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  1. Secondo me e’ Astrobot. Ha tutti i crismi per esserlo, Team Asobi e’ un team chiaramente nato dal seme di Miyamoto da un’orgia orchestrata in Sony nel lontano 94.
  2. Caricamenti più veloci su PS5, riflessi sulle vetrine meno "nebbiosi" su PS5, tutto il resto sembra identico
  3. Riassunto Modalità performance meglio su PS5 Modalità risoluzione meglio su Series X
  4. Riassunto Series S runs at dynamic 1440p/30 FPS - Series X and PS5 target 60 FPS. Both have small drops. - Series X has adaptive V Sync and tears when under stress. - PS5 is fully V Synced, no tearing but can skip a frame when stressed. - Regardless, they are damn near identical in terms of performance. - Series X and PS5 both target dynamic 4K. - Both rarely hold 2160p. More often than not 1620p to 1800p. - Rare drops of 1440p seen on Series X. Lowest on PS5 observed 1620p. - Series X has 1% or two higher avg frame rate in cut-scenes. - Otherwise they are damn near identical. - PS5 has 12% advantage in loading (which realistically translates to 1~ sec 'advantage')
  5. https://www.gamespew.com/2020/11/observer-system-redux-is-simply-better-on-ps5-than-xbox-series-x/
  6. Con questo post hai scoperchiato il vaso di Pandora. Potrei iniziare a parlare ora per smettere dopodomani. In particolare avete toccato tre argomenti ai quali sono particolarmente sensibile legati al settore: offerta illimitata e consumismo sfrenato, qualità dei prodotti (intesi come videogiochi) e l'esplosione di sti fenomeni youtube/twitch. Anch'io vivevo sempre all'ombra del cugino più grande che aveva sempre la console più bella o il pc più potente. Ho questa passione da bambino praticamente; ricordo ancora quando più di 25 anni fa ho scartato la mia Amiga 600. E' stata una vera e propria conquista: convincere i miei a spendere tutti quei soldi, nonostante fossimo una famiglia monoreddito fu un'impresa. Penso che davvero dovettero capire quanto la desiderassi, ero innamorato della 500 plus di mio cugino :-), e alla fine, penso fosse Natale 94 o 95, non saprei, mi accontentarono. Comunque anche negli anni che seguirono, ogni console, videogioco, rivista bisognava sceglierle con cura, non è che si potesse avere tutto. Sono d'accordo, evidentemente con gli anni svanisce anche quella magia, ora magari ci possiamo permettere tutto o quasi e poi nn abbiamo il tempo di godercelo. Io, dal mio canto, ad un certo punto ho capito di dover investire il mio tempo/denaro solo sui prodotti che mi interessano davvero. In che modo? Giocando al 99% in single player, i prodotti di qualità, uno per volta, scelti con cura (fortunatamente ce ne sono ancora un bel pò). Senza farsi prendere dalla smania di comprare questo o abbonarsi a quello. Il boom della distribuzione in digitale ha peggiorato le cose. Le dashboard delle nostre console hanno gli store in primo piano che vomitano titoli in continuazione. E con essi gli sconti, sconti di Natale, sconti dopo Natale, sconti di Primavera, sconti del Black Friday, sconti se sei abbonato al servizio, sconti settimanali. Un vero e proprio bombardamento mediatico che secondo me sta impoverendo incredibilmente la creatività nel settore. Bisogna vendere quanto più possibile e più in fretta possibile. Ecco allora che le sw house devono sfornare titoli in serie manco fossero catene di montaggio. Ecco Ubisoft che tira fuori un AC e un Far Cry all'anno o quasi, non importa se siano tutti uguali e pieni di nulla. Ecco che Bioware sforna un Mass Effect Andromeda o un Dragon Age Inquisition dove il concetto di level design sembra non essere mai esistito. E poi i maledetti sparatutto competitivi online e la ciliegina sulla torta...i battleroyale, o come cavolo si scrive. Il modo