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PS5 e Giappone: Anatomia di un divorzio


kadio

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Il territorio nazionale di Sony, il Giappone, è stato "messo da parte" nella pianificazione promozionale per PlayStation 5 e ha visto i suoi team di sviluppo "tagliati fuori", poiché la società starebbe dando maggiore importanza al mercato statunitense.

 

Questo secondo un nuovo report di Bloomberg, che afferma che le prestazioni deludenti di PlayStation 4 in Giappone, così come la decisione di PlayStation di spostare la sua sede in California nel 2016, hanno visto il contributo del Giappone notevolmente ridotto per la next-gen.

 

Il braccio nordamericano di PlayStation, Sony Interactive Entertainment America, ha visto la sua influenza crescere in modo significativo negli ultimi quattro anni, in seguito alla spinta del titolare della piattaforma verso una struttura globale centralizzata.

 

Il processo ha portato a un numero significativo di licenziamenti in tutta la sua attività europea negli ultimi 18 mesi, quando la leadership si è spostata in California.

 

Secondo le fonti di Bloomberg all'interno del quartier generale di San Mateo, l'ufficio statunitense ritiene che il marketing giapponese per PS4 abbia portato a un minor numero di console vendute.

 

Di conseguenza, il Giappone sarebbe stato "messo da parte" nella pianificazione della promozione di PlayStation 5, secondo diversi membri dello staff giapponese di PlayStation citati da Bloomberg. I dipendenti di Tokyo hanno affermato di essere rimasti in attesa di istruzioni dalla California.

 

La visione dell'ufficio statunitense avrebbe anche influenzato lo sviluppo dei giochi, si afferma nel report.

 

Japan Studio di PlayStation, che ha co-sviluppato giochi come Bloodborne, Astro's Playroom e The Last Guardian, ha visto non rinnovati i contratti di molti dei suoi creatori, secondo quanto riferito da ex dipendenti a Bloomberg.

 

Anche i team di supporto agli sviluppatori con sede in Giappone sarebbero stati ridotti di un terzo.

 

jpg

 

L'ufficio statunitense ritiene che il business PlayStation non abbia bisogno di giochi "che vanno bene solo in Giappone", secondo quanto riferito dai dipendenti della sede centrale della California.

 

 

Rispondendo al report di Bloomberg, il portavoce di Sony Natsumi Atarashi ha detto che "il nostro mercato interno rimane della massima importanza" e ha affermato che qualsiasi suggerimento che Sony stesse spostando la sua attenzione dal Giappone era errato e "non riflette la strategia dell'azienda".

 

 

In precedenza, il CEO di Sony Interactive Entertainment Jim Ryan ha insistito sul fatto che la società non si stava "americanizzando", a seguito della sua centralizzazione in California.

 

 

"Voglio rafforzare il punto che la globalizzazione non significa americanizzazione", ha detto.

 

 

Un altro europeo, il co-fondatore di Guerrilla Games Hermen Hulst, è stato nominato nuovo boss dei Worldwide Studios di PlayStation lo scorso novembre. La mossa ha visto l'ex presidente Shuhei Yoshida lasciare il ruolo per dirigere una nuova iniziativa che si occupa di studi indipendenti più piccoli.

 

 

Come riportato in una precedente news, Takashi Mochizuki di Bloomberg ha detto che Sony ha considerato le prestazioni di PS4 deludenti in Giappone e quindi ha iniziato a concentrarsi maggiormente sugli Stati Uniti. Gli analisti con sede in Giappone affermano che lo spostamento dell'attenzione di Sony è diventato ancora più evidente.

 

 

"Xbox ha la possibilità di fare del Giappone il secondo mercato più grande dopo gli Stati Uniti se farà i passi giusti per gli anni a venire. L'attenzione di Sony si sta allontanando e i fan hanno iniziato a notarlo."

 

 

PS4 ha venduto meno di 10 milioni di console in Giappone, un numero che la colloca al di sotto di PS3. D'altra parte, una parte considerevole delle entrate di PlayStation proviene dagli Stati Uniti.

 

 

"È opinione degli analisti che PlayStation non consideri più importante il mercato giapponese", ha affermato Kazunori Ito di Morningstar Research.

 

 

 

Al di là dei meme e degli slogan così generali da risultare fatalmente generici, c’è un intero mondo di possibili discorsi consistenti da affrontare.

