quadernetto con le password per giocare a castlevania (rigorosamente pronunciato castelvania) dal cugino, i giochi che costavano un rene e grazie al cazzo che li speedrunnavi e ne conoscevi ogni glitch (c'avevi solo quello, che 140.000 lire mica le scucivi a mammà così, per uno sfizio).

Era bella l'estetica dei giochi di allora, ma era figlia del suo tempo (e delle limitazioni tecnologiche), come l'estetica dei giochi odierni è figlia del nostro.

Comunque, non tornerei indietro neanche se mi pagassero.

Se uno vuole un livello di sfida (che poi, per me, son più complicati i giochi moderni, con i loro millemila comandi a volte insulsi e astrusi) (ed è questa la grande questione: la profondità del gameplay, profondità che probabilmente potrebbe essere anche presente nei giochi moderni, solo che non ce ne accorgiamo perché siamo abituati a saltare da un gioco all'altro) paragonabile a quello dell'epoca, ha a disposizione miliardi di giochi tra indie e collection varie (ok, lo so che non è la stessa cosa, ma accontentiamoci).

Insomma, no. Gli anni '90 non erano meglio.

Io ero meglio negli anni '90.

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Sony ha rivoluzionato il game, ha segnato la fine di Sega nel panorama delle console.

Resto dell'idea che i giochi attuali siano leggermente più facili dei nostri tempi e io, nato metà anni 80, ho potuto vivere 3 generazioni di vg.

Le sala giochi, probabilmente, avrebbero avuto la stessa sorte: ai ragazzini, di adesso, videogiocare non è più il mettere delle monete dentro un cabinato.

Non ci sono più gli hard-core gamer, siamo rimasti pochi e forse antichi.

I giochi attuali, quelli che vanno più per la maggiore, sono altri e molti dei ragazzini vivono nel mito di Fortnite e Gta.

Forse sbaglio, ho un pregiudizio sui giochi odierni, ma comunque molti restano una bella arte visiva e con scarsissima difficoltà.

Ma già dalla fine degli anni 90 era così.

mah, molti giochi del passato semplicemente baravano (i boss dei picchiaduro Snk sono praticamente un trope del media) o erano tarati verso difficoltá estreme semplicemente per spillarti soldi.

Io invito sempre chi fa questo discorso a provare i grand strategy game Paradox che per essere padroneggiati richiedono uno studio che manco un esame di matematica

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Ospite Ste_84

mah, molti giochi del passato semplicemente baravano (i boss dei picchiaduro Snk sono praticamente un trope del media) o erano tarati verso difficoltá estreme semplicemente per spillarti soldi.

Io invito sempre chi fa questo discorso a provare i grand strategy game Paradox che per essere padroneggiati richiedono uno studio che manco un esame di matematica

Sono un hard-core game di metà anni 90, fino al 2000, gli strategy non fanno per me e non mi piacciono.

Mettimi dentro un Unreal tournament e divento come un bambino a Pasqua con l'uovo della Kinder😂😂😂

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Seguendo un po’ in rete mi è parso di capire che la questione RE3 non si limita solo a quello che hai descritto che per caritá ci sta tutto, ho notato che buona parte delle critiche derivano da una poca accuratezza dell’operazione, in poche parole dalla qualitá del remake stesso. La mancanza di fedeltà dall’originale a mio avviso è quello che lo rende nettamente inferiore dal 2.

 

Escludendo il remake di FFVII che secondo me tanto remake non è, io credo che guardare al passato sia importante, certe meccaniche che sono state abbandonate perchè “non adatte al mercato moderno” ,castrano molto la qualitá dei giochi attuali mi riferisco in particolare modo a cose come il backtracking, gli enigmi, i labirinti, la profonditá delle meccaniche ,ecc vengono viste come il male assoluto da estirpare ,quando invece se usate oculatamente e nei giusti contesti, fanno la differenza .

 

Ma infatti bisogna contestualizzare.

Il backtraking non era una fine strategia per invogliare l’esplorazione... ma un modo per raddoppiare la durata e risparmiare lavoro.

La difficoltà di un metal slug non era perché i giocatori avevano voglia di sfide hardcore... ma per spillare monete ai cabinati.

Gli incontri casuali in FF non servivano ad aggiungere il brivido dell’imprevisto all’avcentuara... ma la cpu non c’è la faceva a visualizzare i nemici.

Le porte in RE non servivano a creare suspance... ma a mascherare i caricamenti.

 

 

Oggi che non ci sono più quei limiti sì certe meccaniche vengono viste come superare (occhio che in Hallow Knight come in Dark Souls il backtraking c’è eccome e non è più solo un espediente).