in cui i bambini/adolescenti si interfacciano a questo media è tutto sbagliato. Onestamente, senza voler criticare/offendere nessuno, a me il fatto che oggi ci sia una larga fetta di utenza che preferisce stare davanti ad uno schermo a vedere un altro che gioca mi manda fuori di testa. E che non si limita solo a guardare, ma deve anche "donare"...boh. E quindi che abbiamo? Questa piattaforma youtube letteralmente inondata di "gameplay"?!?! Tempo fa ero un utente assiduo di youtube, c'erano persone che veramente volevano utilizzare questo strumento semplicemente per parlare di videogiochi, e ne venivano anche fuori spunti davvero interessanti. Ora invece che abbiamo? Le serie, per fare visual, per poter campare con il canale youtube (???). Intendiamoci, questa è solo un'opinione personale, che probabilmente per molti sarà campata in aria, ma il fatto che l'utenza principale di queste piattaforme sia rappresentata specialmente dai più giovani dovrebbe far riflettere. Ho sempre pensato potesse essere uno strumento che avesse il potere di ampliare enormemente il numero di persone con le quali condividere pensieri sul media rispetto a quelle che potessi avere io quando ero adolescente. A quei tempi uno su 5 giocava ai videogiochi, ed uno su 10 lo faceva perchè ne fosse appassionato. Ah, e tutto questo ha anche contributo ad impoverire o comunque a cambiare l'offerta della critica di settore. Figuriamoci se oggi il 15 enne legge davvero un articolo o una recensione....
  7. Per me lo schema ideale di gioco è quello degli ultimi Super Mario. Se voglio giocarlo in maniera basica lo posso finire, se voglio scoprire tutto e completare l’extra game devo sudare. Questo permette di affrontare il gioco acquisendo via via maggiore abilità per poter proseguire nei livelli più complessi senza dover essere eccessivamente punitivo e frustrare il giocatore poco paziente. Non ho più tempo e voglia di rifare troppe volte uno stesso livello, non mi interessa, lo trovo noioso.
  8. Le mie console e relativi giochi motivo dell'acquisto: la prima Xbox presa ai tempi per giocarmi Halo, Ninja Gaiden, Jade Empire, Fable. Curioso che con il tempo Halo non mi sia piaciuto più. la PS2 principalmente per i picchia 3D Tekken 5 e Virtua Fighter 4 EVO, che ai tempi mi fecero impazzire. In quegli anni Tekken (saga che mi è sempre piaciuta) era esclusiva Sony. PS4 perchè non gioco più da molti anni sul PC. Molte console Nintendo soprattutto per le esclusive N.: NDS, 3DS, Wii, Switch.
  9. Mai successo, ho sempre dietro le mie portatili. Addirittura il GBA originale con Adwance Wars lo comprai per la prima trasferta di lavoro in UK: la sera in un bel and breakfast mi scassavo già di missioni. Oggi che lavoro tutta la settimana lontano da casa ho sempre con me iPhone, Switch e 3DS, poi ho comprato XBOX One S che tengo in agriturismo... olè
  10. Ospite

    Maledette SUBQUEST

    Secondo me le attività secondarie , se fatte bene non sono male. Per dire: Spiderman Ps4 senza quelle non stava in piedi.
  11. scrivete di caratteristiche, idee, meccaniche ecc.. che cominciate a non "digerire" più nei videogiochi. inizio io. sto cominciando a odiare il voler rendere "open-world" o inserire l' "open-world " in quei videogiochi dove questa caratteristica non serve. Lo vedo con un inutile allungamento di brodo, magari con l'inserimento di un numero smodato di collezionabili,( i 900 semi kurogu di zelda BotW.) es. un gioco che io ho apprezzato moltissimo è stato Nier automata e, a mio parere, l'inserimento di una mappa, non grandissima, ma comunque abbastanza "larga" ha rovinato molti momenti durante le partite. Secondo me, se fosse stato alla DMC, a corridoi con qualche spiazzo o diramazione, il gioco ne avrebbe giovato tantissimo.
