kadio

Non sono d'accordo sul criterio. Lorenzo Mosna prima di lavorare per Milestone, quindi privo di qualsiasi vincolo contrattuale, disse liberamente che il 70% del budget messo a disposizione è destinato in marketing e promozione. E contando che sono cifre che non vengono rivelate al pubblico, 1 milione di copie comunque non le fai solo perché il gioco ti è riuscito particolarmente bene.

Teoricamente adesso i tripla A sono quelli che garantiscono almeno 1 milione di copie World wide.

E.T. per Atari costò 20 milioni di dollari. Costi di marketing e diritti di pubblicazione. Shenmue 70 milioni. Furono queste le cause del fallimento rispettivamente di Atari e Sega? No. La causa fu principalmente quella di avere il mercato saturo da giochi cloni, per quanto riguarda Atari, pessimo branding relativo a Sega, che dovette ereditare il crollo di immagine che ebbe il Saturn in occidente. Edit. Anzi, aggiungo tre parole: Seal of Quality. Nintendo ha capito che il peggiore nemico nell'industria è permettere a tutti di pubblicare videogiochi. Se Microsoft non fisserà dei paletti su cosa far entrare e cosa no sul suo store, rischia di fare una brutta fine. Non è sostenibile il suo mercato per una Gen. intera

Non sono tanto convinto sia opera di un giapponese, men che meno del progettista della 4 (Tetsu Sumii).

Rimanendo in termini di competenze, non avere figure specializzate nel settore, permette a chiunque di mettere bocca e mi ricollego al caso del designer che ha fatto partire una shitstorm sulle linee della ps5. L'avesse detto in privato non avrebbe avuto nessuna importanza, ma questi soggetti sono influencer, spostano le vendite e soprattutto alterano la percezione sul brand. Quello che vorrei evitare è proprio avere professionisti esterni che traslano il loro know how su un media che non conoscono affatto, poiché figure competenti, e certificate in senso stretto, mancano.

@iNSCAPE Il media videoludico deve imparare ad avere un po' di umiltà e seguire l'evoluzione divulgativa delle arti che lo hanno preceduto. Dalla musica passando alla letteratura fino al cinema e teatro, hanno tutte la legittimazione di una figura autorevole come il critico/storico. E per diventarlo devi studiare su testi specifici. Come fu ai tempi il libro del Vasari o il trattato sul contrappunto di Fux. Questa autorialità data alla stampa permetterebbe anche di svincolarsi dagli "accordi" con i publisher, che vede le grandi SH avere l'ultima parola sul voto e sulle modalità della recensione. Cioè, abbiamo visto prostituirsi Dean takahashi per boostare le vendite di CupHead, e lui è quello che ha scritto l'unico testo disponibile sulla nascita della prima Xbox, per capirci.

Sono tutti di teoria. Nessuno di storia del videogioco. Come se nel campo delle arti visive avessimo solo manuali di tecnica e nessun volume sulla storia dell'arte. In Francia non è così. Ad esempio abbiamo enciclopedie sulla componenti ingegneristiche delle console che hanno fatto epoca, softeca di riferimento e dossier sulle software House più importanti. Materiale accademico. Fa piacere sentir citata una collana come ludologica. Ma si è fermata li la divulgazione e l'approfondimento del videogioco.

Il problema si trova a livello accademico. Su quali testi fai studiare un futuro critico videoludico italiano?

Molto più attendibile Cydonia e il 9,5 dato ad una remastered.

JEUXACTU - 20 / 20 Gameblog.fr - 10 / 10 Jeuxvideo.com - 19 / 20 Gamergen - 18 / 20 Gamekult - 8 / 10 Siamo sui livelli di GOW anche se gameplay wise il titolo Santa Monica rimane più coraggioso. Gamekult si conferma filonipponica fino alla morte.

Ghostwire: Per trovare un Action in prima persona sviluppato da un team giapponese bisogna tornare ai tempi PS2. Gran turismo

Hannah Hoekstra

In pratica ti auguri che ND prenda la strada di Capcom con RE.

Mi sono fatto un giro su amazon.jp per vedere le future uscite previste per quest'anno su Switch: Story of Seasons: Friends of Mineral Town (remake) Ninjala (new IP) Paper mario: Origami King (sequel) Deadly Premonition 2 (sequel) Metal max Xeno Reborn (remastered) Brigandine: Runersia (sequel) Shoujo Jigoku no Doku Musume (new IP) Kowloon Youma Gakuen Ki: Origin of Adventure (remake) non male per essere un N64 2.0

Visto che sei in mood "fai da Te", recuperati anche Contact per Ds

A tempo debito Comunque anche tomshw ha confuso i due Yoshida. Mi sento meno solo

Anche, è che al primo impatto ho pensato subito a lui Il che mi fa riflettere: Reveal ps5 in Giappone o Stati Uniti?

La notizia è che Yoshida ha ancora voce in capitolo

Visto il direct di multi. Qualcosa mi dice che non sarà Pregianza a recensirlo

Un po' lobotomizzati lo sono. Hanno accettato il "tennissino" dei Camelot Come gioco imprescindibile solo perché girava su switch. E sono quelli di Golden Sun questi qui. Ora Immagina se Level 5, SH a caso, se ne uscisse con un rhythm game e fosse esclusiva Sony/microsoft. Sai le spernacchiate che si prenderebbe dagli stessi gamer di Mario Tennis asd

Veramente switch vende, almeno in Giappone, perché hanno trasferito tutte le ip portatili del 3DS sulla console portatile casalinga Nintendo.

Speculazione verosimile. Già dai tempi di Baten Kaitos i numeri del team (tecnici e artisti) si aggiravano intorno a quelle cifre lì per singolo progetto.

Takahashi ne sa qualcosa a tal proposito

Il personaggio del gioco esiste principalmente in tre modi: attraverso il suo design, i suoi dialoghi e le sue azioni. È quindi importante rendere memorabile anche l'aspetto più trascurabile di un pg. Al di fuori dei personaggi originali, sai dirmene qualcuno indimenticabile? Inoltre trovo che sostituire la comunicazione non verbale con linee di testo, non corrisponda ad una "scrittura più matura". Comunque questa non è una critica solo a FF, anche in Persona ho notato lo stesso limite. http://www.lesforges.org/media/img/persona-3-fes-06.jpg

Quando ho letto FF7-2 scritto in quel modo, ho avuto dei flash di looksphere e mini giochi da fare nell'overworld