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Niente mi ridarà l'emozione di quando collegai per la prima volta lo snes alla tv con Super G'n'G.... cazzarola un cabinato in casa. Per non parlare di SF2.... giocavo con le lacrime agli occhi per la contentezza.

 

Niente mi ridarà l’emozione delle sere di Natale a 8 anni.

Oggi potessi passerei la vigilia a guardare Netflix piuttosto che con i parenti 😐

 

Ogni periodo della vita ha un “gusto” diverso.

E non necessariamente migliore o peggiore. Diverso.

 

I giochi comprati in edicola (pirata ma noi manco lo capivamo), le confezioni dell’amica, quelle a fisarmonica con settordici cd per pc, e quello strano stupore dei primi giochi in Vga, il Game Boy, l’odore dei cantuccio i Nintendo, le copertine PlayStation.... ma ancora i giochi ps2, le prime partite online, fino al aspettare mezzanotte che sblocchino l’indie sul psn...

Tutti “sapori” diversi.

 

 

Giocando ora a FF VII mi ritrovo a pensare che è il gioco che “immaginavo” vedendo i FMV dell’originale all’epoca, ma con gli occhi di oggi :)

 

Ma ringrazio che ancora so stupirmi.

Di un Uncharted come di un Obra Din, di un Gow come di un Paper Please!

No la qualità non è calata e di innovazioni ce ne sono più di prima.

È che ci stupiamo meno di allora.

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Ospite Utente cancellato 110

Sony ha rivoluzionato il game, ha segnato la fine di Sega nel panorama delle console.

Resto dell'idea che i giochi attuali siano leggermente più facili dei nostri tempi e io, nato metà anni 80, ho potuto vivere 3 generazioni di vg.

Le sala giochi, probabilmente, avrebbero avuto la stessa sorte: ai ragazzini, di adesso, videogiocare non è più il mettere delle monete dentro un cabinato.

Non ci sono più gli hard-core gamer, siamo rimasti pochi e forse antichi.

I giochi attuali, quelli che vanno più per la maggiore, sono altri e molti dei ragazzini vivono nel mito di Fortnite e Gta.

Forse sbaglio, ho un pregiudizio sui giochi odierni, ma comunque molti restano una bella arte visiva e con scarsissima difficoltà.

Ma già dalla fine degli anni 90 era così.

viviamo in un mondo dove l'e-sport è esploso e ci sono migliaia di persone che letteralmente si allenano per imparare a giocare un gioco alla perfezione per avere un vantaggio,la difficoltà si è solo spostata,più che altro vedo molti vecchi giocatori non riescono ad apprezzare ciò che c'è di nuovo e positivo forse perchè stanchi,giocatori a cui magari servirebbe una pausa di qualche anno.

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Niente mi ridarà l’emozione delle sere di Natale a 8 anni.

Oggi potessi passerei la vigilia a guardare Netflix piuttosto che con i parenti 😐

 

Ogni periodo della vita ha un “gusto” diverso.

E non necessariamente migliore o peggiore. Diverso.

 

I giochi comprati in edicola (pirata ma noi manco lo capivamo), le confezioni dell’amica, quelle a fisarmonica con settordici cd per pc, e quello strano stupore dei primi giochi in Vga, il Game Boy, l’odore dei cantuccio i Nintendo, le copertine PlayStation.... ma ancora i giochi ps2, le prime partite online, fino al aspettare mezzanotte che sblocchino l’indie sul psn...

Tutti “sapori” diversi.

 

 

Giocando ora a FF VII mi ritrovo a pensare che è il gioco che “immaginavo” vedendo i FMV dell’originale all’epoca, ma con gli occhi di oggi :)

 

Ma ringrazio che ancora so stupirmi.

Di un Uncharted come di un Obra Din, di un Gow come di un Paper Please!

No la qualità non è calata e di innovazioni ce ne sono più di prima.

È che ci stupiamo meno di allora.

ma non erano nemmeno sapori diversi, per noi ai tempi quelle cose erano la normalitá e le davamo per scontate mentre oggi le vediamo attraverso i classici nostalgia goggles esattamente come i ragazzini di oggi domani sospireranno al pensiero di quanto ci mettevano a scaricare un gioco dal psn

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Niente mi ridarà l’emozione delle sere di Natale a 8 anni.

Oggi potessi passerei la vigilia a guardare Netflix piuttosto che con i parenti 😐

 

Ogni periodo della vita ha un “gusto” diverso.

E non necessariamente migliore o peggiore. Diverso.

