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AstroMaSSi

Survivor
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Tutti i contenuti di AstroMaSSi

  1. Vale quello che finisce nel 2021. Anche se fosse iniziato, per dire, nel 1999.
  2. LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: MY GIRLFRIEND IS A MERMAID!? (SWITCH) Input pro: - La sirena ha le tette grandi - Acquistandolo scontato ho speso relativamente poco Input prot: - Troppo testo, troppe parole spesso inutili e ripetitive - I personaggi sono antipatici, la storia poco interessante, scadente - A prezzo pieno è ancora meno acquistabile Commento finale: Tra le tante visual novel disponibili sul mercato questa è, per il mio gusto, una delle peggiori. Sekai Project, publisher di questo gioco, ha prodotto visual novel molto migliori, come, ad esempio, la serie Nekopara, mentre qui, al di la di qualche buon disegno statico, tutto è ai minimi livelli a livello di trama, personaggi e gamaplay. Il protagonista è un idiota che parla, parla, parla, inondando lo schermo di inutili frasi che dovreste leggere, cosa che spesso eviterete utilizzando i poteri di lettura veloce che avrete appreso con Dianetics proprio con lo scopo di poter terminare rapidamente quest'agonia. La protagonista è altrettando idiota e monocorde, con il solo pregio di avere grandi tette. La coprotagonista è discretamente tossica. Il contorno paesaggistico inutile e stereotipato. La storia piena di assurdità fini a se stesse, con continue gag ripetitive, riproposte di continuo da inizio a fine gioco. Lo stesso svolgersi della storia si appoggia su scelte multiple che vengono proposte in determinati punti dei capitoli e che portano ai vari finali, come sempre buoni o cattivi, e si potranno velocizzare le scene gi viste per accorciare l'agonia, ma non ci sarà un vero interesse a vedere i vari finali, la ricerca del finale "giusto" sar una pena come tutto il resto del gioco, senza tra l'altro una vera soddisfazione visto il basso livello della scrittura. Il gioco mi ha talmente deluso che ho fatto fatica anche a scriverne, e mi fermo qui perchè ogni ulteriore descrizione dello stesso è sprecata. Per concludere il tutto basta una sola parola: evitatelo. Giudizio finale: NO
  3. Tra i due Dungeonoid, più classico ma anche più impegnativo e ben fatto come level design.
  4. LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: DUNGEONOID (SWITCH) Input pro: Prezzo invitante Gameplay Arcade semplice ma funzionale Livello di difficoltà impegnativo per un gioco intrinsecamente divertente Interessante la possibilità di giocare in coop locale Input prot: Gli elementi RPG integrati nel gioco sono poco significativi Non è possibile giocare in coop online, avrebbe arricchito notevolmente la sostanza del gioco e la sua durata Commento finale: Dungeonoid è un piccolo gioco di natura Arcade che trae le sue radici dalla tradizione di Arkanoid, dei suoi predecessori e dei suoi cloni. La sostanza del gioco infatti è quella, con alcune aggiunte azzeccate che rendono il gioco ancor più interessante dei predecessori. Tralasciando la “crescita”’del personaggio, piuttosto semplice, nei fatti si possono ottenere dei “cuori” in più, una maggior capacità di causare danni e altro, la cosa più interessante del gioco sono il design dei livelli e la presenza di nemici che cercheranno di colpirci con effetti negativi (rimpicciolimento della barra, lentezza, inversione dei comandi). Alcuni livelli saranno molto complessi, con angoli difficili da raggiungere, difese da abbattere, nemici fastidiosi, perciò il giocatore, nella modalità avventura, avrà le sue difficoltà nel superare tutti i livelli tanto da dover affrontare molte volte alcuni livelli particolarmente ostici. Ogni 10 livelli inoltre occorrerà affrontare un boss che, se battuto, ci regalerà un potere speciale da sbloccare raccogliendo al volo alcuni oggetti liberati dalla rottura dei mattoni. La rottura dei mattoni libera infatti dei power-up utili al giocatore (ma anche alcuni dannosi), come cuori per recuperare le vite perse, rallentamento della velocità della palla ed altri ancora. Il sistema di controllo è demandato alla leva sinistra, con la possibilità di accelerare il movimento con la pressione di un tasto. Inoltre si può resettare una palla se rimane incastrata in un area (il gioco, dopo una serie di rimbalzi ripetitivi senza che si sia toccata la palla permette di annullarla premendo il tasto Y). Più avanti nel gioco si potranno inoltre acquisite abilità speciali che saranno necessarie per poter completare il gioco. Complessivamente il gioco è pienamente riuscito: gli aspetti Arcade sono ben integrati con alcuni aspetti ruolistici, anche se come detto la crescita del personaggio è poco curata, le novità del gioco funzionano e rendono interessanti ed impegnativi i livelli, senza scadere nella frustrazione. Completare i 40 livelli non è una passeggiata e di sicuro la modalità cooperativa, che non ho provato, è una buona opportunità per smussare alcuni spigoli ed agevolare giocatori meno esperti. Per quanto mi riguarda ho bestemmiato il giusto per completare alcuni livelli, mi sono divertito ed ho speso poco, quindi non posso che consigliare il gioco a chi sia interessato ad esperienze Arcade senza troppi fronzoli e sovrastrutture. Giudizio finale: SI
  5. Aggiornato OP con collegamenti corretti per le pagine. Adesso devo aggiornare i dati delle liste per piattaforma. Lungo... lungo...