  12. Il tempo si sa, passa per tutti; e cambiano anche di conseguenza le nostre abitudini di vita. Col passare degli anni il tempo libero si assottiglia e giustamente è necessario fare una cernita di ciò che possiamo (e vogliamo) giocare e di cosa abbiamo deciso di lasciar perdere. Personalmente, ho deciso di accantonare i jrpg. Un po' per colpa di Final Fantasy XV che mi ha nauseato al punto da farmi vomitare la prima comunione, un po' perché il genere è caratterizzato da titoli fisiologicamente ormai troppo prolissi per i miei gusti e per le mie esigenze a livello di tempo. Dragon Quest 11 è grandioso? Amen. Non ce la faccio a farmi ore ore ed ore di dialoghi e combattimenti per seguire una storia che gira e rigira è sempre quella (salvimo il mondo; paradossalmente in questo FFXV era "originale", peccato per tutto il resto). Kingom Hearts 3 sarà magnifico? Idem con patate. Felice per chi se lo godrà, ma io ho bisogno di esperienze più immediate. Non necessariamente un gioco arcade nel senso stretto del termine (anche se non mi dispiacerebbe), ma action, action gdr, sparatutto,platform (fatti bene però, non prodotti mediocri tipo crash o spyro) o racing (meglio arcade). E voi? Quali sono i generi che non riuscite più a digerire e che magari un tempo vi piacevano molto?
  13. A dire il vero a me Switch piace molto anche se i Joy-con non sono il massimo come resistenza. La trovo complessivamente molto valida, a paragone il primo 3DS, il primo Gameboy Advance e Wii U avevano materiali più scadenti. Credo che potresti comunque aspettare la prima revisione, magari con Joy-con fissi...
  14. Leggo molto spesso strafalcioni in rete come "La Wii, La Nintendo 64" etc.. probabilmente figli di un'utenza cresciuta con LA Playstation, o magari banale ignoranza della grammatica. So che forse questo argomento può sembrare frivolo e forse inutile, ma in un paese dove ormai essere ignoranti è quasi di moda e non esserlo è quasi motivo di scherno da parte delle masse, preferirei che almeno all'interno del nostro contesto, si chiarisse la metodologia con la quale apporre l'articolo prima del nome della console. Mi rendo conto di quanto sia ridicolo tutto ciò, ma girando la rete mi son reso conto di quanto sia imprevedibile l'umanità. lista: IL NES IL Master System IL GameGear IL GameBoy IL MegaDrive IL Super Nintendo IL NeoGeo LA PlayStation IL Saturn IL Nintendo 64 IL CDi IL 3DO IL Jaguar IL Dreamcast LA Playstation 2 IL GameCube LA Xbox LA PS3 LA XBOX 360 IL Wii IL Wii U LA PS4 LA Xbox ONE La regola : Dato un nome straniero: - e` traducibile in italiano? --> Prende l'articolo della traduzione - NON e` traducibile? --> Articolo maschile FINE
  15. La mia personale Golden AGE corrisponde all'epoca Amiga.... sboro ancora oggi al pensare che capolavori a raffica uscivano.