 

I giochi comprati in edicola (pirata ma noi manco lo capivamo), le confezioni dell’amica, quelle a fisarmonica con settordici cd per pc, e quello strano stupore dei primi giochi in Vga, il Game Boy, l’odore dei cantuccio i Nintendo, le copertine PlayStation.... ma ancora i giochi ps2, le prime partite online, fino al aspettare mezzanotte che sblocchino l’indie sul psn...

Tutti “sapori” diversi.

 

 

Giocando ora a FF VII mi ritrovo a pensare che è il gioco che “immaginavo” vedendo i FMV dell’originale all’epoca, ma con gli occhi di oggi :)

 

Ma ringrazio che ancora so stupirmi.

Di un Uncharted come di un Obra Din, di un Gow come di un Paper Please!

No la qualità non è calata e di innovazioni ce ne sono più di prima.

È che ci stupiamo meno di allora.

Ma proprio no... prima dello snes mi passarono per le mani il vcs, lo spectrum, il 64 e l'Amiga... ero pure più giovane dello snes. Eppure quando arrivò il "quasi" pareggio con la sala giochi fu qualcosa di eclatante. Non ebbi le stesse sensazioni di avere quel coso con 6 tasti tra le mani, più dei 3 del md non ce ne erano al tempo, e la grafica da bar. Era una cosa assurda.

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Ma proprio no... prima dello snes mi passarono per le mani il vcs, lo spectrum, il 64 e l'Amiga... ero pure più giovane dello snes. Eppure quando arrivò il "quasi" pareggio con la sala giochi fu qualcosa di eclatante. Non ebbi le stesse sensazioni di avere quel coso con 6 tasti tra le mani, più dei 3 del md non ce ne erano al tempo, e la grafica da bar. Era una cosa assurda.

 

Ognuno ha vissuto i periodi della sua vita in modo diverso.

Ma capisci che OGGI il ragazzino che vede per la prima volta Tekken 7 a casa quel "oh mio dio è come al bar" non lo vive.

E nessuno vedesse oggi per la prima volta SF2 e SF5 preferirebbe il primo....

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  • Amministratore

Io definirei gli anni 90 come il periodo dell'esplosione videoludica.

Si è passati dal 2D al 3D. Era un periodo di novità.

Ci si gasava anche per doppiaggi italiani come quello di Metal Gear Solid perché erano nuovi. Non c'erano voci, non c'era doppiaggio, c'erano al massimo versi nei giochi che precedevano quegli anni.

 

C'era MGS su PS1 che ti lasciava esclamare "sembra un film", perché avevi l'impressione di giocare con degli attori.

 

È il concetto di "novità" che frega molti, ma soprattutto il dar per scontato che queste cose ci siano sempre state.

Chi ha vissuto quel passaggio attribuirà la crescita a quel periodo. I giocatori che nascono oggi avranno la fortuna di vedere altre innovazioni ed evoluzioni.

Penso alla VR, ad esempio.

Quello che ho provato con Astrobot è stata la stessa cosa che ho provato passando da Superman (i più anziani sanno di quale Superman parlo) a Crash Bandicoot.

 

Io comunque mi reputo fortunato, in quanto ho conservato lo spirito ed il cuore del bambino che c'è in me, che riesce a godere oggi come allora del nuovo panorama videoludico.

 

Finisco dicendo che ho amato Hollow Knight tanto quanto Tombi. Sto amando Persona 5 Royal tanto quanto ho amato Final Fantasy 8.

Eppure, senza neanche andare a compararli, i titoli di oggi sono di gran lunga superiori ai titoli di ieri.

 

P.S.

Il discorso potrebbe essere confuso. Ho buttato giù le idee ma mi annoiava sistemarle... spero sia comunque comprensibile.

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Ma infatti bisogna contestualizzare.

Il backtraking non era una fine strategia per invogliare l’esplorazione... ma un modo per raddoppiare la durata e risparmiare lavoro.

La difficoltà di un metal slug non era perché i giocatori avevano voglia di sfide hardcore... ma per spillare monete ai cabinati.

Gli incontri casuali in FF non servivano ad aggiungere il brivido dell’imprevisto all’avcentuara... ma la cpu non c’è la faceva a visualizzare i nemici.

Le porte in RE non servivano a creare suspance... ma a mascherare i caricamenti.

 

 

Oggi che non ci sono più quei limiti sì certe meccaniche vengono viste come superare (occhio che in Hallow Knight come in Dark Souls il backtraking c’è eccome e non è più solo un espediente).