Va detto: fare comunicazione in campo videoludico/tecnologico è difficilissimo. Si lavora in fretta e male. Su informazioni vaghe, frammentarie o sconclusionate. Con interlocutori che hanno scarsa competenza tecnica e la propensione a scegliere, tra diverse proposte, la peggiore e la più reticente, e a peggiorarla ulteriormente. Però, accidenti, che vuoto pneumatico di contenuti, di energia, di coraggio, di visione e perfino di lungimiranza da parte di Sony.

 

Morale: una scelta al guadagno immediato ci stà, ma è facile da smontare e contraddire (la storia insegna ed è lì per un motivo, WiiU per fare il solito esempio).

Meglio darsi da fare per avere un’idea forte (Switch) e poi (ma solo poi) per darle una forma buona e, possibilmente, nuova. Entrambe le cose non sono facili da fare, ma neanche impossibili.

Tra l’altro, un’idea chiara e coraggiosa è anche più facile da trasformare in una comunicazione che acchiappa l’attenzione, si fa capire e ricordare, emoziona e, magari, convince.

Nintendo lo aveva capito a inzio Gen correndo ai ripari e centralizzando l'attenzione su territorio Giapponese con un'ibrida da convincere due fasce di acquirenti che aveva precedentemente perso: quelli mobile e i giocatori tipici di videogame. Trascurando i casual, tranne per situazioni estemporanee su richiesta di NoA (Labo, 1-2 Switch) subito rimandate al mittente.

 

Credo sia giunto il momento di affrontare una volta per tutte la questione: chi saranno i giocatori PlayStation 5?

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Non la vedo cosi tragica la situazione, si, PS4 ha venduto meno di PS3, ma sono comunque 8 milioni do console “classiche” vendute, non mi sembra poi tanto male. Tra l’altro il giappone è sempre stato molto “mobile centrico”, hanno la fissa della console portatile, per dire, in giappone persino PSVita ha venduto 6 milioni, PsVita..... quindi....

Per concludere, sony ha voluto rispondere alle dichiarazioni di bloomberg, negando il loro disinteresse per il mercati giapponese.

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Ospite Utente cancellato 260

Mi sembra che PS5 non avrà, per la prima volta nella storia di una console Sony, giochi giapponesi terze parti al lancio.

 

Comunque, ormai parliamo di una multinazionale. Per quanto il Giappone possa essere una terra importante per ragioni commerciali e culturali (Bloomberg secondo me ha esagerato un pochitto), PS5 è una macchina rivolta al mercato worldwide.

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Mi sembra che PS5 non avrà, per la prima volta nella storia di una console Sony, giochi giapponesi terze parti al lancio.

 

Comunque, ormai parliamo di una multinazionale. Per quanto il Giappone possa essere una terra importante per ragioni commerciali e culturali (Bloomberg secondo me ha esagerato un pochitto), PS5 è una macchina rivolta al mercato worldwide.

 

A me la cosa che dispiace veramente è questa: una Sony ormai sempre più lontana dai giochi jappi e che si affida solo alle third party purtroppo.

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Ospite Utente cancellato 260
A me la cosa che dispiace veramente è questa: una Sony ormai sempre più lontana dai giochi jappi e che si affida solo alle third party purtroppo.
Vediamo che ci proporrà JS :sisi:
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Bloomberg son pure quelli che avevano scritto la cazzata del taglio della produzione di ps5. Prontamente smentita da Sony, ovviamente. Inchiostro(digitale) sprecato.

 

Inviato dal mio MAR-LX1A utilizzando Tapatalk

Bloomberg non è un sito inaffidabile.

 

EDIT by laika: tono inaccettabile, seconda volta da ieri. Cartellino.

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Tolte le dichiarazioni ufficiose e inchieste travisabili, premettendo che da me la Sony giappofila è sempre gradita...

 

Nei panni di Sony, mi ritrovo con la terra natale in cui il 90% della popolazione gioca mobile e quindi questa fetta di mercato se la ingurgita Nintendo senza troppi problemi. Ecco. Perché dovrei rodermi il fegato e investirci troppo?

 

Il cuore non va di pari passo col business.

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Tolte le dichiarazioni ufficiose e inchieste travisabili, premettendo che da me la Sony giappofila è sempre gradita...

 

Nei panni di Sony, mi ritrovo con la terra natale in cui il 90% della popolazione gioca mobile e quindi questa fetta di mercato se la ingurgita Nintendo senza troppi problemi. Ecco. Perché dovrei rodermi il fegato e investirci troppo?