  6. LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: WHEN THE PAST WAS AROUND (SWITCH) Input pro: - Graficamente ispirato, delicato - Storia di una certa sensibilità - Gli enigmi sono logici e non troppo complessi Input prot: - Ma non basta la grafica per rendere buono un gioco, soprattutto trattandosi di schermate fisse - E anche qui non basta una storia discreta per fare un gran gioco -Livello di difficoltà basso, durata limitata (meno di due ore) per un prezzo non così economico Commento finale: When The Past Was Around è una breve avventura grafica punta e clicca che punta l’attenzione sulla narrazione piuttosto che sugli enigmi. Sostanzialmente gli enigmi, piuttosto semplici e con un tipo di proposta enigmistica derivata da molti prodotti per smartphone (codici numerici o simbolici, oggetti da trovare interagendo con lo schermo), non devono, nell’intenzione dell’autore, rallentare il gioco ma fare da trait d’union delle varie scene. La storia stessa, piuttosto delicata e “sensibile”, ha ambizioni letterarie ed artistiche che si vedono anche nel, peraltro apprezzabile, stile grafico. Ma tutto resta a livello di stile più che di sostanza, il gioco ha una natura evanescente che si sostanzia anche in una certa leggerezza sia stilistica che concettuale al confine con la vacuità. Lo stesso costo, tenuto conto della brevità dell’esperienza, meno di due ore, risulta poco giustificabile. L’interazione col gioco avviene con leve analogiche e pulsanti: lo stick destro permette di spostare lo schermo, il sinistro il puntatore, i pulsanti permettono di interagire con lo schermo ed in particolare con gli elementi che si evidenziano attraversandoli col puntatore. Si può inoltre utilizzare il touch screen non sempre con piena efficacia. Complessivamente il gioco ha delle qualità narrative ma resta piuttosto modesto non riuscendo ad essere quello che vorrebbe, ha una certa qualità artistica ma resta a livello superficiale. Non metto in dubbio che possa essere apprezzato da qualcuno ma per questa cifra si trova molto meglio. Giudizio finale: MANEGGIARE CON CURA
  7. +1 Dungeonoid +1 When The Past Was Around +1 Horace
  8. History Can Not Be Changed (iPhone) [automerge]1608799370[/automerge] Il primo Zelda, che ho giocato legit qualche anno fa, per me è un capolavoro assoluto, per idee, realizzazione, respiro immaginifico. Il secondo come dici tu atrocemente atroce.
  9. Io sto procedendo a rigiocarlo a “molto difficile”, ho piallato via i primi due capitoli. In questa run cerco anche di prendere tutti gli scrigni, poi passo a completare i Kogoru. Alcune secondarie sono tutt’altro che banali, soprattutto quando arrivano Lynel multipli.
  10. Ciao e grazie! Una breve nota sul topic, visto che ovviamente per gli utenti di GameSurvivors è una novità. Il topic contiene principalmente recensioni snack (potrebbe contenere anche altro ma non ho piú la possibilità di postare altri contenuti più inusuali), quindi pareri possibilmente concisi su giochi che ho terminato. Se non sono stati completati non vengono recensiti. L’idea è di dare un parere senza spoiler e senza pretese per incuriosire altri utenti, il topic contiene infatti anche, se non principalmente, recensioni di titoli molto poco noti, indie, giochi mobile etc.