E qua ti volevo,il fatto è che certe meccaniche del passato vengono utilizzate ancora adesso da certi giochi e casualmente ne decretano il successo, Darksouls ha uno dei migliori level design di sempre e delle bossfight clamorose, il reboot di Doom è semplicemente il vecchio Doom sotto steroidi ovvero l’fps Arena nella sua concezione più pura, i nuovi RE (tranne il 3) si rifanno chiaramente al passato, con enigmi,backtracking,inventario limitato,ecc , i jrpg e i crpg sono rimasti identici a come sono stati concepiti e potrei andare avanti ore. Quello che voglio dire è che mai mi sognerei di voler tornare agli anni 90 in scala 1:1 ( infatti il mondo indie mi fa cagare proprio perchè lo scimmiotta malamente mantenendone però tutti i difetti) ma secondo me è innegabile l’influenza che quel periodo ha avuto sul gaming (di qualitá) moderno e di come certe meccaniche seppur considerate vetuste se utilizzate sapientemente sanno ancora dir la loro in una gen in cui i corridoi action o open world scialbi la fanno da padrone .

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Per me sono i migliori perchè sono stati gli anni in cui c'è stato il salto più netto a livello di tecnologie (e non solo nei videogiochi).

 

 

Tutto ciò che è venuto poi negli anni 2000 fino ad ora è stato solo un affinamento e un ampliamento di idee passate con la quasi totale perdita di inventiva (la continua rincorsa ai remake di videogiochi vecchi è l'emblema di questo fatto)

 

Negli anni '90 poi c'è stato proprio il salto da 2d a 3d, per me è stata davvero una cosa sbalorditiva al tempo (ricordo perfettamente come ci rimasi la prima volta che vidi FIFA 97 in 3d su una PSX quando ero abituato a giocare a sensible soccer 2d e simili...Mai più provata un'emozione simile guardando un videogame).

 

 

 

Ma poi ragazzi la prima metà degli anni '90 con Nintendo,Super Nintendo,Megadrive,Game Gear, Game Boy e tutti quei piccoli capolavori 2d (la prima saga di MARIO su tutti) seguiti poi dall'avvento di PSX e i suoi capolavori 3D con l'invenzione di nuovi generi e personaggi: Resident Evil, Metal Gear Solid, Crash Bandicoot, Tomb Raider, Final Fantasy, Formula One ecc ecc ecc

 

Vittoria a mani basse per quanto mi riguarda, i mitici anni '90 (e ripeto non solo per i videogiochi ma pure la musica, i cartoni animati di quegli anni che ancora oggi vengono riproposti ecc ecc ecc)

Modificato da Cosmoxello giallorosso
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secondo me gli anni 90 sono oggettivamente la golden age del videogioco, così come gli anni 80 lo sono per il cinema e la musica.

 

Ne discuto spesso di questa cosa con gli amici, di solito faccio un esmepio facile: per i videogiochi se ci pensate nel giro di 5 anni siamo passati da Sonic 3 a Tomb Raider, a Mario 64, a Shenmue.... in 5 anni eh.

Al confronto negli ultimi 20 anni non è successo quasi nulla, per fortuna ci comincia a smuovere qualcosa adesso con la VR.

 

Alla fine era tutto un'insieme, secondo me l'arte e l'intrattenimento sono sempre uno specchio della società, e quella anni 80-90 era una società migliore in tante cose rispetto a quella di oggi (e tanti di voi se la ricordano), e questo ambiente sicuramente meno problematico rispetto a oggi, ha permesso a tanti personaggi di emergere (Suzuki, Miyamoto, Naka ecc. e tutta quella generazione di grandi game designers, oggi non potrebbero nascere).

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E qua ti volevo,il fatto è che certe meccaniche del passato vengono utilizzate ancora adesso da certi giochi e casualmente ne decretano il successo, Darksouls ha uno dei migliori level design di sempre e delle bossfight clamorose, il reboot di Doom è semplicemente il vecchio Doom sotto steroidi ovvero l’fps Arena nella sua concezione più pura, i nuovi RE (tranne il 3) si rifanno chiaramente al passato, con enigmi,backtracking,inventario limitato,ecc , i jrpg e i crpg sono rimasti identici a come sono stati concepiti e potrei andare avanti ore. Quello che voglio dire è che mai mi sognerei di voler tornare agli anni 90 in scala 1:1 ( infatti il mondo indie mi fa cagare proprio perchè lo scimmiotta malamente mantenendone però tutti i difetti) ma secondo me è innegabile l’influenza che quel periodo ha avuto sul gaming (di qualitá) moderno e di come certe meccaniche seppur considerate vetuste se utilizzate sapientemente sanno ancora dir la loro in una gen in cui i corridoi action o open world scialbi la fanno da padrone .

 

Non concordo.