 

Il cuore non va di pari passo col business.

Il problema è che non ci investono per nulla infatti. Basterebbe mettere uno studio di 20 persone e dargli un minimo di budget. Se poi quelle rare volte in cui lo fa, investono tutto il budget per pagare le animazioni dello studio Ghibli piuttosto che farci un gioco come dio comanda, comprendi quanto ci capiscono o quanto gliene importi.

 

Nintendo domina anche perchè non ha avversari in giappone. Della Sony occidentale mi interessa giusto 1 gioco su 40 studi... 20 persone su un gioco giappo sarebbe già un sogno per me.

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Mi sembra che PS5 non avrà, per la prima volta nella storia di una console Sony, giochi giapponesi terze parti al lancio.

 

Comunque, ormai parliamo di una multinazionale. Per quanto il Giappone possa essere una terra importante per ragioni commerciali e culturali (Bloomberg secondo me ha esagerato un pochitto), PS5 è una macchina rivolta al mercato worldwide.

Devil May cry 5 e Yakuza dovrebbero esserci.

 

Cmq, questo argomento lo abbiamo già trattato in maniera estesa in un'altro topico.....quelle dichiarazioni sono da leggere con un po' di cognizione di causa.... non si parla del fatto che possano diminuire i giochi, ma degli investimenti sul mercato interno. Meno giochi pensati per i giapponesi, più' giochi pensati per il pubblico occidentale. E quando roba che fino a 5 anni erano supernicchia Giappo (Monster Hunter, Yakuza, Persona, per citarne qualcuno) ora sono brand di successo riconosciuto anche da noi non mi preoccupo.

Perche' non sono preoccupato.

Per nulla.

Poco importa se la divisione Jap di sony e' stata ridotta a 3 persone.Che Shueisha faccia l'oratore al circo e che l'unico nippo che si visto lavorarci fosse quello che l'ha smontata.

Non mi preoccupo.

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Ma guardate che purtroppo è la verità, ormai il Giappone è un mercato minore che tra l'altro è in mano al mobile e Nintendo.

Ma va bene così perché ormai i giochi vengono distribuiti in tutto il mondo a parte qualche raro caso supernicchioso.

 

Inviato dal mio ASUS_I001DC utilizzando Tapatalk

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Ospite Utente cancellato 260
Devil May cry 5 e Yakuza dovrebbero esserci.

 

Cmq, questo argomento lo abbiamo già trattato in maniera estesa in un'altro topico.....quelle dichiarazioni sono da leggere con un po' di cognizione di causa.... non si parla del fatto che possano diminuire i giochi, ma degli investimenti sul mercato interno. Meno giochi pensati per i giapponesi, più' giochi pensati per il pubblico occidentale. E quando roba che fino a 5 anni erano supernicchia Giappo (Monster Hunter, Yakuza, Persona, per citarne qualcuno) ora sono brand di successo riconosciuto anche da noi non mi preoccupo.

Perche' non sono preoccupato.

Per nulla.

Poco importa se la divisione Jap di sony e' stata ridotta a 3 persone.Che Shueisha faccia l'oratore al circo e che l'unico nippo che si visto lavorarci fosse quello che l'ha smontata.

Non mi preoccupo.

DMC 5 è uscito quasi due anni fa kilo...e lo stesso Yakuza non sarà su PS5 in versione apposita al lancio e in Giappone è uscito ormai a gennaio.
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Ospite Utente cancellato 5

Ogni volta che sento la parola "americanizzazione" muoio dentro.

Detto questo, ovviamente Playstation è un marchio rivolto al mercato internazionale e questo è un bene, molto male invece che tutto il centro di comando si sposti in California. Se Playstation aveva ancora un'identità definita, con un occhio rivolto ad oriente ed uno ad occidente, molto probabilmente con l'"americanizzazione" questa sparirà del tutto e diventerà il regno del marketing a tutti costi. Sarebbe interessante capire i dettagli della faccenda.

Per sintesi, io uno come Yoshida non lo cambierei per cento e più come Ryan.

[automerge]1604927632[/automerge]

E quando roba che fino a 5 anni erano supernicchia Giappo (Monster Hunter, Yakuza, Persona, per citarne qualcuno) ora sono brand di successo riconosciuto anche da noi non mi preoccupo.

Ne deriva che le nuove potenziali IP giapponesi avranno meno possibilità di uscire dalla supernicchia. Io non sarei così contento.

