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Ubisoft e gli NFT


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Il punto non è la riproducibilità dell’opera.

Se tu fai un quadro digitale OVVIAMENTE possono farne infinite copie “identiche”.

 

il punto è che TUTTI si sono messi a scarabnocchiare su un pezzo di carta e dicono che quel foglio vale quanto un Modigliani.

Non c’è alcun valore artistico in uno scarabocchio fatto SOLO per avere un valore economico (ergo ben presto non ha manco quello).

 

Nelle pieghe della riproducibilità dell'opera si aprono i risvolti della validazione del suo valore artistico/economico (basti pensare ai ready-made ad esempio, per trovare dei riferimenti pratico-teorici; ma allargandoci al mondo dell'arte in generale, alla speculazione delle case d'asta in merito alla creazione arbitraria di valore).

 

Sugli NFT, d'altra parte, la paternità non avviene neanche in rapporto alla proprietà diretta sulla singola opera/singolo prodotto, ma in relazione al possedimento della certificazione di proprietà su quel contenuto.

 

P.S. io sono energicamente contrario agli NFT.

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Ospite Utente cancellato 90

Viviamo in un mondo che se lo raccontassimo ai noi stessi del passato di 10 anni fa, sicuro ci piglierebbero per il culo.

 

La possiamo finire con sta cose del "finché è [inserire elemento di continuità] non mi cambia nulla"?

 

Ogni variazione sul tema è stata fatta per guadagnare e il mercato è progettato per conformarsi alla situazione di favore forzando la mano a chi non ha potere decisionale.

 

Sta cosa mi disturba francamente, mi puzza di autoconvincimento da lontano un km, voi non avete scelto, vi siete ADATTATI andando a scegliere in un paniere di prodotti proposti da chi ha avuto interesse a spostarvi dalla vostra comfort zone alla loro revenue zone.

 

Se vorranno farci comprare NFT di roba senza valore così che loro ci lucrino sopra, troveranno il modo di far essere i giochi con gli NFT più appetibili degli altri, se ciò avverrà smettendo produzioni di un certo tipo, rendendole ridicole per il budget stanziato, piene di bug, snaturandole infastidendo la fanbase, beh le ipotesi si sprecano ma sono loro che decidono il male e la cura (avete presente la pubblicità di spotify, no?), la vostra è e sarà pura reazione di sopravvivenza.

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Inviato (modificato)

Il concetto di NFT come certificato lo vedo molto più semplice e lineare all'interno di un contesto "ludico" se vogliamo (ma non solo).

Possedere un bene digitale ed averne una certificazione che lo attesta è meglio che possedere una licenza che può esserci tolta dalla fonte.

 

È chiaro che per funzionare al meglio serve integrare i beni ed i servizi certificati (NFT) all'interno di un metaverso.

 

Non è un meccanismo dissimile da come funziona all'interno di un videogioco online o di una chat, tipo Habbo Hotel.

 

Possedere un mobile di arredamento virtuale (numerato ma identico a molti altri, come se fossero fatti in serie all'interno di fabbriche reali) consente a quell'oggetto di diventare "reale" in quanto non "duplicabile". Significa poter vendere un divano acquistato o autoprodotto per una valuta reale. Significa acquistare, con moneta reale, oggetti di gioco e poterli rivendere sempre per moneta reale, facendo sì che l'economia giri non solo dentro al videogioco, ma nel metaverso e fuori da esso.

 

Come dice bene Sparco, in un mondo digitale fatto di licenze e di concessioni, una certificazione per il possedimento di beni e servizi virtuali/digitali prima o poi sarebbe dovuta arrivare.

 

Non è la skin creata da pincopallino, unica e rivendibile ad essere importante. È l'economia che si viene a creare in questo "secondo mondo virtuale". I nuovi posti di lavoro che sostituiscono i vecchi mestieri che ormai sempre meno persone vogliono praticare per ben ovvi motivi.

 

Non si parla di "videogiochi", si parla di realtà virtuale.

Si parla di poter acquistare una skin numerata e poterla trasportare fuori dal singolo gioco, indossandola nell'hub del metaverso o in altri titoli affini. Si parla di poter creare qualcosa, come una livrea per automobili, che piaccia alle persone e poterla vendere guadagnandoci sopra qualcosa.