Molte di quelle meccaniche sono state inventate anche prima.

Il backtraking c'è da sempre (tanto per fare un esempio), doom stesso non ha inventato quasi nulla (il remake poi si basa su altre meccaniche ma sarebbe un discorso lungo).

 

Tutto in questo settore di è "evoluto".

I picchiaduro a scorrimento (salvo operazioni palesemente retrò) sono diventati gli action... i Devil may cry prima e formule ancora più complesse dopo.

I Castelvania sono diventati i Dark Souls...

Tutto è diventato più complesso perchè semplicemente molti limiti sono caduti, le possibilità sono esplose, i generi si sono (fortunatamente) contaminati tra di loro.

 

Se facciamo un'operazione di decostruzione scopriremo che tutto è derivativo da space war e pong.... ma dire che gli anni 90 "erano meglio" anche no.

Ci sono tantissime innovazioni anche oggi e meccaniche molto più recenti che funzionano benissimo.

Poi ovvio che ci sono basi comuni.

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Niente mi ridarà l’emozione delle sere di Natale a 8 anni.

Oggi potessi passerei la vigilia a guardare Netflix piuttosto che con i parenti 😐

 

Ogni periodo della vita ha un “gusto” diverso.

E non necessariamente migliore o peggiore. Diverso.

Giustissimo, osservazione sacrosanta. Bravissimo!

"Diverso", la parola chiave di tutto il discorso.

 

Possibile che nessun'altro ci abbia pensato? La nostalgia è potente, si, ma fino ad un certo punto! Ma dai...!

Pensate davvero che reboot, remake e remasterd vendano bene solo per l'effetto nostalgia?

 

I giochi d'oggi sono diversi da quelli di ieri, e per l'esattezza hanno perso delle caratteristiche guadagnandone altre e ciò che si rimpiange oggi non sono altro che quelle emozioni che davano quelle caratteristiche che ormai non ci sono più.

 

Alcuni dei motivi per cui ho amato la saga di Resident Evil ad esempio (uno dei miei esempi preferiti quando affronto questa discussione) sono che devi scoprire da solo cosa fare ed ogni chiave trovata, ogni enigma risolto era una soddisfazione ed un passo in avanti, oltre a nuove creature che apparivano nella mappa in determinati punti una volta avanzato nella storia costringendoti a stare nuovamente in guardia quando riattraversi di nuovo quel corridoio (chi era che parlava di backtracking fatto bene?) ed ultimo ma non ultimo i boss che non li incontravi sempre alla fine della mappa come in molti dei giochi moderni che fanno a gara nel farti capire meglio che stai per affrontare un boss.

 

Altro mio esempio preferito è la prima visita alla Città di Mezzo nel primo Kingdom Hearts. Lì non hai chiare istruzioni su cosa fare e la prima volta che giochi quella parte devi vagare un po a caso e quando finalmente vedi partire la cut-scene e capisci che sei riuscito ad andare avanti nel gioco provi un mix di "Sollievo-Soddisfazione-Sorpresa". Le tre S.

Sollievo: perchè non sei più bloccato.

Soddisfazione: perchè ce l'hai fatta, sei andato avanti, sei riuscito a proseguire nel gioco.

Sorpresa: perchè ti parte improvvisamente una cut-scene e ti chiedi cosa accadrà.

 

 

Ora, per quanto godo come un porco quando in un Far Cry 5 (ennesimo mio esempio preferito) posso ripulire un avamposto nemico nel modo che più mi aggrada: stelth, cecchinando dalla distanza, lanciando granata a destra e a manca, piazzando mine ed esplosivi ed attirandoci i nemici sopra o semplicemente presentandoti lì con un fucile in mano e sparando a chi qualsiasi cosa si muova. Cose che in un gioco di 20 anni fa te le potevi solo sognare. Per quanto amo tutto questo, rimpiango le emozioni delle 3 S che mi davano i giochi degli anni 90 ed anche i primi degli anni 2000.

 

Non è che una cosa è meglio dell'altra. Solo... Dannazione, non si potrebbe avere tutto senza rinunciare a nulla? :asd:

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Mi viene sempre in mente una scena in sala giochi una ventina di anni fa dove dei ragazzi guardavano gli intermezzi di un cabinato dove girava Ghosts 'n Goblins. Quando comparve il logo della casa uno dei due si rigirò sconcertato verso l'altro dicendo "ma ti rendi conto la Capcom anni fa faceva questa roba". Io vabbè ero un ragazzino ma da sempre appassionato di retrogame. Un ragazzo un po' più grande che passava sempre di lì dopo aver staccato da lavoro sbiancò:asd:
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