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Ogni volta che sento la parola "americanizzazione" muoio dentro.

Detto questo, ovviamente Playstation è un marchio rivolto al mercato internazionale e questo è un bene, molto male invece che tutto il centro di comando si sposti in California. Se Playstation aveva ancora un'identità definita, con un occhio rivolto ad oriente ed uno ad occidente, molto probabilmente con l'"americanizzazione" questa sparirà del tutto e diventerà il regno del marketing a tutti costi. Sarebbe interessante capire i dettagli della faccenda.

Per sintesi, io uno come Yoshida non lo cambierei per cento e più come Ryan.

[automerge]1604927632[/automerge]

 

Ne deriva che le nuove potenziali IP giapponesi avranno meno possibilità di uscire dalla supernicchia. Io non sarei così contento.

in realtà no visto che queste IP sono diventate mainstream proprio nella generazione dove sony ha fallito miseramente in giappone... non è che noi occidentali siamo cretini, se un gioco merita vende anche da noi. L'importante è che gli sviluppatori giappi abbiano capito che non ci piace essere trattati come clienti di serie B e aspettare magari localizzazioni improponibili a distanza di 2 anni.

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Questo perchè sembra che un gioco jappo abbia l'obbligo di dover vendere mentre al gioco occidentale gli si da più facilmente fiducia. L'offerta giapponese di massa si è ridotta sempre alle solite 3/4 SH che difficilmente si allontanano dalle loro IP di punta.

 

Una square che campa di FF

Una capcom che gli è rimasto giusto da riproporre Monster Hunter in tutte le sue forme dopo che anche DMC gli è riuscito a metà

Una Sega che tira fuori il 200esimo yakuza

Una Atlus che tra un po' tira fuori pure i sottobicchieri di Persona

 

Poi si ogni tanto anche qualche studio loro si mette a fare qualcosina, ma appunto in casa Sony nemmeno mezzo team ...

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Ospite Utente cancellato 5

in realtà no visto che queste IP sono diventate mainstream proprio nella generazione dove sony ha fallito miseramente in giappone... non è che noi occidentali siamo cretini, se un gioco merita vende anche da noi. L'importante è che gli sviluppatori giappi abbiano capito che non ci piace essere trattati come clienti di serie B e aspettare magari localizzazioni improponibili a distanza di 2 anni.

Il discorso era riferito esclusivamente ai presunti finanziamenti di Sony dirottati via. Se davvero dovesse essere così, diventa chiaro che si farà più fatica a far uscire dalla nicchia del mercato giapponese le potenziali perle. Poi chiaro, il discorso localizzazione a cui ti riferisci è fondamentale.

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Il mercato giappo ormai è mobile-centrico, devono essere bravi (e furbi) da spostare la produzione interna da local per local a local per global (insomma più Giappone per il mercato americano e europeo :sisi: )

 

imho la strada giusta è stata segnata da Kojima + Guerilla, uno fornisce l’idea ma la realizzazione prettamente tecnica (motore) viene dall’occidente, se no si rischiano colli di bottiglia incredibili (es. il luminous di SE)

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A mio parere non è tanto Sony che ha voltato le spalle al Giappone, ma al contrario il Giappone che, per la maggior parte, è rimasto al palo, sia lato utenza che lato sviluppatori. Sony ha trovato una formula che funziona molto bene ovunque tranne che in JP... dove ormai si vive di gatcha e prodotti di infima qualità su smartphone. I pochi titoli di qualità che ancora vanno alla grande là sono le produzioni Nintendo, grazie alle loro caratteristiche di immediatezza di fruibilità (anche per merito del form factor della console) e generale mancanza di complessità a livello di meccaniche o impegno/dedizione da parte del giocatore che non si sposano bene con lo stile di vita nipponico. Insomma, il Giappone ora è un mercato che continua ad avere una sua importanza...ma non è più la patria del gaming tradizionale da nessun punto di vista e viene, giustamente, trattato al pari di tanti altri mercati. Non avrebbe senso per Sony incaponirsi per spingere la sua home console nel mercato domestico.
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Io fatico a seguire il discorso.

Partiamo dal presupposto che tanto ormai il mercato è globlizzato nel bene e nel malem COD è il gioco più venduto in Giappone, Persona (finalmente) arriva tradotto anche da noi.

Sega fa Yakuza (ma pure North star, Judgemnt ecc..) come Ubi fa Solo AC e Bandai Tales of.