 

Non significa che tutto avrà un prezzo spropositato (al momento è tutta speculazione in larga parte). Con l'arrivo del metaverso (quello ben fatto, dove confluiranno tutte le più grandi aziende intente a venderti i loro brand ufficiali) gli NFT acquisiranno il loro senso.

Modificato da theVeth
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Ma non c’è bisogno di alzare un sistema di blockchain per venderti la skin del personaggio o il mobile di casa.

Non ce n’è mai stato.

Usare gli NFT è un abile artificio atto solo a creare valore dal nulla.

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  • Amministratore

Ma non c’è bisogno di alzare un sistema di blockchain per venderti la skin del personaggio o il mobile di casa.

Non ce n’è mai stato.

Usare gli NFT è un abile artificio atto solo a creare valore dal nulla.

Serve per farteli rivendere per soldi reali senza che tu possa barare e duplicarli attraverso sistemi di hack e cheat.

Ogni oggetto accompagnato da quel certificato diventa "reale" in questo senso.

È sì un bene virtuale, ma senza la certificazione è "contraffatto" e non ha valore.

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L’armadio da mettere nella casa virtuale non ha valore uguale.

È quello il punto.

Sì continua a pensare che tutto ciò che è in quantità limitata lo ha proprio in quanto limitato.

C’è un errore di fondo.

Se disegno un vaso di fiori e ne faccio SOLO DUE COPIE non è valgono più dei girasoli di Van Gogh perché c’è ne sono di meno.

Sì sta dando un valore “artistico” a… bho al nulla direi.

L’armadio virtuale contraffatto non solo è identico a quello certificato… ma entrambi non servono a un cazzo :uiui:

 

sì il quadro virtuale dell’artista giapponese sperimentale tra cento anni magari resterà come il barattolo della champell o la merda d’autore di Manzoni…. La roba da metaverso è paccottiglia ai limiti della truffa.

È l’episodio del ciclista di Black Mirror (andrebbe proiettato nelle scuole cazzo).

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  • Amministratore

L’armadio da mettere nella casa virtuale non ha valore uguale.

È quello il punto.

Sì continua a pensare che tutto ciò che è in quantità limitata lo ha proprio in quanto limitato.

C’è un errore di fondo.

L’armadio virtuale contraffatto non solo è identico a quello certificato… ma entrambi non servono a un cazzo :uiui:

 

sì il quadro virtuale dell’artista giapponese sperimentale tra cento anni magari resterà come il barattolo della champell o la merda d’autore di Manzoni…. La roba da metaverso è paccottiglia ai limiti della truffa.

È l’episodio del ciclista di Black Mirror (andrebbe proiettato nelle scuole cazzo).

La questione del valore è soggettiva.

 

Quante cazzate compriamo ed a quante altre diamo un valore anche solo per possederle?

Quanti "pass stagionali mensili" o "skin" abbiamo comprato in questi anni che di fatto non servivano a nulla e potevamo usare limitatamente nel singolo gioco?

 

C'è gente che comprava i furni su Habbo, così come c'è gente che acquistava magliettine su PlayStation Home, così come c'è gente che compra temi ed avatar su Ps4.

 

La limitazione non serve solo a dare valore, serve ad evitare di truffare gli sviluppatori.

 

Se lo sviluppatore ti vende un divano, non è che poi può permetterti di duplicarlo e venderne 100 quando tu ne hai comprato uno. A quello serve la certificazione.

Hai comprato un certificato, puoi rivendere un certificato (che è semplicemente annesso al bene virtuale).

 

Sarebbe come infrangere una sorta di copyright e far soldi con il lavoro di altri. Questo era (ed è stato) il limite. Gli NFT servono ad evitare proprio queste "truffe".

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La questione del valore è soggettiva.

 

Quante cazzate compriamo ed a quante altre diamo un valore anche solo per possederle?

Quanti "pass stagionali mensili" o "skin" abbiamo comprato in questi anni che di fatto non servivano a nulla e potevamo usare limitatamente nel singolo gioco?

 

C'è gente che comprava i furni su Habbo, così come c'è gente che acquistava magliettine su PlayStation Home, così come c'è gente che compra temi ed avatar su Ps4.

 

La limitazione non serve solo a dare valore, serve ad evitare di truffare gli sviluppatori.