  11. LE RECENSIONI SNACK DEL NON ANGOLO: HYRULE WARRIORS - L'ERA DELLA CALAMITA' (SWITCH) Input pro: Un musou con una storia epica e appassionante Molte ore di gioco, ricchi contenuti anche nel post game Il gioco scorre e non annoia mai, tira sempre un'altra partita Interessante l'introduzione di una nuova linea temporale Input prot: Trattandosi di un musou potrebbe non piacere a tutti, sebbene sia "anomalo" In certi frangenti la telecamera non funziona bene, ci sono inoltre alcuni rallentamenti (che non sono tuttavia fastidiosi) Il sistema di controllo dei colossi non è sempre ben calibrato ed efficace Rispetto ad altri titoli della serie è stata volutamente limitata la parte tattica, togliendo profondità al gioco Commento finale: Il secondo capitolo di Hyrule Warriors, sempre sviluppato da Koei Tecmo in collaborazione con Nintendo (e, visto l'argomento fondamentale per Nintendo, cioè il dipanarsi della serie di The Legend Of Zelda, non ci si può attendere altro), sembrerebbe nascere come ennesimo spin off musou della serie principale, ma alla prova dei fatti nasconde molto di più, e per certi versi di meno del predecessore. Si tratta infatti fondamentalmente di un musou, quindi di un gioco di combattimento con molti nemici a schermo, basato su di una serie di scenari dove si possono controllare più personaggi, ognuno con caratteristiche peculiari, e si devono raggiungere obbiettivi specifici (punti della mappa principalmente) falciando nemici con combo sempre più complesse e potenti, facendo crescere le caratteristiche dei personaggi di cui si assume il controllo con l'acquisizione di esperienza e materiali sempre più potenti. Si tratta quindi di una sorta di picchiaduro 3D che questa volta ha al centro delle vicende la storia di Link e Zelda, ma non in una maniera generica e astratta rispetto alla serie regolare ma come vero e proprio prequel dell'ottimo BOTW. Questo ha comportato una modifica pesante dello schema classico della serie, con l'introduzione di novità e modifiche pesanti, nel bene e nel male. Innanzitutto c'è una maggiore integrazione dei vari scenari, che sono legati da una storia profondamente legata alla serie principale, con una mappa principale che non è altro che quella dei BOTW, ed alcune scelte di design che hanno sacrificato la profondità tattica ad una maggior semplificazione del gameplay, che non presentano come nei musou più canonici obbiettivi legati a condizioni particolari ma presentano una maggior linearità. La stessa selezione del livello di difficolltà avviene a livello di gioco generale e non per i singoli scenari. Altra nota importante è l'introduzione degli scenari in cui si è alla guida di uno dei 4 colossi, che presenta un tipo di gioco più originale del classico musou. Le battaglie della main story sono poi affiancate da una serei di attività collaterali che approfondiscono la storia e consentono di ottenere potenziamenti utili o semplicemente di farmare i personaggi per poter crescere di livello senza ripetere mille volte gli stessi livelli, semplicemente variando la difficoltà, il tutto sempre integrato e coerente con la storia principale. Il sistema di controllo è quello tipico dei musou, quindi con si dovranno utilizzare tutti i tasti disponibili, compresi i dorsali, per poter scatenare le varie combo e le caratteristiche addizionali dei vari personaggi. La disponibilità di personaggi alternativi è ricca e si dipana via via che si procede col gioco, dando maggior variet al gioco, in modo che ogni giocatore possa trovare il personaggio più adatto al suo stile di gioco: da sottolineare tuttavia che alcuni personaggio hanno un set di azioni "caotico" e sono difficilmente utilizzabili con soddisfazione, a meno di non passare molto tempo ad utilizzarli (ed ho il dubbio che alcuni, come Revali, non siano proprio ben calibrati sotto questo punto di vista). I livelli con i colossi sono una interessante divagazione ma anche qui ho riscontrato alcune difficoltà nel sistema di controllo, in particolare con colosso dei Rito, che hanno reso l'esperienza meno soddisfacente che in altre fasi. Il gioco comunque, nonostante questi difetti, ad alcuni rallentamenti nelle fasi più caotiche (non particolarmente fastidiosi), ad una certa imprecisione della telecamera soprattutto quando si arriva nei pressi dei bordi dell'area di gioco, resta appassionante per lo sviluppo della trama e perchè, nonostante la poca profondità, le missioni restano divertenti ed hanno l'effetto ciliegia, una tira l'altra... tanto che ho finito il gioco principale in 45 ore circa (di solito gioco tutte le missioni secondarie prima di avanzare nel gioco, altri mi dicono aver terminato in 25 ore circa). Una volta termianato il gioco ci sono per ancora molte cose da fare ed una missione post-game che dovrete ovviamente affrontare per dare il giusto compimento al gioco. Il livello di difficoltà è tarato sul basso, si può tranquillamente giocare da subito a livello "difficile", per lasciare il "molto difficile" al post game, quando qualche farming sarà da fare per poter completare tutte le sotto-missioni rimaste. Altre cose che resteranno da fare una volta completata la main story sono la ricerca dei forzieri nascosti e dei Kogoru, che sono nascosti in tutti i livelli e che, sbloccando le varie abilità dei personaggi, potranno essere cercati con cura sempre maggiore una volta che la loro posizione apparirà esplicitamente nella mappa dei livelli... oltre che ovviamente cercare di completare tutti gli scenari al massimo livello di difficoltà. La storia stessa non è, come erroneamente qualcuno ha asserito, un what if, ma una diramazione di BOTW scatenata da un evento preciso che porta ad aprire una nuova linea temporale, e come tale rappresenta un evento interessante, ovvero uno spin-off che ha quasi la caratterstica di un titolo della serie principale: cosa ne farà Nintendo è tutto da vedersi... Complessivamente quindi possiamo valutare il gioco come un buon titolo, che centra l'obbiettivo che si prefiggeva, ovvero dare ad un musou una dimensione più "alta" e renderlo divertente ed appassionante; non si può tuttavia non sottolineare che alcuni limiti e rinunce del gioco, alcuni sacrifici della formula originale, ne limitino la portata e lo rendono solo un buon titolo che per non può assurgere al livello di capolavoro (caratteristica piuttosto abusata nell'immaginario di molti oggi). Ma può essere consigliato a tutti, non solo agli appassionati di Link e Zelda, saprà divertire ed appassionare. Giudizio finale: SI
  12. +1 Tiny World Racing +1 SoccerDie: Cosmic Cup +1 Fire Emblem: Shadow Dragon And The Blade Of Light
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