  16. Ospite

    La svolta

    Cari amici, oggi voglio toccare con voi un argomento molto delicato e personale. Tutti noi ormai giochiamo ai videogame da molti anni. Quella che un tempo era una fonte di divertimento tra molte altre, è diventata col tempo una vera e propria passione. Alcuni di noi che magari iniziano pure a stempiarsi, ingrassare o a soffrire dei primi acciacchi dell’età hanno pure avuto la fortuna di vedere questo media crescere e trasformarsi dagli anni ’80 ad oggi. Io, classe 1981, ho ancora molti contatti con alcuni miei compagni di classe, non solo del liceo, ma addirittura medie ed elementari; e devo dirvi con profondo rammarico, che quelli che un tempo sedevano al mio fianco impugnando il pad nella porta 2 del Super Nintendo, ora sono impegnati a portare i figli a scuola, a badare alle faccende domestiche, a cercare di far carriera o molto più comunemente a cercare di mantenere il posto di lavoro e a volte a guardare verso periodo del “divertimento”, nella sua accezione più frivola, come a un qualcosa di appartenente ad un passato remoto verso il quale provano solo una flebile nostalgia. http://www.angolodifarenz.it/wp-content/uploads/2015/11/turtles-in-time-gameplay1.jpg Turtles in Time, SNES 1992. Un gioco che io e il mio amico Mattia abbiamo finito circa 500 volte, alle medie. Vi assicuro che molti dei soggetti citati, un tempo non disdegnavano affatto (anzi!) un bel “doppio” a Double Dragon o Street Fighter, ma oggi, a distanza di quasi 30 anni, sembrano aver dimenticato tutto. Perché? A mio avviso, in molte persone (la maggior parte nel mondo intero) non è scattata la scintilla. Non hanno vissuto quel momento particolare che ha decretato in loro la svolta che li avrebbe portati a diventare appassionati fruitori di videogiochi a vita. E voi cari ragazzi? C’è stato, nella vostra vita un videogioco in particolare che ha rappresentato per voi un punto di svolta in un determinato momento della vostra esistenza? Quel punto di svolta che vi ha fatto capire che i videogiochi avrebbero fatto per sempre parte della vostra vita? Raccontate
  17. Ospite

    Oltre la fine

    Questo è un tema che ho trattato diverse volte in passato tra una birra e l'altra con amici appassionati di videogiochi (e non solo). Man mano che la tecnologia si é evoluta, anche i videogiochi , oltre a diventare più belli esteticamente, hanno iniziato a crescere e ad avere trame sempre più articolate. C’era un tempo in cui la trama per un videogioco non era così importante; la storia (quando c’era) era banalmente descritta da due righe di testo. L’importante era giocare, bastava semplicemente che il gioco mostrasse un gameplay il più valido possibile. Per carità , anche venti o trenta anni fa, di giochi che raccontavano storie ce n’erano, basti vedere un qualsiasi Zelda o Final Fantasy, ma ad ogni generazione i titoli aventi trame articolate come i giochi di ruolo o di avventura hanno dato il via a vere e proprie telenovele destinate a non avere mai fine, o perlomeno tendenti al procrastinare il finale il piu’ possibile. Da un certo punto di vista, una delle cause principali é stata la fanbase dei suddetti giochi. Io per primo ammetto che quando avevo 17 anni e arrivai ai titoli di coda di Final Fantasy 7 , rimasi con un groppo alla gola ad osservare le “stelle” (chi l’ha finito sa cosa intendo) per diversi minuti, nella speranza di vedere “qualcos’altro”. Non volevo che la storia finisse. Quando un gioco ci coinvolge, automaticamente ci si affeziona ai personaggi e alla loro storia; e questo perché grazie anche all’abilità degli sceneggiatori, essi hanno saputo trasmetterci qualcosa. Variano da giocatore a giocatore i sentimenti e le emozioni percepite, ma non si può negare che tutti prima o poi siamo incappati in una storia che non volevamo giungesse a termine. E anche nel caso avessimo accettato il finale di questa storia, ci sarebbe piaciuto , prima o poi , sapere cosa era successo negli anni a quei personaggi; detto molto banalmente, sapere “come stavano”. Se avete provato questo tipo di emozioni, non pensiate di essere stati gli unici al mondo. Il desiderio di vedere la prosecuzione di una storia tanto amata è stato più comune di quanto possiate immaginare, ed è anche per questo che , seppur con risultati alquanto discutibili , il numero dei seguiti di giochi aventi trame cosi’ coinvolgenti è andato ad aumentare sempre più negli anni, a volte anche a tal punto da nauseare i fan, divenuti poi ex fan. A voi e’ mai successo di soffrire per la fine di un titolo e di volere che la storia continuasse? Con quali giochi? Oppure avete sempre accettato i finali e siete passati ad altro? E vi e’ mai successo di odiare un seguito al punto da quasi rinnegarlo e fissare nella vostra mente l’epilogo dell’episodio precedente come “vero finale” ?
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