 

Se lo sviluppatore ti vende un divano, non è che poi può permetterti di duplicarlo e venderne 100 quando tu ne hai comprato uno. A quello serve la certificazione.

Hai comprato un certificato, puoi rivendere un certificato (che è semplicemente annesso al bene virtuale).

 

Sarebbe come infrangere una sorta di copyright e far soldi con il lavoro di altri. Questo era (ed è stato) il limite. Gli NFT servono ad evitare proprio queste "truffe".

Ma infatti la questione delle cazzate virtuali a pagamento c’è sempre stata da 20 anni a questa parte, solo che fino ad ora pagavi effettivamente per avere nulla in mano.

Con gli nft potresti avere un ricavo anche da queste cose, un po’ come rivendere giochi digitali.

 

ps non vuol dire che io sia d’accordo con queste cose

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La skin a pagamento c’è sempre stata infatti.

Ma è sempre stata “bene di consumo”.

Gli NFT nascono con ben altro scopo.

Non sono lo sfizio da usare in Game.

Cioè lo sono ma hanno lo “scopo” di essere investimenti che generano profitto con i passaggi di mano!!!

È economia artificiale, è doping monetario in pratica.

Roba che non vale niente ma che costa tanto perché il suo scopo è costare tanto.

Meta consumismo appunto.

Non parliamo della “libertà di vendere i tuoi beni!!!” non è quello lo scopo.

I caschetti di Ghost Reacon mica li fai tu….

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  • Amministratore

Come dicevo, siamo agli inizi, ci sono pochi attori, il metaverso di Epic è ancora in sviluppo, oggi Ubisoft vende un caschetto che produce lei.

 

Eppure, anche oggi, già si parla di aprire fabbriche nel metaverso e di poter produrre e creare (copyright a parte come è ovvio che sia) attraverso il proprio ingegno e la propria creatività le proprie opere.

 

Nulla di dissimile da quanto avviene da anni su RedBubble, dove crei la tua grafica, scegli in quali beni applicarla (coperte, magliette, borse, cover, tazze, poster, etc) e rivendi ricevendo una parte del contributo.

 

Oggi sono beni accessori, domani saranno anche beni accessori virtuali non duplicabili e trasferibili da un utente all'altro e soprattutto da una forma di intrattenimento all'altra (il che significa comprare il cappellino Coca-Cola allo stand Coca-Cola, poi loggare su CoD VR e giocare con gli amici tenendo sempre quel cappellino in testa per poi passare al concerto di Michael Bublé con ancora quel cappellino sulla testa).

 

Passare un oggetto da un server all'altro, server con proprietari diversi collegati ad un Hub centrale unico.

 

Senza quei certificati (NFT) tutto questo non sarebbe possibile.

 

Tempo al tempo. Aspettiamo il Metaverso di Epic.

 

-

 

Poi che qualcuno non senta la necessità va bene, ma è indubbio che sia meglio possedere qualcosa che puoi rivendere piuttosto che avere una licenza per utilizzarla dove una volta chiusi i server quell'oggetto sparisce nel nulla.

Io ad esempio non sento il bisogno di possedere qualcosa, ma se posso rivenderla tanto meglio.

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Ospite Utente cancellato 90

C'è della confusione su un punto.

 

Se compri la skin in DLC, non è che il pagamento è in virtù del possesso e della disponisizione che puoi fare del tuo bene, stai solo pagando una somma al tizio che ha passato ore a fare il lavoro artistico, la skin in quanto oggetto e la libertà di disporne è del publisher in quel caso.

 

Il concetto di NFT è diverso, il problema è si bassa su un valore aleatorio percepito che non ha alcun reale fondamento di valutazione.

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No no c’è proprio della poesia nel concetto

“Fabbrica nel metaverso” è tipo “un’amaca sospesa tra le nuvole” o “un ponte sull’arcobaleno” “una porta nel lago”…. Cioè è proprio un’immagine potentemente evocativa :sisi:

 

prima di parlare di metaverso o NFT forse è il caso di chiarire cos’è una fabbrica…

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  • Amministratore

No no c’è proprio della poesia nel concetto

“Fabbrica nel metaverso” è tipo “un’amaca sospesa tra le nuvole” o “un ponte sull’arcobaleno” “una porta nel lago”…. Cioè è proprio un’immagine potentemente evocativa :sisi:

 

prima di parlare di metaverso o NFT forse è il caso di chiarire cos’è una fabbrica…

Una struttura adibita alla costruzione industriale o artigianale di prodotti?