Nessuno molla i brand di successo.

Ma intanto da Capcom stiamo aspettando un brand nuovo, Kojima è sempre Kojima e le migliaia di piccole reltà giapponesi arrivano in occidente più facilmente oggi che ieri.

 

Tornando a Sony (che continua a fare accordi con Kojima, Capcom, Sega/Atlus, Square... finanziare Polyphony ecc...) esattamente cosa vi aspettavate di diverso? cosa ha prodotto in giappone nell'ultima gen?

Ueda l'ha sfanculato per ovvi motivi (peraltro il nuovo progetto è ancora sotto silenzio) e la nuova gen la apre con un remake di un titolo From

(semiOT: a volte ho l'impressione che qui i giochi giapponesi siano un po' come il cinema polacco... considerato solo se non vende altrimenti sono "americanate").

Resta la sola incognita del Japan Studio... che in tutta la gen ha fatto solo Gravity Rush 2. Vedremo che fa in questa (rumor li volevano su un horror)...

 

Se c'è un distaccamento dal mercato giapponese non è frutto della gestione dell'ultimo anno...

Ma penso semplicemente che nel mercato globale alcuni titoli tirino di meno e quelli più di nicchia abbiano più visibilità adesso.

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Ma il punto è proprio quello: prendendo per buono l'articolo, ha veramente senso "tagliare" anche l'ultimo studio (che fa 2 giochi a gen meglio di niente insomma) quando tu Sony sei una realtà già affermata e hai già altrettanti 200 studi che lavorano a prodotti occidentali di successo ?

 

Cioè a me sta frase da i brividi: "La visione dell'ufficio statunitense avrebbe anche influenzato lo sviluppo dei giochi, si afferma nel report."

 

Si tratta semplicemente di differenziare l'offerta e piuttosto che vedere i restanti Japan sull'ennesimo action adventure mi piacerebbe vederli su altri tipo di prodotti.

 

Sul discorso che non li fanno perchè poi non vendono in giappone mi pare assurdo visto che come detto i mainstream vendono anche fuori. Questi non ci provano proprio a fare giochi ... il che è ben diverso per me

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Come detto sopra Sony ci ha provato e ci ha anche investito , ma se sono rimasti al palo ora è Sony che si americanizza?:asd:

 

Tolta capcom e Square che in qualche modo sono rimaste al passo (sia lato tecnico che quantità/qualità dei giochi ) tutti gli altri non sono pervenuti.

 

Level 5 è morta

Atlus Persona ok, ma tolto quello il nulla (che poi ricordiamoci che il 5 doveva uscire su ps3 eoni fa) e project re fantasy è TBA.

Sega continua con i Yakuza

Bamco solite cagate ecc.

 

Boh, non è che è sempre e solo colpa di Sony.

 

Potrei dire che per esempio GR2 è un ottimo gioco, snobbato e che ha venduto poco, li potrei dire che è colpa di Sony perché il gioco ha avuto zero marketing e sicuramente ha influito sulle vendite che avrebbero potuto permettere un voto più alto, più visibilità e più vendite da permettere un terzo capitolo.

 

E comunque, nulla vieta ai dev occidentali di fare giochi ''jappi''.

 

Tsushima l'hanno fatto i SP e non mi pare gli manchi qualcosa:asd:

 

 

Poi sì, si potrebbe dire che i jappi hanno quel ''qualcosa'' ma ormai...non lo si vede da molto tempo.

 

 

Ah e ci sono anche i platinum, fanno dei giochi buoni/molto buoni ma tecnicamente sono dei merdoni assurdi:asd:

 

Io comprerei i BP, e li espanderei fino all'inverosimile chiamandoli Sony Japan remake division, e gli farei rifare ogni prod jappa per renderla al passo coi tempi:asd:

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Come detto sopra Sony ci ha provato e ci ha anche investito , ma se sono rimasti al palo ora è Sony che si americanizza?:asd:

 

Sony si è americanizzata eccome, mi pare assurdo pensare il contrario sinceramente :look:.

 

Sony ci ha provato con chi ? Con Ni no kuni dove hanno speso tutto il budget per pagare i Ghibli e si sono scordati del resto del gioco ? Proprio il fatto che si pensi a pompare solo il comparto tecnico e grafico ti fa capire il cambio di mentalità più vicina al mondo occidentale.

 

Guarda caso Graviti Rush è forse l'unico gioco che hanno fatto a modo loro e gli è uscito bene...

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