 

Non ti seguo...

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Una struttura adibita alla costruzione industriale o artigianale di prodotti?

 

Non ti seguo...

Che non ha senso una struttura adibita alla costruzione industriale di beni immateriali.

Ci saranno gli shop (ovviamente) ma gli operai pixellosi che tagliano alberi virtuali per fare mobili Ikea digitali anche no dai :asd:

 

lotta operaia 5.0 manco Stefano Benni poteva inventarsela….

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  • Amministratore

Che non ha senso una struttura adibita alla costruzione industriale di beni immateriali.

Ci saranno gli shop (ovviamente) ma gli operai pixellosi che tagliano alberi virtuali per fare mobili Ikea digitali anche no dai :asd:

 

lotta operaia 5.0 manco Stefano Benni poteva inventarsela….

No beh, immaginatela tipo Dreams VR.

Crei qualcosa e la vendi, direttamente in quel mondo anziché dietro un PC con Blender, photoshop o programmi simili, per dire...

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No beh, immaginatela tipo Dreams VR.

Crei qualcosa e la vendi, direttamente in quel mondo anziché dietro un PC con Blender, photoshop o programmi simili, per dire...

Ma perché?!?!

Blender e Photoshop funzionano molto meglio di Dreams.

Continueranno a creare i beni virtuali da dietro un pc.

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  • Amministratore

Ma perché?!?!

Blender e Photoshop funzionano molto meglio di Dreams.

Continueranno a creare i beni virtuali da dietro un pc.

Perché è più facile e intuitivo, perché alcuni programmi richiedono licenze extra che nel metaverso non sarebbero richieste, perché non servono persone preparate (chiunque potrebbe avviare un proprio commercio, anche chi non ha capacità o esperienze di utilizzo con programmi complessi quali Blender e Photoshop - poi che riesca a vendere è un altro discorso), perché si può.

 

La domanda è: perché non farlo?

 

Perche organizzare i viaggi turistici su Marte?

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Ospite Utente cancellato 90

Ma perché?!?!

 

Mi stavo giusto chiedendo la stessa cosa, perché dovresti fare in virtuale un contenuto digitale per venderlo come nft, quando puoi già farlo con gli strumenti odierni in cambio di euro/dollari?

[automerge]1651768593[/automerge]

Perché è più facile e intuitivo, perché alcuni programmi richiedono licenze extra che nel metaverso non sarebbero richieste, perché non servono persone preparate (chiunque potrebbe avviare un proprio commercio, anche chi non ha capacità o esperienze di utilizzo con programmi complessi quali Blender e Photoshop - poi che riesca a vendere è un altro discorso), perché si può.

 

La domanda è: perché non farlo?

 

Perché non dovrebbero esserci licenze nel metaverso?

Soprattutto chi dice che il metaverso sia accessibile gratuitamente?

Infine cosa ti fa credere che non sia altrettanto complesso creare contenuti come con gli attuali programmi?

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Ospite Utente cancellato 90

C’era già un tizio che guadagnava migliaia di dollari a fare il carrozziere nel metaverso

 

C'è anche Clapis che fatto centinaia di mila euri con statue digitali.

 

Nessuno nega il fenomeno, si nega la stabilità del sistema una volta presa coscienza dell'essenza in se della cosa.

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  • Amministratore

Mi stavo giusto chiedendo la stessa cosa, perché dovresti fare in virtuale un contenuto digitale per venderlo come nft, quando puoi già farlo con gli strumenti odierni in cambio di euro/dollari?

[automerge]1651768593[/automerge]

 

 

Perché non dovrebbero esserci licenze nel metaverso?

Soprattutto chi dice che il metaverso sia accessibile gratuitamente?

Infine cosa ti fa credere che non sia altrettanto complesso creare contenuti come con gli attuali programmi?

Perché tutte queste domande se quando rispondo e posto fonti ve ne uscite con "eh ma tanto mentono" come successo quando ho fatto notare che Sony ha investito 1 miliardo sul metaverso di Epic?

 

Basta con i perché...

Ad una certa ci sta google a rispondere a tutte le domande (che a me pare un continuo voler cercare di andare contro corrente).

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